Il corteo, dopo un presidio in Piazza Cordusio si è snodato per le vie del centro confluendo in Largo Cairoli dopo oltre due ore.
Aprivano il corteo le fotografie di decine tra le centinaia di militanti baschi incarcerati.
I vari spezzoni del corteo ricordavano la lotta in Sud America, in particolare in Colombia, quella dei curdi e dei palestinesi.
Lo spezzone palestinese vedeva la partecipazione della comunità palestinese di Lombardia, dell’International Solidarity Movement, del Forum Palestina con vari striscioni. Particolarmente apprezzati dal pubblico i due striscioni con i nomi dei palestinesi uccisi nell’eccidio a Gaza lo scorso anno.
Diversi i volantini distribuiti che ricordavano tutte le tematiche sul tappeto: il diritto all’autonomia e alla resistenza, la netta distinzione tra resistenza e terrorismo, l’ipocrisia degli Stati pseudo-democratici, la tortura praticata nelle carceri e nei posti di polizia, la differenziazione carceraria.
Alcuni di questi ricordavano giustamente anche la resistenza in Iraq e in Afghanistan.
Va segnalato che, nella mattinata, circa una quarantina di compagni si erano recati alla BIT (Borsa del Turismo) divisi in due gruppi:
un gruppo indossante magliette a favore del boicottaggio di Israele si era recato nello stand israeliano e un gruppo, con bandiere palestinesi e striscioni, si era fermato all’ingresso della Fiera distribuendo volantini sulla Campagna BDS (Boicottaggio, Disinvestimenti, Sanzioni) contro lo Stato sionista.
Infine una nota di colore: ad attenderci in Largo Cairoli, immobili ad un semaforo, due ebrei fortemente caratterizzati nel tipico “look”.
Attorno, moltissimi poliziotti in borghese.
Troppo grossolana la provocazione, per poter far gridare il giorno dopo sui giornali all’antisemitismo dei manifestanti e della sinistra.
Nessuno è caduto nella trappola.
Due compagni al megafono hanno ricordato ai due la solidarietà col popolo ebraico per quanto subito dai nazifascismi e la solidarietà oggi con i palestinesi per quanto subiscono per mano sionista.
Una buona giornata in una Milano distratta dal carnevale.