Petizione popolare per la rimozione di Claudio Pagliara dal ruolo di corrispondente Rai dal Medio Oriente

Il servizio pubblico radiotelevisivo versa da anni in pessime condizioni, ma questa non è una buona ragione per continuare a tollerare la faziosità del corrispondente della RAI in Israele, Claudio Pagliara.
Per Pagliara esiste una sola verità, quella del governo israeliano. Che si tratti della repressione in Palestina, delle guerre contro il Libano, della questione degli insediamenti ebraici in Cisgiordania, o dell’assedio di Gaza, per Pagliara non ci sono dubbi. Per lui, da una parte c’è una “grande democrazia” e dall’altra un manipolo di terroristi.

Questo suo schema interpretativo – che di giornalistico ha davvero ben poco – il corrispondente della RAI l’ha incredibilmente applicato anche all’attacco israeliano alla Freedom Flotilla del 31 maggio scorso.
Incurante dei fatti, infischiandosene anche delle conclusioni dell’inchiesta dell’ONU che ha condannato Israele, Pagliara continua oggi la sua campagna contro la Freedom Flotilla 2, che si dirigerà verso Gaza nella prossima primavera.

Questa volta il suo attacco si è concentrato contro il presidente dell’Ordine dei Giornalisti, Enzo Iacopino, reo di aver ospitato nella sede dell’Ordine la conferenza stampa di presentazione della nuova missione umanitaria che coinvolgerà organizzazioni ed attivisti di oltre 100 Paesi. Per Pagliara la decisione di Iacopino – a sostegno del quale è dovuta scendere in campo anche la Federazione Nazionale della Stampa – sarebbe addirittura «oltraggiosa».

Ad essere oltraggiati sono invece gli utenti del servizio pubblico radiotelevisivo, bombardati da un’informazione a senso unico non più sopportabile, dove impera un pensiero unico filo-sionista – e dunque filo-colonialista – di cui Pagliara è il massimo protagonista. Un protagonista che ha già etichettato la Freedom Flotilla 2 come un’operazione quasi terroristica, il che ci fa immaginare quali saranno l’equilibrio e la sobrietà delle informazioni che lo stesso Pagliara fornirà agli utenti del servizio pubblico nei prossimi mesi.

Come cittadini ed utenti del servizio pubblico, chiediamo l’immediata rimozione di Claudio Pagliara dal suo ruolo di corrispondente dal Medio Oriente, un ruolo palesemente incompatibile con l’esigenza di un’informazione minimamente corretta e pluralista.

per firmare la petizione clicca qui