Fondamentalismo cristiano-sionista. Un paragrafo significativo del manifesto di Breivik

Carlo Bonini (La Repubblica) prende la solita cantonata e… tutti dietro. Ma ci sono altre letture… L’esilarante Guido Olimpio batte ogni record di scemenza: “pista uigura”.

Anders Behrin Breivik, con il suo massacro, non ha solo ottenuto un giorno di gloria. Ha dato ampio risalto alle sue idee e a quelle del suo movimento. Che è esattamente ciò che voleva con la sua azione sanguinaria. Egli, infatti, non ha agito da solo. E’ un esponente, forse il principale, di un’organizzazione, il «Movimento nazionale Paneuropeo di Resistenza Patriottica», un mezzo, quest’ultimo per rifondare l’ordine dei Templari, il Pauperes Commilitonis Christi Templique Solominici. Abbiamo compiuto una prima lettura del manifesto di questo movimento. Ecco cosa ne viene fuori.

Ugo Maria Tassinari (di cui il suo blog fascinazione), accreditato come il più noto studioso sull’estrema destra ha fatto un’altra volta da sponda a Carlo Bonini, una delle penne in vista di Repubblica e referente di molte gole profonde degli apparati statuali. Il Bonini, nel suo articolo di ieri «Croci celtiche, Odino e rock metal l’ultra-destra del Nord Europa» ha preso la sua ennesima cantonata. Ha giurato che la matrice dell’attentato fosse neonazista e antisemita e ci ha offerto la sua consueta paccottiglia… politicamente corretta. Insomma ha pensato di cavarsela con una farneticazione sui soliti farneticatori, tirando in ballo appunto l’auotorevole Tassinari. Che invece ha toppato con lui.

Massimo Introvigne, cristianista a sua volta, ed esponente di punta del giornalismo d’assalto imperialista oltre che del gruppuscolo reazionario Alleanza Cattolica, su il Giornale di ieri, ha provato a sua volta a compiere un’opera di depistaggio, affermando che l’attentatore sarebbe un massone e non un fondamentalista cristiano.

Miguel Martinez (di cui abbiamo pubblicato ieri e l’altro ieri il saggio Armageddon), che di cristianisti se ne intende più di tutti, ha subito rimbrottato il Tassinari, affermando:
«1) Breivik è uno psicopatico, e ha l’esclusiva responsabilità di ciò che ha fatto: non ne hanno colpa le persone che la pensano come lui, né i movimenti con cui si è associato. Se io dico che sono vegetariano, e poi salta su qualcuno che fa strage di carnivori, la colpa non è mia. Però sia io che lui siamo vegetariani.
2) Detto questo, le idee di Breivik non sono quelle di qualche pittoresco gruppo di estremisti, ma sono le stesse idee di Oriana Fallaci, di Bat Ye’or (che lui personalmente ringrazia nel suo manifesto), di Marcello Pera e di tutto un mondo “occidentalista”. Oggi ho pubblicato tutto il suo manifesto e potete controllare anche voi. E Oriana Fallaci non è stata creata da qualche oscuro complesso heavy metal, ma da Ferruccio de Bortoli, un uomo che davvero “non dovrebbe avere cittadinanza” in un paese civile.
3) I gruppi neonazisti-neofascisti c’entrano, nella misura in cui tutti subiscono la tentazione dell’occidentalismo e tanti saltano sul carro americanista-filoisraeliano-cristianista-islamofobo. Ma come oggetti passivi di tentazione, non come protagonisti. Al massimo, come piccoli profittatori di un clima generale, ben più importante di loro».

Analisi fondamentalmente corretta, eccetto la bizzarra idea che Breivik abbia agito in maniera solitaria. Dalla lettura, necessariamente sommaria, del suo Manifesto, salta agli occhi che non siamo in presenza di un gruppuscolo neonazista. Qualcuno sui media di oggi corregge infatti il tiro e parla di “estremista di centro”.

