Su invito dei promotori una delegazione italiana del Campo Antimperialista si recherà a Belgrado in occasione del decimo anniversario dell’attacco. Chi volesse partecipare alla manifestazione di Belgrado e desiderasse informazioni sulle possibilità di alloggio e di trasporto a Belgrado, nonché dettagli circa l’organizzazione, è pregato di contattarci a questo indirizzo: campoantimperialista@tiscali.it
Manifestazione di solidarietà a Belgrado
A 10 anni dalla guerra d’aggressione della NATO contro la Repubblica Federale di Jugoslavia
Il 24 marzo 2009 cade il decimo anniversario dell’inizio dell’aggressione illegale alla Repubblica Federale di Jugoslavia da parte degli stati NATO.
Più dell’80% dei bombardamenti NATO furono diretti contro bersagli civili, aree residenziali, luoghi di lavoro, cliniche e scuole. Più di 50.000 proiettili con uranio impoverito stanno contaminando a lungo termine l’ambiente, e con il bombardamento di stabilimenti chimici, sia l’ambiente sia la popolazione sono stati contaminati; le cluster bomb e le mine continuano ad uccidere fino ad oggi.
La NATO ha violato la sua stessa carta fondativa, l’Atto Finale di Helsinki dell’OSCE e la Carta delle Nazioni Unite lanciando questa guerra d’aggressione. La sovranità e l’integrità territoriale garantiti dalla Carta dell’ONU sono state ignorate e spudoratamente distrutte a colpi di bombe nel
caso di uno dei membri fondatori delle Nazioni Unite, una delle potenze vittoriose della Seconda Guerra mondiale.
Al di là di tutti i pretesti utilizzati per giustificare la guerra, in occasione del suo cinquantesimo anniversario, la NATO ha utilizzato questa guerra per palesare la sua intenzione di portare avanti interventi militari a livello globale. Dieci anni fa, chi si opponeva alla guerra avvertì che
l’aggressione contro la Jugoslavia era un precedente per l’annientamento della legge internazionale. Nel frattempo, quest’avvertimento è stato confermato dalle aggressioni contro l’Iraq e l’Afghanistan e la “guerra al terrore” globale.
I piani per un “grande Medioriente”, le ingerenze in Sudan, Tibet e nel Caucaso, le campagne contro lo Zimbabwe, il Venezuela, Cuba, la Somalia, il Libano e in particolare le minacce di guerra contro l’Iran, mostrano che gli imperialisti, alla ricerca di un “nuovo ordine mondiale”, implementeranno i loro interessi economici e strategici con mezzi militari, in spregio alla Carta dell’ONU che predica la rinuncia alla violenza.
L’aggressione della NATO nel 2009 ha portato a compimento la guerra per procura degli anni precedenti mirata a distruggere la Jugoslavia.
Era stato preparato un regime change per spezzare la resistenza ai diktat della Banca Mondiale, del Fondo Monetario Internazionale e del Pentagono e per portare al potere i fantocci delle potenze occidentali. Lo smembramento della Serbia, in violazione delle leggi internazionali, fu
messo in atto per privare la resistenza della sua base – per un lungo tempo a
venire.
Stabilendo un tribunale ad hoc all’Aja – in violazione della Carta dell’ONU – gli aggressori si sono posti come giudici per gli aggrediti. Attraverso i mass-media, è stato lanciato un lavaggio del cervello senza precedenti per inculcare nel senso comune l’interpretazione della NATO e la sua
falsificazione storica.
Noi manifesteremo il 24 marzo a Belgrado, insieme alle forze patriottiche del paese, contro questo scandalo.
Non permetteremo agli aggressori di scrivere la storia!
I capi di stato responsabili di quest’aggressione devono essere processati come criminali di guerra!
Il tribunale illegale dell’Aja dev’essere smantellato e tutti i suoi prigionieri politici devono essere liberati e indennizzati!
Chiediamo un’indagine indipendente sulle cause che hanno portato alla morte di Slobodan Milosevic e tutti gli altri casi di morti misteriose nella prigione dell’Aja!
La secessione del Kosovo dalla Serbia è sin dall’inizio nulla e non avvenuta!
Via la NATO dai Balcani!
Con la nostra partecipazione alla manifestazione di Belgrado, vogliamo dimostrare la nostra solidarietà al popolo della Serbia, che dal 1991 è stato e continua ad essere vittima di una guerra condotta dall’Occidente.
Professor Sergei Baburin, Deputy Speaker of the 4th Russian Duma
Ramsey Clark, Former US Attorney General, 2008 UN Human Rights Prize winner
Klaus Hartmann, Vice-President of the World Union of Freethinkers and President of the German
Union of Freethinkers
Vladimir Krsljanin, President of the People’s Movement of Serbia
Professor Velko Valkanov, President of the Bulgarian National Council for Peace, Honorary President of the Bulgarian Anti-Fascist Alliance