Nazan Ercan libera!
No alla sua espulsione in Turchia!

Oggi 12 giugno, nel pomeriggio, la compagna Nazan Ercan, che molti conoscono come Zeynep Kiliç – arrestata in Italia il 1° aprile 2004 nel corso della c.d. Operazione Tracia che provocò l’arresto o il fermo di circa un centinaio compagni fra Turchia, Germania, Olanda, Belgio e Italia (compresi tre dirigenti del Campo antimperialista tuttora sotto processo) – è uscita dal carcere di Rebibbia ed è stata subito prelevata da ufficiali e agenti della questura di Roma. Nazan ha scontato una condanna una condanna a 5 anni inflittale dalla “giustizia” italiana per presunta appartenenza al DHKP-C, organizzazione inserita nelle famigerate Liste Nere dell’Unione Europea.
In serata sarà portata nel CPT di Ponte Galeria ed è probabile che già sabato si svolga l’udienza davanti al giudice di pace per la convalida dell’espulsione in Turchia.
 I suoi appassionati avvocati difensori, per evitare l’atroce beffa dell’espulsione, hanno chiesto sia  la revisione della c.d. pericolosità sociale, al fine di annullare l’espulsione prevista nella sentenza di condanna per terrorismo (il giudizio è previsto per il prossimo 14 luglio), che l’asilo politico, la cui udienza è stata fissata per il 15 luglio davanti al tribunale civile di Roma, visto che l’apposita Commissione amministrativa non si è nemmeno degnata di rispondere.
Mobilitiamoci tutti affinché dopo la lunga carcerazione, inflitta dopo un processo eminentemente politico, a Nazan sia almeno evitata l’espulsione in Turchia, che per una fiera oppositrice dell’oligarchia militare comporterebbe una ulteriore lunga serie di sofferenze se non addirittura la morte.

Campo antimperialista – Sez. Italiana

12 giugno 2008