Comunicato stampa del Partito Comunista dell’India (Maoista) contro le recenti condanne (24/12/2010)

Servire il popolo non è cospirazione!
Sostenere le lotte popolari non può essere mai sedizione!
I veri cospiratori sono i truffatori che ammassano milioni di rupie!
I veri traditori sono i banditi che vendono il nostro paese agli imperialisti!

Facciamo una settimana di protesta dal 2 all’8 gennaio 2011 contro la  sentenza fascista della corte governativa di Chhattisgarh che ha condannato l’attivista dei diritti sociali, dottor Binayak Sen, il dirigente maoista Narayana Sanyal, il commerciante Piyush Guha all’ergastolo e il direttore editoriale Asit Sengupta a otto anni di prigione con l’accusa di sedizione!
Il 24 dicembre la corte distrettuale per le sessioni speciali di Raipur ha condannato all’ergastolo il dottor Binayak Sen, attivista dei diritti umani, il compagno Narayan Sanyal, membro del Politburo del nostro partito, e il commerciante Piyush Guha in applicazione del Codice Penale Indiano (IPC), dell’Atto Speciale per la Sicurezza Pubblica del Chhattisgarh (CSCPA) e dell’Atto per la prevenzione di Attività Indesiderabili (UAPA), sotto false accuse. Le sentenze di ergastolo sono state pronunciate da B.P. Verma per le sezioni 124 (sedizione) e 120 B (cospirazione) del Codice penale e molte altre sentenze sono state pronunciate in base a varie sezioni degli atti sopra citati CSPCA e UAPA. La sentenza di otto anni per Asit Sengupta è stata pronunciata lo stesso giorno da O.P. Gupta. Ambedue le sentenze sono solo le ultime che si aggiungono all’enorme scorta di misure repressive, fasciste e antipopolari delle classi dominanti indiane.

Condannare all’ergastolo il compagno Narayan Sanyal, membro del Politburo del nostro Partito, Binayak Sen, un dottore che ha dedicato la vita al servizio della povera gente in modo completamente disinteressato, un attivista dei diritti umani notissimo e vicepresidente dell’Unione Popolare per le Libertà Civili (PUCL), e Piyush Guha, commerciante di Calcutta, è la cosa più vergognosa che i governanti potevano fare, loro che si vantano di essere la più grande democrazia del mondo. Opporsi alle politiche repressive del governo, e alla campagna fascista Salwa Judum [campagna terroristica condotta con intimidazioni e uccisioni della popolazione indigena da paramilitari diretti dallo Stato, N. d. T.], alzare la propria voce per la revoca della legge nera CSPCA e prendere posizione a sostegno dei giusti movimenti popolari: questi sono i “crimini” commessi dal dottor Binayak Sen e per cui è stato condannato all’ergastolo. Quando è stato arrestato nel maggio 2007 e tenuto in carcere per due anni, si sono sollevate enormi proteste e condanne severe sono state pronunciate da settori di democratici, dalla comunità medica, da premi Nobel e da molti altri in India e all’estero. Pronunciare una sentenza del genere ignorando tutto questo può solo significare che i governanti fascisti non hanno più alcuno scrupolo o imbarazzo nel lanciare minacce a tutti i settori democratici, progressisti e patriottici del nostro paese. Se rispondere in modo positivo alle istanze popolari in maniera democratica e legale, al servizio sincero del popolo, e criticare le politiche antipopolari del governo è “sedizione”, ci si può immaginare che tipo di “democrazia” si pratica in questo paese e quanto è pericolosa per il popolo. La sentenza di otto anni per Asit Sengupta (editore della versione Hindi di A World to Win che si pubblica in diverse lingue nel  mondo), che sta languendo in prigione da tre anni con la falsa accusa di partecipare alle attività dei maoisti significa solo soffocare la libertà di stampa. Recentemente il Primo Ministro del Chhattisgarh Raman Singh, il Direttore Generale della Polizia Viswaranjan, Longkumer, Ispettore Generale di Bastar, e Kalluri, Sovrintendente di Polizia di Dantewada, hanno pubblicato opuscoli con il nome di “Maa Danteswari Adivasi Swabhimani Manch” dichiarando apertamente che uccideranno i giornalisti SRK Pillai, Anil Sharma and Yaswant Rai e pure i democratici Himanshu Kumar e Arundhati Roy e hanno avuto il coraggio di dichiarare che tutto questo è affare loro! Questo è lo “stato di diritto” su cui i nostri governanti continuano tutti i giorni a battere il tasto!