Ma la cantonata più spettacolare e patetica l’ha presa il famigerato Guido Olimpio, noto per le sue esilaranti cronache sul terrorismo mediorientale (sono quaranta anni che ce la mena!) che sul Corriere della Sera del 22 luglio, ha insinuato complottisticamente che la pista… era quella qaedista, più esattamente “uigura”!!!
Non poteva mancare, infine, la intrigante lettura complottista progressista. Per Gilad Atzmon, coraggiosissimo ebreo anti-sionista, dietro all’attentato potrebbe esserci il Mossad, che ha così voluto punire il governo laburista norvegese. E lo deduce dal fatto che pochi giorni prima un giornale israeliano on line, ha dato risalto alle dichiarazioni fortemente anti-isrealiane del segretario della Gioventù laburista norvegese (ovvero il principale bersaglio dell’attentatore), Eskil Pedersen.

Comunque. L’asse del discorso di Breivik è chiaro: occorre difendere l’Europa dai due nemici fondamentali. Quello esterno è l’islam, che starebbe colonizzando il continente, e il marxismo, condannato non solo come dottrina egualitaria (Dio ce ne scampi!), ma come il padre della cultura dominante, il “politicamente corretto” — figuratevi che lo “psicopatico” addita in Gramsci oltre che in Marcuse e Lukacs, gli antesignani del “politicamente corretto —, e dunque come Quinta Colonna di questa islamizzazione.

Per Breivik l’Europa sarebbe già entrata — a partire dal 1999, ovvero dalla guerra NATO alla Serbia in alleanza con l’Islam e il beneplacito del Papa — dentro una lunga guerra civile. Oggi siamo nella sua prima fase, definita “tecnica”. La guerra avrà tre fasi e si concluderà appunto nel 2083 (titolo del Manifesto), guarda caso duecentesimo anniversario della morte di Carlo Marx.

Subito dopo il massacro noi abbiamo proposto una chiave di lettura: che l’ideologia del gruppo non fosse quella neonazista, antisemita e negazionista, ma quella di un cristianismo filo-sionista di marca nordamericana. Avevamo visto sostanzialmente giusto. Il Breivik condanna il cosiddetto negazionismo così come l’ideologia nazionalsocialista.

Vi proponiamo la lettura del Capitolo 3.83 dal significativo titolo «Il Grande satana, il suo culto e gli ebrei».

«Nella mia esperienza, chi disapprova il diritto di Israele ad esistere o è antisemita o è vittima di giudizi molto poveri. Le persone di buon senso dovrebbero sostenere il sionismo (il nazionalismo israeliano) che è il diritto di Israele all’auto-difesa contro la Jihad.

Ogni volta che qualcuno chiede se sono un nazional-socialista mi sento profondamente offeso. Se c’è una figura storica passata di capo germanico che odio è proprio Adolf Hitler. Se potessi viaggiare in una macchina del tempo e andare a Berlino nel 1933, sarei la prima persona a tentare di ucciderlo. Perché? Nessuna persona ha mai commesso un crimine più orribile contro la sua tribù di quanto abbia fatto Hitler. A causa sua, le tribù germaniche stanno morendo e possono essere completamente spazzate via se non riusciamo a vincere in 20-70 anni. Grazie alla sua campagna folle e il conseguente genocidio dei 6 milioni di ebrei, è sorto il multiculturalismo, l’ideologia dell’odio anti-europeo. Il multiculturalismo non sarebbe mai stato implementato in Europa, se non fosse stato per le azioni sconsiderate e imperdonabili del NSDAP. L’Europa orientale sarebbe rimasta libera, gli Stati Uniti e la Russia non sarebbero mai diventate super-potenze. I rapporti di forza sarebbero rimasti favorevoli all’ Europa. E sarebbe stata una bella Europa, con delle belle politiche culturali conservatrici —molto simili a quelle che abbiamo ora in Giappone e Sud Corea. Hitler ha quasi distrutto tutto con le sue azioni sconsiderate e imperdonabili e lui sarà per sempre considerato come un traditore delle tribù nordico-germaniche.

Quindi, sono veramente basito quando vedo il culto odierno del nazional-socialismo. Se si amano veramente le nostre tribù, le tribù nordiche o qualsiasi altra tribù europea, è necessario imparare e riconoscere Hitler non come un eroe ma come un traditore di quella germanica e di tutte le tribù europee. Hitler aveva le capacità militari necessarie per liberare Gerusalemme e le province vicine dall’occupazione islamica. Avrebbe potuto facilmente trovare un accordo con la Gran Bretagna e la Francia per liberare le antiche terre ebraico-cristiane con l’intento di dare di nuovo agli ebrei le loro terre ancestrali. Il Regno Unito e la Francia avrebbero forse contribuito in questa campagna nel tentativo di sostenere la riconciliazione europea. La deportazione degli ebrei dalla Germania non sarebbe stata popolare, invece il popolo ebraico avrebbe considerato Hitler come un eroe, perché l’avrebbe fatto tornare nella sua Terra Santa.

