2° resoconto della Brigata di lavoro di Sumud
Dal sito di Sumud riprendiamo il 2° resoconto dell’attività svolta dalla Brigata di lavoro nel campo profughi palestinese di ‘Ein el-Hilweh (Sidone, Libano). Per leggere il resoconto precedente cliccare qui.
Sabato 29 agosto 2009, ore 3:00, Campo profughi di ‘Ein el-Hilweh
Siamo nel Campo di ‘Ein el-Hilweh ormai da dieci giorni.
Stiamo tutti bene, ma siamo anche davvero stanchi. Ogni giorno lavoriamo alla ristrutturazione nel corso della mattinata, alcuni giorni anche nel pomeriggio, e solitamente svolgiamo altre attività nel tardo pomeriggio e la sera. Ma ovviamente sentiamo anche il bisogno di trascorrere del tempo insieme e chiacchierare, e solitamente siamo liberi di farlo solamente dopo cena: perciò finiamo per andare a dormire molto tardi, e dormire solo per poche ore.
Finalmente abbiamo una connessione internet all’interno dell’edificio (risiediamo nello stesso edificio che stiamo restaurando, ma l’elettricità (“karaba” in arabo, una parola che abbiamo imparato subito tutti) tende ad andare e venire improvvisamente, ed abbiamo un solo computer portatile.
I lavori di ristrutturazione stanno procedendo, anche se siamo un po’ in ritardo sul programma: abbiamo finito di dipingere la maggior parte delle stanze, l’impianto elettrico è completato, e l’impianto idraulico dei servizi igienici è quasi terminato. Abbiamo anche finito di ridipingere le porte e le finestre. Abbiamo anche risistemato i muretti all’ingresso, ma resta da completare gran parte del lavoro all’esterno. Un professionista verrà a costruire una tettoia sul cortile principale e a farci un pavimento di cemento. Dopodiché cominceremo a lavorare ai muri esterni. Ci manca un po’ di coordinazione, ma tutto sommato ci pare di cavarcela bene.
Attività culturali: abbiamo avuto un incontro con due rappresentanti del Comitato Popolare, che è l’istituzione amministrativa del Campo. Ci hanno spiegato come funziona il Comitato e quali sono le sue funzioni. Il Comitato non viene eletto, ma è composto da rappresentanti nominati dai partiti dell’OLP, per cui non è universalmente riconosciuto come legittimo (le fazioni cosiddette filo-siriane riconoscono un loro proprio comitato).
Abbiamo anche visitato l’ospedale di al-Nidaa, a cui sta venendo aggiunta una nuova ala, e sulla strada per andare e tornare dall’ospedale abbiamo visto un po’ più del Campo, le strade, gli stretti vicoli, ed il mercato principale, che è incredibilmente vivace ed affollato.
Venerdì abbiamo partecipato alla commemorazione per Abu Ali Mustafa, il precedente segretario generale dell’FPLP, assassinato dai sionisti nel 2001.
Attività in programma: domani incontreremo i rappresentanti dei gruppi principali del Campo (Al-Fatah, Hamas, Salafiti).
Domenica faremo un viaggio nel sud del Libano per visitare alcuni luoghi significativi dell’attacco israeliano del 2006.
Inoltre abbiamo già chiesto il permesso di entrare nel campo profughi di Nahr el Bared (nei pressi di Tripoli), che è stato distrutto dall’esercito libanese 2 anni fa.