Il compagno Narayan Sanyal ha 73 anni. È un anziano veterano comunista che ha iniziato la sua attività di rivoluzionario nel 1968 e ha dedicato più di quarant’anni della sua vita alla liberazione degli oppressi. Ha vari problemi di salute e langue nelle prigioni scure del governo fascista di Chhattisgarh da cinque anni. La banda terrorista di Sonia Gandhi, Chidambaram, Manmohan e Raman Singh sta assassinando i dirigenti maoisti fingendoli caduti in false sparatorie, e condannando molti di loro a dure pene in applicazione delle leggi nere. Sono soggetti a torture fisiche e mentali nelle condizioni disumane di massima parte delle prigioni indiane.

Il 29 luglio 2010 il compagno Malati Santi Pryia, attivista del nostro partito, e l’operaio Surendra Kosaria sono stati condannati a dieci anni di prigione tramite false testimonianze con l’accusa di avere inviato CD di propaganda maoista ai membri dell’Assemblea Legislativa. Amitabh Bagchi, membro del Politburo del nostro partito, e il compagno Kartik, membro del comitato di stato del Bengala Occidentale, incarcerati nella prigione di Ranchi, pure sono stati condannati all’ergastolo con procedura accelerata a Jharkhand. Il 29 ottobre, il governo dell’Andhra Pradesh ha condannato il compagno Panduranga Reddy e altri tre a quattro anni di prigione nel caso Alipiri (attentato contro il Primo Ministro Chandrababu) usando false testimonianze. Molti altri attivisti rivoluzionari e gente ordinaria sono stati condannati a pene severissime inclusa la pena capitale da corti reazionarie al servizio delle classi dominanti sfruttatrici. Ai compagni Sushil Roy e Kobad Gandhi, dirigenti di vecchia data che soffrono di diversi problemi di salute e di vecchiaia, ai compagni Shobha, Patitpavan Haldar, Pramod Mishra, Vijay, Asutosh, Balraj, Chintan, Biman, Bidhan, Chandi Sarkar, Balganesh, Jharkhand Abhen’s Jeetan Marandi e a migliaia di altri, implicati uno dopo l’altro in casi con false accuse, è negata la libertà provvisoria e languono tutti nelle prigioni da anni. Nel Bengala Occidentale al compagno Swapan Das, arrestato in applicazione dell’UAPA, è stata negata assistenza medica ed è stato il primo martire di questa legge draconiana.

Il governo dell’Alleanza Progressista Unita (UPA) è deciso a vendere le nostre risorse naturali e umane a multinazionali imperialiste come Vedanta e a elementi della borghesia compradora come Tata, Essar, Jindal, Mittal, ecc., e ha indicato il PCI(maoista) come la più grave minaccia interna dato che sbarra loro il passo opponendo dura resistenza alla rapina senza freni che intende porre in atto. In questo s’inserisce la malefica e ripugnante propaganda che il governo porta avanti con il suo apparato. Dall’agosto 2009, il governo centrale e quelli statali conduce, sotto il nome di Operazione Green Hunt, attacchi brutali contro il movimento rivoluzionario, e in particolare gli adivasi vengono massacrati dal dispiegamento di milioni di membri di forze di polizia e paramilitari in Chhattisgarh, Odisha, Bihar, Jharkhand, Andhra Pradesh, Bengala Occidentale e altri stati. L’offensiva è portata avanti sotto la guida e con il pieno appoggio degli imperialisti, in particolare quelli degli USA. Gli sfruttatori al governo usano ogni mezzo a loro disposizione per dipingere come “terrorista” e “traditore” il nostro partito che combatte per il nobile obiettivo di stabilire un governo popolare delle classi democratiche basato sull’unità di operai e contadini rovesciando gli imperialisti, la borghesia burocratica compradora e le classi feudali. Perché i ministri e i dirigenti politici, la grande borghesia e i suoi intermediari, i veri traditori che stanno ammassando miliardi di rupie con le loro macchinazioni e li accumulano nelle banche svizzere, che vanno su è giù per i corridoi del potere senza vergogna, non sono accusati di SEDIZIONE? Perché tutti quei criminali che hanno perpetrato e reso possibile la tragedia di Bhopal non son chiamati COSPIRATORI? Come può la lotta per la liberazione delle masse lavoratrici diventare SEDIZIONE? In che modo i democratici che hanno alzato la loro voce e usato le loro penne a sostegno dei movimenti popolari possono essere chiamati COSPIRATORI?

