«Perché nessuna simpatia per i palestinesi?»
Un articolo di Tariq Ali sui vergognosi attacchi a Gunter Grass, reo di aver denunciato la minaccia del bellicismo sionista e dell’arsenale atomico israeliano

Allo scrittore tedesco Gunter Grass (Il tamburo di latta) era già stata predetta la reazione alla sua poesia sul Suddeutschen Zeitung (SdZ). Non c’è motivo di sorprendersene, ma c’è ogni motivo per esserne disgustati. In Germania sia l’élite sia uno strato della popolazione, nelle loro parole e nelle loro azioni, sembrano aver accettato la vergognosa tesi di Goldhagen secondo la quale tutti i tedeschi sono stati colpevoli dei crimini del Terzo Reich. Tale tesi è stata ora ulteriormente sviluppata: tutti i tedeschi sono colpevoli per l’eternità per i crimini del Terzo Reich.

A sostegno di questa idea c’è la tesi sionista e filosionista che il crimine contro gli ebrei d’Europa sia stato unico negli annali della storia. Ciò è vero per quanto riguarda i metodi dello sterminio, ma non per gli altri aspetti. I belgi massacrarono i congolesi in numero maggiore: più di dieci milioni, secondo lo storico Adam Hochschild. Le uccisioni degli armeni durante la prima guerra mondiale furono sistematiche e potremmo proseguire parlando delle bombe atomiche su Hiroshima e Nagasaki, ma confrontare un massacro o un genocidio con un altro è un esercizio futile. Raul Hilberg, lo storico più autorevole del giudeicidio [sic] si è arrabbiato per gli usi che vengono fatti oggi di tale crimine.

Alcuni membri del governo di estrema destra, e Lieberman in particolare, che governa oggi il paese, hanno usato un linguaggio protofascista contro gli arabi palestinesi. Non ci è permesso di sottolinearlo? Che il governo di Israele abbia spinto l’amministrazione Bush a scatenare la guerra contro l’Iraq non è un segreto per nessuno. Né lo è la dichiarazione dell’ambasciatore israeliano negli USA il giorno dopo la caduta di Baghdad: “Non fermatevi. Continuate fino a Damasco e a Teheran.” Non ci è permesso di censurarlo? L’aver preso a bersaglio e ucciso giovani palestinesi a Gaza e altrove è una bella cosa, vero?

Gunter Grass è stato molto moderato nella sua critica. Si è concentrato sul bellicismo di Israele nei confronti dell’Iran. Avrebbe potuto dire molto di più. Il fatto che ci voglia coraggio politico per dire persino quello che ha detto lui in Germania o in Francia costituisce una riflessione triste sulla cultura politica di entrambi questi paesi. Quanto agli attacchi contro Grass per le sue attività in tempo di guerra, essi vanno oltre il disprezzo. Gli israeliani sono stati felicissimi quando l’ex ministro italiano Gianfranco Fini, il cui partito discende in linea diretta da Mussolini, si è recato in Israele e ha elogiato il Muro. Gli è stato perdonato il passato del suo partito. Dunque il passato conta soltanto se uno è critico nei confronti di Israele. Gli ex nazisti in varie posizioni nella repubblica federale del dopoguerra che hanno fatto approvare riparazioni e hanno sostenuto Israele, neppure loro sono mai stati criticati.

I cittadini tedeschi dovrebbero meditare su quanto segue: non sono stati i palestinesi ad essere responsabili delle uccisioni di milioni di ebrei durante la seconda guerra mondiale. E tuttavia essi, i palestinesi, sono divenuti le vittime indirette del giudeocidio. Quelli a cui venne fatto del male, restituiscono il male agli altri. Dunque perché nessuna simpatia per i palestinesi?

 

da www.znetitaly.org
Fonte: http://www.zcommunications.org/the-disgusting-attacks-on-gunter-grass-by-tariq-ali
Originale: Counterpunch
traduzione di Giuseppe Volpe