Abbiamo iniziato a scrivere il libro 5 anni fa, poco prima della aggressione del 2006 al Libano.
In realtà l’editore Zambon aveva in mente un libro sulla Palestina già quando ha pubblicato il primo libro della collana “Crimini contro l’umanità”.
Questa collana è formata da 5 libri dedicati,nell’ordine, ad Auschwitz, ad Hiroscima e Nagasaki,al Vietnam e all’America latina.
Non è un caso che l’editore, ebreo, abbia dedicato il primo libro ad Auschwitz e l’ultimo alla Palestina a chiusura del percorso: da vittime a carnefici, speculando sulla passata condizione di vittime.

E’ stato un lavoro a molte mani; di alcuni autori non compare il nome (due palestinesi e un docente universitario italiano che ha svolto un immane lavoro di ricerca in archivio del materiale iconografico, rinvenendo foto rarissime). Il libro è sicuramente di parte: dalla parte della verità.

Ha il pregio (gli è stato riconosciuto dai primi lettori) di ricostruire la storia della Palestina dai primordi all’eccidio di Gaza con necessaria sintesi ma mai superficialmente.
Le foto sono numerose e documentano quanto narrato.

Il libro vuole essere un tassello contro la mistificazione e la revisione storica portata avanti da Israele con una campagna mediatica battente, micidiale quanto i bombardamenti.
Vorrei ricordare due compagni morti durante i lavori: Stefano Chiarini che si stava occupando della parte sul Libano e i campi profughi e Gian Luigi Nespoli che fungeva da coordinatore.
Nel frattempo sono stati uccisi migliaia di palestinesi, in massa o nello stillicidio quotidiano.
Il sottotitolo recita: pulizia etnica e resistenza: prosegue ostinatamente la prima avviata nel 1948, prosegue tenacemente la seconda. Si può dare un contributo anche con un libro.