I soldati di Obama in ogni angolo del mondo
Obama si è insediato assegnandosi il compito di arrestare il declino americano. Abbiamo scritto che, proprio per mantenere l’egemonia Usa nel mondo, Obama è costretto a superare il monopolarismo bushiano. Ma questo non significa affatto un passaggio indolore ad una fase multipolare. Questo passaggio, che non potrà comunque avvenire in maniera tranquilla e lineare, sarà eventualmente il frutto di un’epoca turbolenta di cui oggi si vedono solo le prime avvisaglie.
A ricordarci il persistente dominio americano sul piano militare c’è la rete delle basi militari che avvolgono il pianeta e c’è il numero impressionante di soldati impiegati all’estero. Di questi ultimi vogliamo fornire l’elenco esatto (fonte Limes), suddiviso in 5 grandi teatri operativi, proprio all’inizio della presidenza Obama.
Le forze dell’impero
Soldati americani nel mondo (gennaio 2009)
1. Europa occidentale e Atlantico
– Groenlandia 150
– Islanda 1.870
– Norvegia 70
– Gran Bretagna 11.800
– Germania 62.000
– Olanda 580
– Belgio 1.530
– Spagna 1.950
– Portogallo 970
– Soldati in mare 7.500
Totale 88.420
2. Europa meridionale e Mediterraneo
– Italia 13.350
– Bosnia 800
– Kosovo 1.800
– Macedonia 100
– Grecia 560
– Turchia 1.760
– Soldati in mare 21.000
Totale 39.370
3. Asia orientale e Pacifico
– Giappone 49.000
– Corea del Sud 31.000
– Isole Marshall 50
– Thailandia 250
– Filippine 100
– Guam 3.020
– Singapore 175
– Australia 200
Totale 83.795
4. Medio oriente e Oceano Indiano
– Iraq 144.000
– Afghanistan 19.600 (dato che ci risulta notevolmente sottostimato)
– Pakistan 50
– Kuwait 25.250
– Bahrein 1.700
– Qatar 3.430
– Emirati Arabi Uniti 1.120
– Arabia Saudita 500
– Gibuti 1.800
– Diego Garcia 700
– Egitto 815
– Soldati in mare 23.000
Totale 221.965
5. America Latina
– Cuba (Guantanamo) 700
– Portorico 21.280
– Honduras 440
– Guyana 200
– Colombia 50
– Ecuador 30
Totale 22.700
Totale generale 456.250