I ministri del G20 hanno definito un successo il loro incontro di Pittsburg, ma il suo principale successo è stata la trasformazione di Pittsburg (…) in «una città fantasma, svuotata dei lavoratori e degli abituali pedoni, ma riempita fino a tracimare di oltre 12.000 poliziotti provenienti da tutti gli USA». Sono queste “la libertà e la democrazia” all’opera.
I leaders dei Paesi del G20, che sommano l’85% dei redditi mondiali, non possono riunirsi in una città USA senza 12.000 poliziotti equipaggiati come le truppe d’assalto dell’imperatore in Guerre stellari.
E il governo USA protesta per l’Iran. Le sue proteste per l’Iran hanno raggiunto un nuovo livello d’intensità. Il 25/9 Obama ha dichiarato: «L’Iran sta violando le regole che tutte le nazioni devono rispettare». Da parte loro, i capi degli Stati fantoccio degli USA – Gran Bretagna, Francia e Germania – hanno dato 3 mesi di tempo al governo iraniano per soddisfare “la comunità internazionale”, che gli chiede di rinunciare ai suoi diritti all’energia nucleare come firmatario del Trattato di non proliferazione.
Nel caso non lo sapeste, l’espressione comunità internazionale è lo stenogramma di USA, Israele ed Europa: una manciata di Paesi ricchi e arroganti che opprimono il resto del mondo. Chi sta violando le regole? L’Iran o gli USA? Teheran insiste perché la Casa Bianca rispetti il Trattato, concepito e sollecitato dagli USA e firmato dall’Iran. Ma il governo USA, che è attualmente impegnato in 3 guerre di aggressione e le cui truppe stanno occupando molti altri Paesi, ripete che l’Iran – il quale non ha invaso né occupato alcun Paese – non è credibile in merito alle sue capacità energetiche nucleari, perché queste potrebbero in futuro condurre alla costruzione di un’arma nucleare, al pari d’Israele, India e Pakistan: tutti Paesi che non hanno firmato il Trattato e che – a differenza dell’Iran – non si sono mai sottoposti alle ispezioni dell’AIEA (l’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica, n.d.r.).
In effetti, proprio in questi giorni il governo israeliano sta strepitando e accusando di “antisemitismo” chi suggerisce che anche Israele si sottoponga alle ispezioni dell’AIEA. L’Iran vi si è sottoposto per anni. Rispettando i propri obblighi previsti dal Trattato, il 21/9 l’Iran ha informato l’AIEA che sta costruendo un altro impianto nucleare. Il primo ministro britannico Gordon Brown, scambiando l’informativa iraniana per “un grave trucco”, ha dichiarato: «Noi non lasceremo perdere questa faccenda». Quale faccenda? Perché Brown pensa che l’informativa iraniana all’AIEA sia un trucco? Lo stupido premier britannico vuole forse dire che l’Iran dichiara la costruzione di un impianto mentre non è vero, e perciò sta ingannando il mondo? Per non essere superato in idiozia, dalla bocca di Obama è uscito un discorso orwellianamente biforcuto: «Adesso il governo iraniano deve dimostrare nei fatti le sue intenzioni pacifiche, altrimenti dovrà rispettare gli standard e le leggi internazionali». L’incongruità del discorso balza agli occhi: qui c’è Obama – con le truppe impegnate in Iraq, Afghanistan e Pakistan – che chiede a una nazione pacifica, in guerra con nessuno, di dimostrare «le sue intenzioni pacifiche, altrimenti dovrà rispettare gli standard e le leggi internazionali».
Sono ovviamente il governo USA, i suoi Stati fantoccio della NATO e il militarista Israele, a dover rispettare le leggi internazionali. Secondo le leggi internazionali, gli USA, i loro Stati fantoccio della NATO e Israele sono governi criminali di guerra. Non c’è alcun dubbio in merito. La documentazione è del tutto evidente. Gli USA, Israele e gli Stati fantoccio della NATO hanno compiuto delle aggressioni militari esattamente come il Terzo Reich tedesco, e hanno assassinato un gran numero di civili. Seguendo il copione del Führer, “le grandi repubbliche democratiche” hanno giustificato queste azioni fuorilegge con menzogne e inganni. (…) A dispetto delle ripetute dichiarazioni da parte dell’AIEA, secondo cui non c’è alcun segno di un programma iraniano di armi nucleari, e a dispetto delle conferme da parte delle agenzie d’intelligence USA che l’Iran ha abbandonato da anni il suo programma di armi nucleari, gli sforzi attuati per spingere ad atti di guerra contro l’Iran continuano.
Nel frattempo, i governi degli USA e d’Israele – così solleciti nei confronti della legge internazionale e così pronti ad accusare i Paesi che la violano – si sono mossi per evitare che il rapporto del giudice Richard Goldstone giunga al Consiglio di Sicurezza dell’ONU. Perché? Il rapporto Goldstone ha ritenuto Israele colpevole di crimini di guerra nel suo imponente assalto militare contro i civili e le infrastrutture civili di Gaza. I continui sforzi di demonizzare l’Iran da parte dei due Stati più militaristi e aggressori del mondo – gli USA e Israele – sono stati indicati da Ahmadinejad nel suo discorso del 23/9 all’Assemblea Generale dell’ONU. Il presidente iraniano ha parlato dell’aggressione alla dignità umana e ai valori spirituali attuata dagli egoistici interessi materiali degli USA e dei loro Stati fantoccio. Mirando all’egemonia «sotto il manto della libertà», gli USA e i loro fantocci usano «i peggiori metodi d’intimidazione e d’inganno» per mascherare il fatto che loro sono «i primi a violare» i princìpi fondamentali che dichiarano e che applicano agli altri. Perché – ha chiesto Ahmadinejad all’Assemblea Generale – i Paesi del mondo se ne stanno lì seduti mentre Israele assassina ed espropria il popolo palestinese, e mentre gli USA – a distanza di migliaia di chilometri – mandano truppe in Medioriente, «spargendo guerra, bagni di sangue, aggressione, terrore e intimidazione nell’intera regione», incolpando nello stesso tempo i Paesi che subiscono la palese aggressione occidentale? Ahmadinejad ha detto all’Assemblea Generale ciò che la maggior parte dei rappresentanti dell’ONU sanno bene, ossia che «l’egoismo e l’avidità insaziabile hanno sostituito concetti come l’amore, il sacrificio, la dignità e la giustizia… Le menzogne hanno preso il posto dell’onestà; l’ipocrisia ha sostituito l’integrità, e l’egoismo il sacrificio. L’inganno in politica estera viene chiamato “lungimiranza” e “arte di governo”; il saccheggio della ricchezza delle altre nazioni, “sforzi per lo sviluppo”; l’occupazione viene spacciata come dono che promuove la libertà e la democrazia; e le nazioni indifese sono soggette alla repressione in nome della difesa dei diritti umani».
Non si potrebbe essere più chiari. Eppure, se il discorso di Ahmadinejad sarà riportato dai giornali e dalle tv USA, le sue affermazioni verranno decontestualizzate e usate per infiammare i conservatori e i cristiani sionisti onde compattarli al seguito dell’assalto all’Iran da parte d’Israele e di Obama. L’America non sarà soddisfatta fintantoché – come Roma – non avrà tanti nemici e tante guerre da non potervi sopravvivere.
* Assistente segretario al Ministero del Tesoro USA durante l’Amministrazione Reagan, ex editor associato del Wall Street Journal, per 16 anni columnist di Business Week
Fonte: http://onlinejournal.com , 28/9/2009
Tradotto da Alberto Signorini