Appello per una assemblea popolare del Collettivo immigrati Auto-organizzati Torino

Il mondo si muove. Il sud del Mediterraneo bolle come una pentola. Le proteste hanno toccato ogni parte del Nord Africa e del Medio Oriente. Il dittatore tunisino è fuggito, quello egiziano si nasconde, il regime dello Yemen rischia di cadere da un momento all’altro. In Siria si spara contro i manifestanti. Il Bahrein e L’Iraq sono sotto sopra…. La guerra aperta in Libia dà ai soliti paesi neocolonialisti l’occasione sognata per mettere un po’ d’ordine, il loro ordine. Più a Sud, in Costa d’Avorio, è ormai guerra civile, vera e propria.

E noi nel frattempo che facciamo? Stiamo seduti davanti ai nostri schermi e cerchiamo di capirci qualcosa. Forse quando avremo capito quello che succede sarà ormai tardi. La storia si sta svolgendo adesso. La qualità di vita delle popolazioni del sud del mediterraneo, il loro diritto alla dignità, la loro libertà, il loro rifiuto dei tiranni sono affare nostro. Sono questioni che ci riguardano da vicino. Rosarno, Castel Volturno, Brescia, Lampedusa… tutte storie di dignità negata, di nuove schiavitù programmate, di razzismi istituzionalizzati… non sono una causa sono una conseguenza. Sono solo il punto d’arrivo di chi è riuscito a fuggire da laddove la dignità era diventata da tempo un sogno impossibile. Milioni di ragazzi e ragazze, donne e uomini mettono la propria vita in gioco pur di raggiungere le coste sognate. E questo a causa di quei regimi corrotti e violenti e di chi li ha aiutati a prendere il potere e a mantenerlo. A causa dei guardiani degli interessi di pochi a scapito dei molti.

Oggi le popolazioni in rivolta fanno la loro parte. Cercano di scuotere il giogo che le asserraglia. La sorte dell’Egitto non si gioca solo in Egitto. L’esito della crisi libica non dipende solo dai libici. Perché questo mondo è più che mai un tutt’uno dove i problemi sono globali e le soluzioni per essere effettive e durevoli devono partire dal locale ma proiettarsi verso il mondo.

assemblea popolare
giovedì 7 aprile. Ore 19.00
Salone della Casa Valdese Corso Vittorio Emanuele II, 23 Torino

Proponiamo una assemblea cittadina a tutti quelli con i quali in questi ultimi anni abbiamo riflettuto e agito: contro il razzismo, contro le discriminazioni, contro i Centri di Identificazione ed Espulsione per migranti, contro le guerre, contro la privatizzazione dei beni comuni, contro il nucleare, contro le mafie, contro la corruzione e lo spreco, contro la militarizzazione, l’inquinamento e il consumo selvaggio del territorio, contro l’attacco ai diritti e alle conquiste dei lavoratori…

Sì alla solidarietà, no alla guerra
No allo sfruttamento dell’immagine dei migranti per fini elettorali
No ai vecchi e ai nuovi lager

Collettivo immigrati Auto-organizzati Torino