Nel quadro della campagna persecutoria, fatta di perquisizioni arbitrarie e sequestri di persona malamente mascherati da fermi e/o arresti, pubblichiamo un comunicato relativo ad un   recentissimo  “fermo” di due compagni, un italiano e un basco, avvenuto a Firenze.

No al terrorismo di stato contro il Paese Basco

La notte tra il 30 giugno  e il 1° luglio a Firenze i carabinieri hanno sequestrato due compagni che lavorano al CPA Firenze Sud: un compagno basco e un compagno di EHL Firenze, il comitato fiorentino di solidarietà col Paese Basco.

I due sono stati fermati nel corso di un operazione militare, per strada, da uomini in borghese che li hanno minacciati puntandogli alla testa le loro armi. Immediatamente sono arrivate altre pattuglie, sventolando i loro mitra, e alimentando il clima di terrorismo subito artatamente creato (ad arte).

Dopo averli immobilizzati e perquisiti – alla ricerca di armi che non sono state trovate -, i due sono stati portati in caserma; mentre il compagno di EHL è stato rilasciato alcune ore dopo -senza alcun verbale-, il compagno basco è stato trattenuto sotto sequestro con il pretesto che sarebbe stato un militante dell’ ETA in possesso di documenti falsi.

Il primo luglio nel pomeriggio anche lui è stato rilasciato, dopo un test sulle impronte digitali e sulla saliva, asserendo nel verbale che si era trattato di uno “scambio di persona”.

Come Comitati di solidarietà col Paese Basco, attivi in tutt’Italia, ci sentiamo pesantemente coinvolti da questi gravi avvenimenti.

Da diversi mesi stiamo lavorando alle più varie attività di denuncia delle condizioni antidemocratiche che gravano sul popolo basco, a cui viene sistematicamente negata, da parte degli stati europei di Spagna e Francia, qualsiasi possibilità di decidere autonomamente del proprio futuro.

Interpretiamo questa montatura fiorentina come un chiaro atto di intimidazione contro il lavoro che stiamo svolgendo.

Il fatto che la montatura non sia andata “a buon fine”, e che non sia partita sui media l’ennesima campagna di criminalizzazione, non riduce per niente la gravità dei fatti; e anzi evidenzia come gli stati europei siano interessati a costruire questo genere di operazioni per attaccare le lotte per il Paese Basco.

Nonostante il fatto che la situazione repressiva contro la Sinistra indipendentista basca si stia facendo sempre più grave, abbiamo visto crescere a livello internazionale la solidarietà per il Movimento indipendentista basco.

Le attività che nei più diversi luoghi del mondo si sono svolte e si svolgono per sostenere la sua giusta lotta possono mettere seriamente in discussione l’isolamento in cui gli Stati Francese e Spagnolo vogliono costringere la Sinistra basca, con l’obiettivo di indebolirla e aprire la strada a una soluzione puramente militare del conflitto in corso, tanto cercata dai due stati occupanti.

Vogliamo ribadire che questo genere di intimidazioni, questo nuovo atto di terrorismo di stato, di guerra sporca contro il Paese Basco, che questa volta si è svolto a Firenze, non solo non raggiunge l’obiettivo di distoglierci dal nostro lavoro, ma ci spinge a intensificare i nostri sforzi per rendere impraticabile agli Stati la strategia militare, e indurli a riconoscere le cause del conflitto, primo e inevitabile passaggio di una sua giusta risoluzione che veda restituire alla popolazione basca il diritto a decidere del proprio futuro.

 

Solidarietà ai compagni sequestrati

Sviluppiamo il sostegno al movimento di liberazione basco

Euskal Herria non cammina da sola!

EHL – Euskal Herriarren Lagunak
(Amici/che dei Paesi Baschi)

Italia, luglio 2009

 

Fonte: http://www.kaosenlared.net
Tradotto a cura della Redazione