Pubblichiamo qui sotto la Lettera aperta approvata dalla Rete italiana del forum sociale mondiale nella sua riunione del 4 settembre scorso. La proposta centrale è quella di organizzare anche in Italia una grande giornata di mobilitazione il prossimo 15 ottobre, in sintonia con gli Indignatos spagnoli. Notiamo che su questa proposta convergono, sia la FIOM che il sindacalismo radicale, di cui Cremaschi è di sicuro la figura di spicco, che si sono autoconvocati in assemblea il 1 ottobre prossimo. Non solo noi sosteniamo l’idea di fare del 15 ottobre una grande giornata di lotta. Ci auguriamo che essa spinga alla massima unità nell’azione e che aiuti a porre fine allo smembramento delle opposizioni anticapitaliste.

Perché quest’unità è tanto difficile? Per le note ostilità di parrocchia, per le dispute su chi sta davanti e chi sta dietro. La questione dei contenuti sta invece sullo sfondo, quando tutti dovremmo concentrarci nel definire una piattaforma unitaria per dare vita ad un fronte comune. Da questo punto di vista salta agli occhi l’astrattezza della Lettera aperta di ciò che resta del Forum sociale, l’assenza di proposte chiare, semplici e nette. Come si può pensare di costruire un grande movimento di massa senza unità e senza obbiettivi espliciti su come combattere le misure del governo? Senza indicare soluzioni e  misure alternative a quelle che ci vengono proposte?

Saremo pedanti, ma proporre giornate di mobilitazione senza obbiettivi politici certi, ci pare sia il solito “movimentismo”, che sgancia i mezzi dai fini. Questo ci pare un limite grave, perché questa volta siamo dentro una crisi sistemica gravissima, e non si può pensare di cavarsela con la solita retorica anticapitalistica.

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RETE ITALIANA DEL FORUM SOCIALE MONDIALE – PRIMA RIUNIONE A ROMA, 4 SETTEMBRE 2011:

LETTERA APERTA SUL 15 OTTOBRE – GIORNATA DI MOBILITAZIONE EUROPEA E INTERNAZIONALE

Gli indignad@s spagnoli invitano a scendere in piazza, diversi/e e insieme, per dare vita a una grande manifestazione europea e internazionale il 15 ottobre. Nel nostro continente, come in altre aree del mondo, nel Mediterraneo e anche nel nostro paese, tanti e tante stanno raccogliendo e rilanciando il loro appello perché, nella tremenda crisi in cui siamo, nessuno può salvarsi da solo.

Non è tollerabile la distruzione sociale e democratica che ci viene imposta con il ricatto del debito, a livello europeo e nazionale, da istituzioni subalterne alle banche, alla finanza, alle multinazionali, a pochi gruppi di privilegiati.  Abbiamo bisogno di rafforzare le alleanze, la capacità della cittadinanza europea di opporsi e di conquistare una vera alternativa.
In Italia bisogna fermare Governo e Confindustria, questa manovra e i suoi effetti devastanti. Ancora una volta e sempre di più, mantiene intatte rendite e privilegi e aggrava l’impoverimento della maggioranza della popolazione.

Bisogna impedire le ulteriori privatizzazioni che negano la volontà popolare espressa con i referendum, lo smantellamento della Costituzione e la costituzionalizzazione del pareggio di bilancio. Bisogna opporsi alla cancellazione dei diritti e delle garanzie sociali, alla precarizzazione del lavoro e della vita delle persone. Bisogna respingere l’aggressione alle rappresentanze sindacali e ai diritti del lavoro, la cancellazione del contratto nazionale e dell’art. 18 dello Statuto dei Lavoratori. Bisogna fermare la distruzione di beni comuni, di ambiente e territorio, di relazioni sociali, di cultura e istruzione. Bisogna contrastare il razzismo, fermare le guerre, le spese militari e la militarizzazione.

Non intendiamo lasciare il nostro futuro nelle mani di una classe politica privilegiata e schiava dei mercati finanziari. Dobbiamo riconquistare il nostro potere di cittadinanza, una democrazia reale in cui donne e uomini, comunità, lavoratrici e lavoratori abbiano il diritto di decidere liberamente sulle scelte che riguardano tutte e tutti. Le alternative esistono e vanno conquistate, insieme. In tanti e tante, diversi e diverse, uniti. E’ il solo modo per vincere.

La Rete Italiana del FSM, al termine del suo primo incontro a Roma il 4 settembre, propone a tutte le organizzazioni, le reti, le alleanze, i gruppi e le persone interessate di verificare la possibilità di una grande convergenza unitaria nella giornata europea e internazionale di mobilitazione del 15 ottobre e di costruire insieme un “Comitato Unitario 15 ottobre”.
Propone quindi a tutti e a tutte di incontrarsi martedì 13 settembre alle ore  11.00 in Via dei Monti di Pietralata 16 a Roma.