«L’Afghanistan non è l’Iraq» – Perché i tentativi degli occupanti e del fantoccio Karzai sono soltanto patetici

La Resistenza contro l’occupazione in Afghanistan ha compiuto grandi passi verso la vittoria e ha fronteggiato le forze di occupazione e i loro governi causando loro numerose sconfitte, costringendole, così, a cercare nuovi modi per andarsene dall’Afghanistan salvandosi la faccia.

Le selvagge e demenziali truppe USA/NATO in Afghanistan, anche a causa dell’uso di metodi barbari e politiche crudeli, che hanno causato la morte di   centinaia di migliaia di afghani, compresi bambini innocenti e donne,  hanno provocato un tale odio che ha portato ad una generale rivolta popolare. Da Bush ad Obama, i criminali di guerra, responsabili del bagno di sangue in Afghanistan, hanno insistito fino a che hanno potuto con la soluzione militare calpestando sia i sentimenti degli afghani che quelli della maggioranza dei cittadini americani.

Dopo nove anni di occupazione, visto il fallimento, gli USA, hanno iniziato a parlare di accordi di pace con l’opposizione armata in Afghanistan. Così il loro regime fantoccio a Kabul rivendica contatti diretti e indiretti con l’opposizione armata da molti anni. Ma l’opposizione armata contro l’occupazione, Talebani inclusi, con forza e ripetutamente rigetta ogni negoziato con gli USA e il regime fantoccio di Karzai.

Lo scopo della propaganda sui “colloqui di pace” ha due obiettivi: primo, evitare la loro vergognosa sconfitta militare da parte dell’eroica Resistenza popolare. Secondo, dividere il fronte della resistenza contro l’occupazione in due: “collaboratori” ed “estremisti”!! Con questa tattica (agitando la guerra psicologica), che essi hanno già usato con successo in Iraq, vogliono indebolire il morale della Resistenza e ottenere lo stesso risultato in Afghanistan. Comunque, gli Usa e i loro alleati devono sapere che l’Afghanistan non è l’Iraq. In primo luogo, dovrebbe essere chiaro che la Resistenza in Afghanistan non è limitata ai soli Talebani, in secondo luogo i Talebani hanno sempre rifiutato simili negoziati condannando i loro appelli di pace finché perdurerà l’occupazione. Il governo americano, da una parte, non riconosce la Resistenza come legittima, dall’altra parla di negoziati di pace con essa! USA ed ONU pensano di cancellare  i nomi di qualche leader talebano e dei capi di altre forze della Resistenza dalla loro “lista nera” per offrire loro il salvacondotto per partecipare ai “negoziati di pace” e per dare credibilità a questi ultimi. Ma il fatto è che i nomi cancellati dalla lista nel 2008, erano quelli di persone già morte, e gli altri erano partner del regime di Karzai e comunque non hanno mai rappresentato la Resistenza.

Più tardi, il regime fantoccio di Karzai, con il pieno appoggio USA/NATO ha messo in piedi il “High Peace Council” per negoziare con la Resistenza armata e fare pace con l’Afghanistan! Questo Consiglio, che è  composto dai signori della guerra e dai criminali di guerra artefici del bagno di sangue che il popolo ha subito tra il 1990 e il 2001, non solo non ha nessuna autorità e nessuna legittimità,  non potrà essere accettato dalla Resistenza contro l’occupazione perché non potrà soddisfare la precondizione della Resistenza armata che si basa sul completo e incondizionato ritiro delle truppe di invasione dall’Afghanistan prima che parta qualsiasi negoziato di pace.

Noi crediamo che la Resistenza contro l’occupazione sia giusta e legittima e che abbia una posizione di vantaggio rispetto al blocco USA-NATO-Karzai. La Resistenza non accetta quindi di essere intrappolata dalla propaganda di fantomatici negoziati. La Resistenza contro l’occupazione continuerà la sua lotta fino alla completa disfatta delle forze imperialiste e determinerà la storia futura dell’umanità. Contribuirà alla lotta della classe lavoratrice e alla pace fra i popoli del mondo.
La disfatta degli imperialisti, specialmente del regime USA in Afghanistan, provocherà, sicuramente, il loro collasso, anche a casa loro.

Left Radical of Afghanistan (LRA)
Sinistra Radicale Afghana

Afghanistan, 17/10/2010

Traduzione a cura della Redazione