Aveva dichiarato ieri la PM Manuela Comodi: “So che nessuno è mai stato condannato per essere membro della Federazione Anarchica Informale, sono certa che questa sarà la prima volta”

Il minimo della pena è sempre troppo! La Corte d’Assise di Terni condanna per 3 anni e 8 mesi Michele Fabiani e 2 anni e 6 mesi Andrea Dinucci per un reato, l’associazione sovversiva con finalità di terrorismo, che ne prevede minimo 7 massimo 15. La metà del minimo della pena: pochissimo si dirà, se poi si considera che ne erano stati chiesti 9… un’ enormità invece. Un’enormità se si considera che si tratta di una presunta associazione composta da soli due membri. Un’enormità se si considera che in un rivendicazione è stata trovata un’impronta che non è di nessuno degli imputati.

Un’enormità se si considera che Michele era in Puglia quando è partita la lettera di minacce alla Lorenzetti. 12 mesi sono stati dati a Dario Polinori e anche a Damiano Corrias, colpevole secondo le stesse accuse di aver fatto una scritta su un muro. Ma pochissimo, ribadiamo, meno della metà del minimo della pena, se fossero dei veri eversori. Come mai così “poco”? Evidentemente i giudici sanno che questi ragazzi sono innocenti, non hanno voluto calcare la mano, ma hanno dovuto confermare il teorema: l’associazione senza reati, quasi tutti finiti con delle assoluzioni; un’associazione senza membri, un anarchico e il suo amico.

In questo momento Michele e Andrea sono gli unici due condannati in primo grado per aver fatto parte della Federazione Anarchica Informale: gli unici due nel mondo. Anche fossero vere le accuse – e non lo sono – in questi 10 anni di “guerra” fra lo Stato e gli anarchici insurrezionalisti ben miseri risultati hanno raggiunto gli apparati di polizia. Che sia così è stato confermato dal PM Manuela Comodi che nell’udienza di ieri, 10 maggio, ha dichiarato: “so che nessuno è mai stato condannato per essere membro della Federazione Anarchica Informale, sono certa che questa sarà la prima volta”. Insomma serviva un precedente per i ROS del Generalissimo Ganzer, il leader dei Carabinieri condannato a 14 anni per spaccio solo pochi mesi fa.

Alcune domande: quando lo scorso anno il Giudice Socci domandò ad uno dei massimi esponenti del ROS “quali sono le armi, dove è il covo, dove sono le fonti di finanziamento?” trovò solo un imbarazzante silenzio. E lì borbottò dicendo “ma qui si parla di reato associativo!!!”. Oggi vorremmo sapere cosa è cambiato oltre al giudice Lanzillotto?

L’enormità di una sentenza di una associazione sovversiva  a 2, è tale che torneremo tra poche ore con un comunicato per chiarire nel modo migliore possibile quanto clamorosa sia questa sentenza politica.

 
COMITATO 23 OTTOBRE
11maggio 2011