Il Palestinian Information Center – PIC ha pubblicato lo scorso 4 aprile una notizia – che pubblichiamo tradotta in italiano – ignorata dal circo mediatico occidentale, che la dice lunga sul livello di collaborazionismo raggiunto dall’Autorità Nazionale Palestinese. La quale Autorità, pur di piegare la volontà di resistere della popolazione di Gaza, non si fa scrupolo di fornire all’occupante sionista e al suo alleato egiziano un pretesto in più per tenere sigillati i valichi.
“OMS: l’ANP responsabile di bloccare il trattamento dei pazienti di Gaza”
L’OMS* ha accusato la leadership dell’Autorità Nazionale Palestinese di Ramallah di essere completamente responsabile della morte di decine di pazienti palestinesi della Striscia di Gaza per non aver approvato il loro trattamento all’estero.
Il capo dell’Ufficio dell’OMS nella Striscia di Gaza e in Cisgiordania, Tony Lawrence, ha espresso la preoccupazione della sua organizzazione per la situazione di Gaza dove dei malati potrebbero morire se non curati adeguatamente.
(Lawrence) ha detto che da quando il governo di Gaza ha incominciato a consentire il trasferimento di pazienti all’estero per cure mediche le autorità di Ramallah non hanno dato l’approvazione o i finanziamenti necessari per quei trasferimenti, il che ha reso più critiche le condizioni dei pazienti che soffrono di malattie gravi.
Lawrence ha spiegato che Israele ed Egitto rifiutano di permettere l’uscita dei pazienti da Gaza senza l’approvazione dell’ANP di Ramallah.
Secondo il sito ufficiale delle Nazioni Unite, il coordinatore degli interventi umanitari dell’ONU nei Territori Palestinesi ha invitato a trovare urgentemente una soluzione alla situazione, ma inutilmente.
L’OMS ha riferito che ogni mese circa 900 malati erano soliti uscire da Gaza per trattamenti medici, aggiungendo che venivano curati in Egitto, Giordania, Gerusalemme Est e Israele.
* Organizzazione Mondiale della Sanità