Comunicato del Grup Yorum

Muharrem Cengiz, il chitarrista del Grup Yorum, è stato arrestato!

Il nostro compagno, il chitarrista Muharrem Cengiz, era stato arrestato già nel 2004 e aveva scontato diversi mesi di prigione con le più ridicole motivazioni (*). In seguito era stato liberato. La Corte di Cassazione ha appena confermato la sua condanna. E’ stato appena arrestato e condotto in prigione.

La Turchia è un paese in cui si può essere arrestati con motivazioni pretestuose nel momento in cui meno ce lo si aspetta, e si può essere tenuti in carcere per anni. In un paese in cui i più elementari diritti sono vilipesi, non si può parlare di giustizia! L’arresto e l’incarcerazione di Muharrem Cengiz costituisce solo l’ultimo episodio dell’ingiustizia che regna in Turchia.

Mentre coloro che rapinano la Turchia, che ne fanno un vivaio di corruzione, che servono su un piatto d’argento il paese agli imperialisti, i torturatori e gli assassini, si pavoneggiano allegramente, Muharrem Cengiz è stato arrestato da 15 o 20 poliziotti, è stato malmenato e torturato in custodia cautelare!

I valori difesi da Muharrem Cengiz e dal Grup Yorum sono quelli che porranno fine a questo sistema che semina sfruttamento e tortura. Si tratta di valori intollerabili per i tiranni. Dal 1985, l’anno di nascita del nostro gruppo, noi subiamo la repressione, le custodie cautelari, la censura, le detenzioni arbitrarie, la tortura, lunghi imprigionamenti, l’esilio… tutte queste persecuzioni sono motivate dalla paura. Ma tutte queste persecuzioni sono vane! Coloro che sognano di vedersi spegnere la nostra voce, coloro che credono che la prigione impedirà la nostra marcia verso un futuro di libertà, armati delle nostre note e delle nostre melodie, si sbagliano e sono destinati alla sconfitta.

Essi non faranno tacere il nostro instancabile motto “Le canzoni non taceranno, gli halay (**) continueranno”!

Noi condanniamo l’arresto del nostro compagno, membro del nostro gruppo, Muharrem Cengiz, le sevizie contro di lui e la confisca della sua libertà.

Noi chiediamo la fine della repressione contro il nostro gruppo.

E chiediamo a tutti e a tutte coloro che, in Turchia, difendono il diritto e la giustizia, di protestare contro l’arresto illegale di Muharrem Cengiz.

 

Le canzoni non taceranno. Gli halay continueranno!

La nostra voce non si spegnerà mai!

 

Grup Yorum

26 marzo 2009

 

(*) Nel 2004, Muharrem Cengiz era dovuto comparire davanti a un Tribunale per la sicurezza dello Stato a Istanbul per aver pubblicato nel 2002 diversi articoli tra cui una poesia del poeta chileno Pablo Neruda, intitolata: “Canzone alle madri che hanno perduto i loro figli”. Era al tempo proprietario della rivista artistica Kültür, Sanat Yasaminda Tavir. Reporter senza frontiere, rapporto annuale 2004.

(**) Danza popolare d’origine contadina, lo halay è una farandola anatolica onnipresente nel patrimonio culturale dei movimenti di sinistra.

 

Tradotto dal francese a cura del Campo antimperialista