In una recente dichiarazione sull’annuncio di un parziale ritiro delle truppe statunitensi dall’Iraq Abduljabbar al Kubaysi, leader dell’ Alleanza Patriottica Irachena – un fronte politico della Resistenza – ha manifestato scetticismo “Riteniamo che Obama ha già apportato un cambiamento alla sua promessa originaria e ha prolungato i tempi per il c.d. ritiro dall’Iraq. E’ chiaro che le sue truppe resteranno fino alla fine del 2011 e che troverà addirittura ragioni per estendere il periodo per anni e anni.”
Come spiegazione della mossa degli Stati Uniti, Kubaysi ha indicato la “corruzione economica, che crediamo sia peggiore di quanto abbiamo visto fino ad oggi.”
Kubaysi ha affermato che “tutti i gruppi della Resistenza insistono sul fato che la liberazione può essere ottenuta solo continuando a picchiare sulla testa delle forze di occupazione. Mi aspetto che nelle settimane a venire le azioni della resistenza aumenteranno.”
In un incontro pubblico a Vienna, organizzato dal Campo Antimperialista, Haifa Zangana, leader dell’organizzazione anglo – irachena “Solidarietà per un Iraq Indipendente e Unito”, ha confermato la diffidenza verso le promesse di Obama. Inoltre ha ritenuto l’annuncio di Obama motivato da necessità politiche simboliche, ma che alla fin fine gli Stati Uniti faranno qualsiasi cosa sia necessaria per garantirsi a Bagdad un regime dipendente, Secondo Haifa Zangana la Resistenza e viva e sta continuando. Pur ammettendo le difficoltà politiche ad unificare tutte le varie componenti, ha confermato che l’opposizione all’occupazione persiste ed è irresistibile.