da alcune/i compagne/i del Coordinamento Kurdistan
Riceviamo e volentieri pubblichiamo il comunicato stampa di denuncia degli arresti compiuti (e di come scandalosamente la stampa li ha presentati) pochi giorno or sono in Umbria, regione che un’altra volta si conferma laboratorio della repressione a livello nazionale.
COMUNICATO STAMPA SUGLI ARRESTI DEL 21 FEBBRAIO 2012 A TERNI
(Alcune/i Compagne/i del Coordinamento Kurdistan)
1) Riguardo ai nove arresti da parte della Polizia di Terni, nell’ambito di un’indagine su un’organizzazione dedita al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, riconducibile all’organizzazione terroristica turca Hezbollah, sulla stampa regionale umbra sono apparse delle informazioni, che sarebbero amene, se non fossero fuorvianti.
Infatti, prima si scrive sia che l’Hezbollah turco, di credo islamico sunnita, non ha alcun legame con l’omonima formazione libanese e nasce nei primi anni Ottanta con l’obiettivo di creare uno Stato islamico, retto dalla Sharia sul territorio della Repubblica turca, sia che non ci sono prove che il gruppo degli arrestati avesse finalità terroristiche.
2) Poi, arrivano le dolenti e fuorvianti note:
”L’unica cosa certa è che avevano messo in piedi un’organizzazione capillare che offriva pacchetti “allinclusive” ai curdi che volevano espatriare e trovare un lavoro in Occidente.
… Provvedevano a pagare i trafficanti di essere umani, a procurare i passaporti, i visti d’ingresso e i permessi umanitari per ottenere lo status di rifugiati.
… Ogni mezzo era considerato lecito pur di ottenere il risultato.
L’organizzazione, in cambio di denaro, sapeva come “oliare” la persona giusta per ottenere i permessi mancanti e anche un posto di lavoro.
I curdi venivano impiegati nei kebab, gestiti dall’organizzazione sin dal rifornimento di carne dalla Germania.
Una sorta di salvadanaio itinerante per finanziare la causa curda attraverso Hezbollah”.
Così, il “Corriere dell’Umbria” del 22 Febbraio 2012.
3) Ora, a prescindere dalle responsabilità degli arrestati, su cui si esprimerà la Magistratura, ciò che affermiamo con forza è:
Hezbollah turca, proprio per la sua ideologia e le sue finalità, non finanzia l’interminabile lotta che i Kurdi sostengono, per affermare i loro diritti, nell’assordante silenzio dell’Occidente;
Hezbollah turca, anzi, nel corso degli anni, si è resa protagonista di omicidi, violenze, intimidazioni di dirigenti politici e di associazioni impegnate nella causa kurda, oltre che di semplici cittadini la cui unica colpa era di dichiararsi Kurdi.
Naturalmente, non è riuscita a piegare questo popolo tanto oppresso quanto coraggioso.
24 Febbraio 2012