Intervista di Der Spiegel al veterano CIA Michael Scheuer
Una interessante testimonianza sulla situazione in Afghanistan
La CIA è sospettata di aver pagato un collaboratore del presidente afgano Hamid Karzai in cambio di informazioni. L’ex funzionario della CIA Michael Scheuer ha parlato con lo Spiegel sul perché la lotta contro la corruzione in Afganistan è quasi impossibile.
Spiegel: La CIA è sospettata di aver pagato Mohammed Zia Salehi, un collaboratore del presidente afgano Hamid Karzai, in cambio di informazioni. La CIA ha danneggiato la credibilità degli americani?
Michael Scheuer: Questo è assolutamente un buon reclutamento. Io penso che tu recluteresti chiunque ti dia accesso ad un bersaglio. Potrebbe trattarsi di un terrorista oppure di un funzionario corrotto. Ritengo che qualsiasi altra agenzia di intelligence sarebbe felice di avere qualcuno che le dia notizie su cosa pensi Karzai, perchè egli è una persona tanto disonesta.
Spiegel: Ora gli Stati Uniti devono affrontare l’accusa di finanziare la tanta corruzione che promettono di combattere.
Scheuer: No, veramente. Il presidente Obama è al corrente di questo. I suoi consiglieri per l’intelligence sanno di questo. Se egli è intelligente, sono certo che vuole avere qualcuno vicino a Karzai per sapere ciò che sta accadendo. Il governo statunitense e gli altri governi mentono quando affermano di potere far pulizia della corruzione e vincere la guerra.
Spiegel: Washington è abbastanza energica nel provare a combattere la corruzione?
Scheuer: Non siamo davvero in grado di mandare via queste persone. Chi andrà a sostituirle? Non c’è nessuno meno corrotto. E’ probabile che le sole persone non corrotte in Afganistan siano i Talebani. Se non vuoi la corruzione, restituisci il governo ai Talebani.
Spiegel: Salehi, un membro di alto rango del Consiglio Nazionale di Sicurezza dell’Afganistan, presumibilmente è stato nel libro paga della CIA per anni. Pensi che sarà messo sotto processo?
Scheuer: Vorrei pensare che non ci sarà un processo. Salehi sa tanto di ciò che accade in quel governo, di ciò che è stato rubato e di chi sta compiendo il furto che, se salisse sul banco dei testimoni, potrebbe anche essere Karzai.
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Traduzione di Maria Grazia Ardizzone