Piena solidarietà alla Tv iraniana ed a Radio Italia dell’Irib

La sezione italiana del Campo Antimperialista esprime la propria solidarietà alla Tv iraniana ed alla redazione di Radio Italia dell’Irib, la radio iraniana che trasmette in lingua italiana, per gli attacchi senza precedenti scatenati dai media del nostro paese, a seguito del commento iraniano sulle gravissime affermazioni fatte da Berlusconi durante la sua visita in Israele.
Si tratta di un episodio di servilismo mostruoso, non solo verso il buffo megalomane di Arcore, ma ancor di più nei confronti dell’Entità sionista e dei suoi crimini passati e recenti.
Un servilismo che (vedi il 
nostro articolo di mercoledì scorso) va anche interpretato come un allineamento preventivo nella campagna mediatica che si sta allestendo per preparare l’attacco all’Iran.
Di seguito pubblichiamo il breve commento iraniano agli sproloqui del presidente del consiglio. Il fatto che un commento così sobrio e moderato abbia scatenato la furia cieca dei filo-sionisti, la dice lunga sul clima di odio verso l’Iran che si vuole in tutti i modi alimentare.

Il commento trasmesso da Radio Italia dell’Irib

TELAVIV – Dopo aver sparato dichiarazioni decisamente discutibili sull’Iran, il premier italiano Berlusconi è arrivato a dire che la guerra contro Gaza fu giusta, calpestando così i cadaveri di 1400 civili palestinesi uccisi l’anno scorso da Israele durante tre settimane di folli bombardamenti.

Secondo l’IRIB, ieri Berlusconi, durante il suo discorso alla Knesset, ha completato tutta la serie di servigi fatti ai padroni israeliani. Berlusconi che prima e durante la visita in Israele ha rivolto all’Iran tutte le accuse possibili, ad iniziare da quella di voler sviluppare armi nucleari, ieri alla Knesset si è davvero superato: ha definito “esempio di democrazia e libertà” il regime israeliano, nato con la forza bruta sulla terra altrui e che si è macchiato dei crimini più orrendi e che da 3 anni ha assediato e murato un milione e mezzo di persone a Gaza. Ma non è tutto, Berlusconi ha definito giusta la guerra contro Gaza e poi ha anche sventolato con orgoglio il no dell’Italia all’Onu al rapporto Goldstone che condannava i crimini di guerra israeliani a Gaza.