Come diciamo nel comunicato stampa che segue, abbiamo segnato un altro punto in favore della lotta popolare.
Dal 15 gennaio, giorno in cui abbiamo respinto lo sgombero forzato con una partecipazione attiva di solidarietà di lavoratori, disoccupati, precari, donne e bambini, ad oggi finalmente, e dopo innumerevoli richieste al prefetto di essere ascoltati, abbiamo raggiunto uno degli obbiettivi principali che ci eravamo posti.

Il Viceprefetto vicario Dott. Umberto Guidato e la dirigente dello IACP D.ssa Daniela Lupo si sono impegnati a realizzare un vertice per fare fronte a questa emergenza. Forte e decisa la voce delle delegate che con grande dignità hanno posto i loro problemi sul tavolo dell’incontro.
 
Le numerose azioni di protesta con sit in e raccolta di firme, volantinaggi presso pescatori e studenti hanno sortito il risultato che volevamo.
Grande è la presa di coscienza degli occupanti, ed alcuni di loro hanno maturato una vera e propria capacità di autorganizzazione e hanno visto che solo con la lotta e la solidarietà popolare si riesce a sganciarsi dalla sottomissione ai politicanti di turno, e a quelli che promettono soluzioni in cambio di voti ed altro.
In questa lotta abbiamo dovuto affrontare contraddizioni difficili per superare la diffidenza, la mancanza di fiducia, la lotta tra poveri in cui il sistema costringe le masse popolari.
Certo la via della vittoria è lunga e difficile, ma sappiamo già che non vi sono altre strade per fare fronte al marasma totale in cui ci hanno infognato questo sistema di criminali, parassiti, speculatori che con questa crisi economica vogliono arricchirsi ancora di più, scaricandola totalmente sulle masse popolari.
Noi, da parte nostra, stiamo propagandando, attraverso questa lotta, l’unica alternativa alla crisi e al marasma in cui ci hanno condotto che è l’organizzazione dal basso di organismi, comitati, sindacati di base ecc. per realizzare dei “blocchi popolari”, “fronti” o come li vogliamo chiamare, che si pongano in alternativa al governo della banda Berlusconi da una parte e del circo Franceschini e sinistra borghese dall’altra.
 
Ieri, 29 marzo, siamo stati a portare la nostra solidarietà, sia come comitato “COST” che come Collettivo “Iqbal Masih” ai lavoratori cassintegrati di una fabbrica di scarpe, la “Adelchi” di Tricase (LE), che dopo aver ricevuto fior di miliardi pubblici vuole smantellare l’azienda e portare i macchinari nei paesi poveri per sfruttare meglio la manodopera locale. L’accoglienza degli operai e delle famiglie è stata molto calorosa, accogliendo la nostra solidarietà con forti applausi.
Gli operai in lotta hanno occupato, da diversi giorni, la sede del consiglio comunale di Tricase. Anche lì le contraddizioni nel loro interno sono forti e difficili, mentalità di sottomissione molto incarnata da anni e anni di politicantismo servile dagli elementi politici che di volta in volta si sono succeduti al potere approfittando delle condizioni di bisogno e che hanno sottomesso per anni lavoratori e famiglie. La paura di perdere il posto di lavoro è uno dei perni principali su cui poggiano le redini del potere locale.
 
Comunque la coscienza di lotta, in questa fase in cui la borghesia non può più garantire neanche quel minimo che ha dato fino ad adesso, si sta elevando rapidamente. Fino a qualche anno fa questi operai erano inavvicinabili da sindacalisti o da organismi di lotta, ora sono loro stessi che si autorganizzano e che sono disposti ad accettare la solidarietà popolare a cui prima rinunciavano.
Domani una delegazione di questi operai incontrerà la provincia di Lecce (Amministrazione Pellegrino Centrosinistra), alcuni politicanti sono stati da loro e gli hanno promesso che saranno aiutati, ma noi sappiamo benissimo quali sono attualmente le promesse (da marinaio) che fa questa gente e sappiamo bene che non potranno mantenere alcun impegno perchè gli interessi di Padron Adelchi vengono prima degli interessi di questi operai e delle loro famiglie. O, almeno che dimostrino il contrario!!!
 
Rosario Attanasio del Collettivo “Iqbal Masih” – 30 marzo 2009

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Comitato Occupanti Senza Tetto (COST) Gallipoli

Altro punto in favore della lotta e della mobilitazione segnato oggi nell’incontro con la prefettura di Lecce

Accolte le richieste del comitato. Il dott. Umberto Guidato, vice prefetto vicario, e  la d.ssa Daniela Lupo, dirigente dello IACP di Lecce, hanno ricevuto, oggi in Prefettura, una delegazione del Comitato. Presenti il portavoce Rosario Attanasio, il prof. Sergio Starace, le occupanti: Pasqualina, Luigia, Maria, Flora e Giovanna, hanno discusso dell’annoso problema casa a Gallipoli.

