Conferenza stampa – lunedì 27 giugno, ore 16,30
Presso la Consulta degli immigrati, Via Imbriani, 2 – Perugia

Giornalisti, operatori dell’informazione e cittadini sono invitati a partecipare
Saranno presenti i legali

Il 28 maggio venivano arrestati a Perugia due studenti libici.
Il Gip, pur non avendo convalidato i fermi emessi a carico dei due, li ha messi inopinatamente in prigione con l’accusa di aver compiuto «gravi atti di intimidazione» nei confronti di altri connazionali che oltre ad opporsi a Gheddafi inneggiavano pubblicamente ai bombardamenti NATO sulla Libia.

Il 9 giugno veniva poi tratto in arresto Nuri Ahusain Shahib Ali (foto), 41 anni, presidente della Lega studenti libici in Italia.
Per l’accusa sarebbe stato la mente di «una vera e propria associazione per delinquere a carattere transnazionale». Nello specifico la presunta associazione avrebbe progettato l’assalto dell’ambasciata libica a Roma, e addirittura avuto l’intenzione di «uccidere l’ex ministro degli Estri della Libia». Gli inquirenti lo avrebbero dedotto da alcune intercettazioni telefoniche, e avrebbero dunque agito in maniera precauzionale per impedire l’esecuzione del reato.

Si tratta dunque di arresti preventivi, compiuti su labili prove, eseguiti per intimidire la comunità di studenti libici che risiedono in Italia e che, da patrioti, hanno sentito il dovere di manifestare la loro indignazione contro la NATO e il governo Berlusconi che in maniera vergognosa ha stracciato un Accordo di amicizia con la Libia siglato meno di due anni fa, facendo dell’Italia una portaerei assassina.

Non è la prima volta che la nostra regione viene utilizzata come laboratorio per sperimentare dispositivi giuridici liberticidi — qual è, parliamo semmai di reati politici, il vero e proprio mostro giuridico di «associazione per delinquere a carattere transnazionale» —, o come terreno di caccia per terrorizzare i cittadini col pretesto di contrastare lo spettro del “terrorismo”.

Contro questi arresti centinaia di cittadini umbri e italiani hanno sottoscritto un APPELLO per l’immediata scarcerazione dei tre studenti libici, tra essi: Danilo Zolo, giurista e filosofo del diritto, Franco Cardini, Storico e saggista, Domenico Losurdo, Filosofo della politica, il noto giornalista Giulietto Chiesa, Moreno Pasquinelli del Campo Antimperialista, Marino Badiale dell’Università di Torino, Giuliano Granocchia, membro del Consiglio provinciale di Perugia.

 

Il Comitato per la libertà dei 3 patrioti libici
«libertaperitre@tiscali.it»
Perugia 25 giugno 2011