L’iniziativa per la fine dell’assedio di Gaza e per il sostegno ai diritti inalienabili di tutti i palestinesi continua

Le sottoscritte organizzazioni palestinesi fondatrici della Freedom Flotilla 2 – Italia, ritengono che sia necessario fare chiarezza sulla situazione venutasi a creare nella ormai ex coalizione italiana.
Questa necessità deriva dal fatto che un’altra parte della ex coalizione, peraltro minoritaria, continua a parlare a nome della Freedom Flotilla 2 come se niente fosse avvenuto.

La rottura della coalizione – verificatasi di fatto nel giugno scorso – è stata determinata da diversi fattori. Da più parti, accettando le pressioni sioniste, si è lavorato per l’emarginazione della componente palestinese, di quella arabo-musulmana e di quella antimperialista.

Particolarmente grave, nell’occasione, fu l’atteggiamento verso l’Associazione dei Palestinesi in Italia (Api) e l’Abspp onlus, la cui attività di sensibilizzazione nella comunità araba aveva tra l’altro consentito di raccogliere il grosso della cifra utilizzata per pagare l’imbarcazione italiana.

Questo atteggiamento deriva, in ultima istanza, da una posizione subalterna al sionismo, che non abbiamo accettato e che non intendiamo in alcun modo accettare.

Apprezziamo e ringraziamo il lavoro svolto da altre realtà, con le quali abbiamo collaborato fino alla primavera scorsa, ma siamo costretti a prendere atto e a denunciare l’atteggiamento settario di chi ha teso solo ad impossessarsi di una sigla, evitando ogni confronto sulle posizioni politiche. Questo comportamento ha segnato la morte della coalizione italiana.

Da parte nostra stiamo già lavorando per il rilancio dell’attività di sostegno della Causa palestinese, di tutto il popolo palestinese fino alla vittoria totale, alle sue infinite e continue sofferenze, e per la fine dell’illegale e ingiusto assedio di Gaza. Un lavoro di lungo periodo, aperto a tutte le realtà italiane che si ritroveranno nei principi della lotta al sionismo in tutte le sue forme, del diritto alla legittima resistenza nei confronti degli occupanti, del riconoscimento delle scelte elettorali democratiche del popolo palestinese.

Le nostre attività non si sono mai fermate, dopo le esperienze delle Freedom Flotillas 1 e 2, e in questi giorni ci porteranno nella Striscia di Gaza, con una grande delegazione internazionale formata da parlamentari, ong, attivisti per i diritti umani e giornalisti, che abbiamo contribuito a organizzare e sostenere.

E’ inoltre in programma per la primavera 2012 la Global March to Jerusalem, per fermare la “pulizia etnica” di Gerusalemme.

Le associazioni fondatrici della Freedom Flotilla – Italia:

Api
Abspp onlus
Associazione Donne Palestinesi

Sottoscrivono:

associazione editrice InfoPal
agenzia stampa InfoPal.it
Campo Antimperialista
Sumud
Movimento di liberazione Per il Bene Comune