I delegati del Comitato hanno ribadito i problemi che affliggono numerose famiglie di senzatetto di Gallipoli, che vivono in condizioni di precarietà: un centinaio sotto sfratto esecutivo; decine di queste in locali fatiscenti e pericolanti, come è il caso degli abitanti l’ex istituto salesiani; altre in locali comunali con ordinanza di sgombero esecutivo. Hanno fatto presente la negligenza, il disinteressamento, e la responsabilità delle autorità politiche e amministrative che si sono succedute negli ultimi anni, soprattutto il comportamento da “Podestà” tenuto dal Sindaco Giuseppe Venneri, negli ultimi tempi. E’ stata consegnata tutta la documentazione (articoli di giornali, proteste, sit in, raccolta di oltre millecinquecento firme di solidarietà e manifesti murali che comprovano lo stato di emergenza).

L’impegno assunto è stato quello di:
– accelerare i tempi per la realizzazione di un  vertice fra le varie istituzioni;
– Sollecitare il Sindaco di Gallipoli ad intervenire per impedire gli sgomberi forzati in attesa di trovare le soluzioni adatte all’emergenza imposta dallo stato di cose presenti.

Gallipoli 30.03.2009                               Per il Comitato (COST) Il portavoce Rosario Attanasio

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Pubblichiamo, infine, questo comunicato dello Slai cobas per il sindacato di classe sulla lotta dei lavoratori delle pulizie di Taranto. Un altro esempio di come si stiano sviluppando sempre più iniziative di lotta autorganizzate dal basso.

Irruzione in consiglio comunale

Questa mattina lavoratori dello pulizie dello slai cobas per il sindacato di classe insieme ad altre decine di lavoratori delle pulizie uffici comunali e ad altri lavoratori in cig e senza lavoro di ex appalti comunali hanno fatto irruzione con cartelli, striscioni e con volantini durante il consiglio comunale; il consiglio è stato così interrotto per circa due ore ed è stato imposto un ordine del giorno straordinario in cui il sindaco e l’intero consiglio si è impegnato a chiedere un tavolo in Prefettura per risolvere definitivamente il problema del passaggio da lavoro e lavoro.

Oggi durante la seduta del consiglio non si sono sentiti i soliti interventi di rito di consiglieri e assessori, ma gli interventi forti dei lavoratori e delle lavoratrici che hanno detto: basta promesse e le solite parole “stiamo lavorando per voi”, basta rinvii, vogliamo fatti certi e chiari!

Doveva essere tutto pronto per il passaggio da lavoro a lavoro dei 185 lavoratori delle pulizie degli Uff. comunali al 1° di aprile, e invece ci troviamo, nostro malgrado e costretti dai ritardi nei tempi, ad una ulteriore proroga di 30 giorni.
Ma soprattutto ci troviamo di fronte al fatto che le notizie cambiano da un giorno all’altro, alimentando incertezze e preoccupazioni. Anche questa mattina abbiamo saputo di un nuovo cambiamento e rinvio: la delibera dell’Amiu per l’assunzione di 30 lavoratori, che era stata già rimandata dalla scorsa settimana e che, secondo le assicurazione di venerdì scorso di Nello Di Gregorio, doveva essere pronta per oggi, è rinviata a domani, martedì. Ogni giorno ci si risponde: “domani…”!.

Il Sindaco e gli assessori addetti invece di dire ai lavoratori esattamente come stanno e a che punto stanno le varie soluzioni lavorative, chiedono ai sindacati e ai lavoratori di unirsi al Comune per fare pressione verso la prefettura sulla questione di ottenere da Roma degli incentivi.
Noi invece pensiamo che i lavoratori e lo slai cobas già da tempo stanno lottando senza aspettare o delegare a nessuno, che i lavoratori non debbono farsi portavoce o i difensori di nessuno e che, quindi, il Comune si debba assumere chiaramente le sue responsabilità, senza prendere in giro i lavoratori dicendo ogni giorno cose diverse.

Non vogliamo che questa proroga di 30 giorni sia un ulteriore occasione per far slittare i tempi.
I passaggi per la formalizzazione delle assunzioni devono ugualmente essere definiti subito.
Domani continua il presidio perchè vogliamo avere certezza dell’affidamento alla ditta vincitrice dei servizi aggiuntivi e vogliamo vedere la delibera dell’Amiu.

Slai cobas per il sindacato di classe
(Calderazzi Margherita)