Queste sentenze sono solo una parte della più grande cospirazione delle classi dominanti per eliminare ogni genere di ostacolo alle loro politiche neoliberali antipopolari, antipatriottiche e immorali. Sono segnali di allarme: indicano che la repressione fascista nel prossimo futuro si intensificherà. Sono sentenze che aprono gli occhi a quelli che credono ci sia ancora una sembianza di democrazia nel nostro paese, quelli che innocentemente si lasciano ingannare. Anche se il governo dichiara apertamente che il movimento maoista è il suo obiettivo primo, in realtà quello che realmente accade è l’assalto fascista alle forze democratiche e progressiste che aspirano al benessere del loro popolo e a proteggere gli interessi del paese di fronte agli imperialisti. Il nostro partito fa appello al popolo perché prenda posizione ferma contro questa offensiva e la sconfigga combattendo con determinazione.

Il governo ricorre alla repressione dei movimenti popolari e delle lotte di liberazione nazionale usando leggi nere come UAPA, CSCPA; la Legge per il Controllo del Crimine Organizzato di Masarashtra (MCOCA), la Legge per i Poteri Speciali delle Forze Armate (AFSPA), seguendo i passi del governo USA che ha promulgato leggi nere come l’Atto per  la Sicurezza Interna. Il sistema legale reazionario non si è mai preso il disturbo di perseguire o condannare i terroristi antimusulmani hindu che hanno ucciso tanti innocenti con le bombe alla Mecca Masjid, a Malegaon  ad Ajmer Sharif, o i truffatori e i banditi politici implicati in truffe come il 2G Spectrum, per un valore di 1760 miliardi di rupie, come i Giochi del Commonwealth, la Società Immobiliare Adarsh, le terre di Karnataka e dozzine e dozzine di altre truffe. Si precipita però quando si tratta di condannare rivoluzionari, dirigenti popolari, democratici e attivisti dei movimenti di liberazione nazionale nel Kashmir e nel Nord Est.

Il Comitato Centrale del PCI(maoista) fa appello a tutti i democratici, le forze patriottiche, gli attivisti per la liberazione nazionale, le organizzazioni, gli studenti, gli intellettuali, gli insegnanti, gli scrittori, gli artisti, i dottori, gli avvocati, i mezzi di informazione amici, gli operai e i contadini per condannare e opporsi a queste sentenze emesse dal sistema legislativo reazionario con la collusione del governo centrale dell’UPA e del governo del BJP (Partito del Popolo Hindu) del Chhattisgarh. Facciamo appello a tutti voi perché costruiate agitazioni militanti e unite, esigendo la revoca di UAPA, CSPCA, MCOCA e AFSPA. Facciamo appello a tutte le organizzazioni, alle comunità, agli individui progressisti, democratici e rivoluzionari dei vari paesi perché condannino severamente questo atto criminale delle classi dominanti indiane e esprimano la loro vigorosa protesta in varie forme di lotta democratica. Già in passato la comunità internazionale ha preso posizione in forte solidarietà con il movimento popolare indiano, ha condannato l’arresto di Binayal Sen e chiesto la sua liberazione immediata. Ora è venuto il momento che svolgano questa funzione in modo da rendere più forte questa solidarietà.

Il nostro partito fa appello al popolo perché prenda parte a una settimana di protesta in tutto il paese dal 2 all’8 gennaio contro queste sentenze in modo creativo, con attività di protesta varie, come conferenze stampa, dichiarazioni, sit in, blocchi stradali, riunioni, dimostrazioni di protesta, cortei, raccolte di firme, portando simboli neri, sventolando bandiere nere, bruciando in effigie, ecc. e perché sviluppi battaglie legali che condannino severamente le politiche antipopolari, traditrici e fasciste delle classi dominanti.

Il nostro partito fa appello a tutti i suoi ranghi, alle forze dell’Esercito Guerrigliero di Liberazione Popolare e alle organizzazioni di massa rivoluzionarie perché mettano in atto diverse forme di protesta in modo da mobilitare vaste masse nell’occasione.

(Abhay) portavoce, Comitato Centrale, PCI (Maoista)