Ma che cosa ha fatto invece il Grande Satana [il nazismo]? Ha invaso la Polonia, la Francia la Russia e diversi altri paesi nel suo sforzo folle di dominare il mondo. (…) E quando la marea non era più favorevole ai nazisti e la campagna di Russia era fallita, essi hanno deciso di massacrare gli ebrei, condannando così ulteriormente le tribù germaniche e l’ideologia conservatrice-nazionalista all’inferno … Sapevano perfettamente quali sarebbero state le conseguenze per la loro tribù, se avessero perso, ma sono andati avanti completando il lavoro. Dopo la seconda guerra mondiale, è stata lanciata la più grande campagna di propaganda anti-nazionalista e anti-europea che il mondo abbia mai visto. E gente come me, e altri leader di cultura conservatrice, a causa di Hitler, stanno ancora soffrendo per questa campagna di propaganda.

Erano la maggioranza degli ebrei tedeschi o europei sleali? Sì, almeno i cosiddetti ebrei liberali, simili agli ebrei liberali di oggi, che si oppongono al nazionalismo sionista e sono per il multiculturalismo. Gli ebrei che sostengono il multiculturalismo sono  una minaccia per Israele e per il sionismo (il nazionalismo israeliano) quanto lo sono per noi. Cerchiamo quindi di combattere insieme con Israele, con i nostri fratelli sionisti, contro tutti gli anti-sionisti, contro tutti i marxisti culturali/multiculturalisti.

Gli ebrei conservatori erano fedeli all’Europa e avrebbe dovuto essere premiati. Invece Hitler li ha semplicemente presi di mira, tutti … Chiediamoci: gli ebrei attuali in Europa e negli Stati Uniti sono sleali? Lo sono quelli multiculturalisti distruttori dell’idea di nazione, non gli ebrei conservatori. Il 75% degli ebrei in Europa e negli USA  sostengono il multiculturalismo. Il 50% degli ebrei israeliani fanno lo stesso. Questo dimostra molto chiaramente che dobbiamo accettare gli ebrei rimasti fedeli come fratelli, piuttosto che ripetere l’errore del NSDAP.

Ogni volta che ho discusso la questione del Medio Oriente con i nazional-socialisti, essi hanno difeso la tesi anti-israeliana e pro-Palestinese. Essi ignorano il fatto che la loro propaganda danneggia i nazionalisti israeliani (che vogliono deportare i musulmani di Israele) e  aiuta i marxisti israeliani multiculturalisti. In tutte e cinque le discussioni a cui ho partecipato, o hanno completamente cambiato opinione, o si sono resi conto di quello che hanno fatto. Ma non sono riuscito a discutere ulteriormente la questione poiché sono stato bandito e preso a calci dallo Stormfront e da un altro forum nazional-socialista.

In ogni caso, educa te stesso a imparare dalle differenze. Oggi conservatori che si dichiarano nazisti, in quanto ossessionati dagli ebrei, sono semplicemente ignoranti. Non c’è nessun problema ebraico in Europa Occidentale (con l’eccezione del Regno Unito e Francia), dato che ne abbiamo solo 1 milione in Europa occidentale, mentre 800 000 di questi vivono in Francia e nel  Regno Unito. Gli Stati Uniti d’altra parte, con più di 6 milioni di ebrei (600% in più rispetto all’Europa) hanno sì un notevole problema ebraico. Ma per favore imparare la differenza tra un ebreo multiculturalista distruttore dell’idea di nazione e un ebreo conservatore. Non commettere lo stesso errore che fece il nazional-socialismo. Mai fare di un ebreo un bersaglio perché è un ebreo, ma piuttosto se è un traditore di categoria A o B. E non dimenticare che il grosso delle categorie A e B sono traditori europei cristiani. Il 90% della categorie di traditori A e B ce l’ho nel mio paese, la Norvegia, sono nordici, traditori cristiani di categoria A e B».

da Sollevazione