Pubblichiamo due lettere del figlio dell’ex ministro degli esteri e vice primo ministro iracheno sulle condizioni del padre detenuto a Baghdad
Abbiamo ricevuto da Tusio De Iuliis, dell’associazione “Aiutiamoli a vivere“, questa richiesta di aiuto pervenuta dal figlio di Tareq Aziz, che pubblichiamo di seguito.
Egregio signore,
oggi abbiamo ricevuto brutte notizie in merito a mio padre.
Le forze americane lo hanno consegnato agli iracheni. E’ detenuto nel centro di detenzione di Al-Tajei a Baghdad sotto la completa autorità degli iracheni. Questo significa che gli iracheni saranno responsabili del benessere e della salute di mio padre.
Le condizioni al centro di detenzione di Al-Tajei sono terribili. I detenuti lì non ricevono i trattamenti di base, a loro sono negate le visite da parte delle famiglie, le telefonate ai membri delle famiglie all’estero, le visite degli avvocati, e in molti casi viene loro negato anche il cibo e i medicinali. Abbiamo anche sentito di maltrattamenti da parte delle guardie. Questi non sono casi isolati; al contrario sono schemi fissi e continui.
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Egregio signore,
questo mese ho incontrato un dottore che lavora per l’ICRC. Insieme ai suoi colleghi hanno organizzato una visita a Camp Cropper ad aprile e si sono incontrati con i detenuti di lì, incluso mio padre. Ha confermato le mie paure: mio padre soffre delle conseguenze del colpo sofferto dall’anno scorso. Mi ha confermato il referto medico che le ho mandato nel quale sono descritte le condizioni di salute di mio padre.
Mio padre ha cinque malattie differenti per le quali prende più di sette differenti tipi di medicinali. Ha bisogno disperatamente di quelle medicine per sopravvivere, e non posso immaginare cosa potrebbe accadere in caso contrario.
Il dottore della ICRC mi ha detto personalmente che il caso di mio padre è difficile da trattare anche in un ospedale moderno, figuriamoci lasciarlo solo in un centro di detenzione nel quale le cure mediche sono solo a livello base per non dire a livello minimo.
Questo è un serio problema per il quale abbiamo bisogno del vostro immediato intervento. Vi chiedo di passare queste informazioni alla stampa mondiale e parlare al mondo delle condizioni nelle quali mio padre è tenuto, e vi chiedo anche di fermare questo trasferimento di potere e di autorità e l’immediato rilascio di mio padre dalla prigione.
Questo è un problema urgente e serio e sarebbe di grande aiuto se lei decidesse di aiutarci.
La ringrazio infinitamente,
distinti saluti,
Ziad T.Aziz
Testo originale in inglese
Appello di Ziad T. AZIZ
Dear sir,
We have received today some troubling news about my father. The American forces have surrendered him to the Iraqis. He is not to be held at Al- Tajei detention center in Baghdad under full and complete authority by the Iraqis. This means that they will be in charge of his health and well being too.
The conditions at Al-Tajei detention center are very terrible. The detainees there do not receive any basic treatment, they are denied family visits, calls to family members abroad, lawyer visits, and at many instances they are even denied medicine and food. We have also hired talk of verbal abuse from the guards. These are not isolated cases; instead it is a continuous and fixed pattern.
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Dear Sir,
I visited a doctor who works for ICRC this month. He and his colleagues arranged a visit to Camp Cropper in april and he met with the detainees there including my father. He affirmed my worries that he is still suffering from the consequences of the stroke he suffered from last year. He confirmed to me the report I sent to you earlier in which my father’s medical condition is described.
My father has 5 different diseases for which he receives more than 7 different medicines. He desperately needs those medicines to stay alive, and I cannot imagine what would happen otherwise.
The ICRC doctor told me personally that my father’s case is difficult to manage even in a modern hospital, let alone a detention center in which the medical care is basic to say the least.
This is a vey serious matter, for which we need your immediate intervention. I ask you to pass these information the world press and tell the world about the conditions in which my father is being held, and demand to stop this transfer of authority and also his immediate release from prison.
This is a very serious and urgent matter and it would of great help to our cause if you decied to help.
Thank you very much sir.
Yours sincerely,
Ziad T.AzizA