Dai compagni del LUPO (Lotta di Unità Proletaria Osimo) riceviamo questo resoconto della contestazione a Magdi Allam

Si è svolto ieri sera (18 maggio, ndr) il presidio indetto da Lupo, Movimento popolare di liberazione e Federazione della sinistra contro Magdi Allam, atteso dall’ultimo drappello di militanti fino a notte inoltrata visto la ritrosia del soggetto ad uscire dalla sala comunale, nonostante il consistente schieramento di agenti, carabinieri e guardie del corpo, artificieri.

Fuori e dentro il comune sono stati distribuiti volantini agli intervenuti, il cui contenuto è riportato di seguito, esposto uno striscione che recitava “magdi(poco)cristiano allam per chi semina odio c’è un unico inferno”.

Interventi e slogan hanno evidenziato il suo ruolo di provocatore e lestofante al soldo del sionismo e degli artefici dello scontro di civiltà, tra gli slogan più scanditi “infame nella vita – infedele in eterno – per noi un solo cielo – per te un solo inferno” e “un premio per quello che hai scritto – dopo il David il Pinocchio d’Egitto”.

Sono state scambiate opinioni anche con parte del pubblico intervenuto, non soltanto composto da fanatici integralisti ma anche da curiosi e da comuni cittadini che hanno espresso dubbi e contrarietà alle tesi di Allam convenendo, in parte, sulle nostre posizioni.

Infine abbiamo evidenziato come l’Associazione Ju-Ter promuova una linea politico-culturale basata spesso sul nome ad effetto più che sui contenuti, sperperando contributi pubblici per invitare soggetti che si distinguono per ruolo reazionario come il Magdi e l’esorCiccio o per le legnate inferte ai lavoratori come Tiziano Treu.

Questo è il testo distribuito in occasione della conferenza dell’on. magdi(poco)cristiano allam

Ne risponderete davanti agli uomini, alla storia, a Dio

Con queste parole papa Woitila apostrofò George Bush ed i suoi alleati alla vigilia dell’invasione dell’Iraq, probabilmente perché si rendeva conto che questo atto avrebbe esposto i cristiani del medio oriente a decenni di persecuzioni.

L’appello rimase inascoltato, come la voce di milioni di uomini di pace che riempivano le piazze del mondo: troppo forte e lanciata la macchina della guerra e della propaganda ed in questa si ritagliò un piccolo ruolo anche Magdi Allam, il quale si distinse quale disinformatore e provocatore al servizio dei fautori delle guerre di civiltà.

Costui dal 2008 ha abbandonato il giornalismo per continuare questa sua attività con gli strumenti della politica, approfittando del seggio al parlamento europeo garantitogli dall’UDC ed utilizzando le sue prebende, come i soldi ricevuti in premio dagli israeliani per le sue uscite filosioniste, per fondare l’ennesima setta di allucinati pseudo-cristiani conservatori denominati “Protagonisti per l’Europa Cristiana”, oltre al movimento “Io amo l’Italia”.

La sua scesa in campo è stata preceduta da una pomposa quanto sospetta conversione celebrata da papa Benedetto XVI in persona durante la veglia pasquale del 2008 a San Pietro; sospetta perché c’è da nutrire seri dubbi sulla sua passata fede musulmana, visto che si è formato in istituti comboniani e salesiani, come dubitiamo altrettanto della sua attuale fervente professione di cattolicesimo, che comunque è servita a spalancargli le porte della carriera politica negli ambienti nostrani del bigottismo fariseo.

Noi lo conosciamo bene per le sue imprese giornalistiche, quelle per cui gli assegnarono una delle tante inutili scorte pagate con le nostre tasse alla faccia della crisi, imprese che ci indicarono come complici degli attentati di Madrid e della esecuzione del contractor Fabrizio Quattrocchi, in quanto appartenenti ai comitati Iraq Libero.

Nella sua fervida fantasia l’Ucooi e la gran parte delle associazioni islamiche in Italia, così come gli antiimperialisti e gli estremisti di destra e di sinistra antisionisti, erano uniti in un disegno teso a favorire il terrorismo jihadista internazionale, e chiunque criticasse la guerra santa di Bush e sostenesse il diritto dei popoli invasi alla resistenza era loro complice.

Le sue tesi, così come quelle dell’altro alchimista della disinformazione, l’agente Betulla-Farina, probabilmente furono di ispirazione per i famosi dossier bufala di Pio Pompa, quelli rinvenuti dopo lo scandalo delle intercettazioni Telecom-Sismi che costarono il posto a Mancini, Tavaroli e la testa (metaforicamente) al loro capo Pollari. L’acutezza di tali teoremi dice molto sull’affidabilità del personaggio che oggi si rilancia come paladino della libera Europa e delle sue presunte tradizioni giudaico cristiane.

Fermo restando che troviamo certe solo le influenze giudaiche del Magdi, quelle cristiane non sappiamo a quale Europa si riferiscano… a quella di matrice bizantina-ortodossa dei balcani e del mediterraneo, a quella protestante o anglicana dei barbari del nord, quella che oggi sfoggia da cattolico convertito? Non sfuggirà all’acuto giornalista che questi cristiani si sono scannati per secoli e che forse torneranno a farlo, soprattutto quando cadrà l’altra divinità, officiata dai mercati e dai sacerdoti dell’Impero, quella dell’Euro, per il quale si chiede in sacrificio il sangue delle classi popolari.

E come la mettiamo con gli europei che hanno assimilato da secoli influenze culturali e religiose dal mondo islamico? Dovremmo fare qualche altra crociata o mattanza sul modello yugoslavo per affermare le radici cristiane dell’Europa sognata dall’egiziano naturalizzato e cattolico convertito Magdi Cristiano?

Affermare poi che l’Islam sia intrinsecamente violento rispetto ad un cristianesimo caritatevole significa scordare la storia, omettere come la croce sia avanzata con la spada, come sia avvenuta la conversione dei popoli indigeni schiavizzati dai colonizzatori, cattolici o puritani che fossero.

Progetti come quelli del Magdi hanno poco del precetto cristiano “ama il prossimo tuo come te stesso” e sono invece funzionali a fomentare l’odio e le guerre di religione, fattori che le classi dominanti europee hanno sempre usato, in epoche di grandi rivolgimenti geo-politici e profondi mutamenti sociali per conservarsi al potere e far scannare tra loro le classi subalterne.

In questo il Magdi politico si pone in continuità con il Magdi giornalista, sempre al servizio dei poteri forti, quei servizi lautamente ripagati da quando smise di scrivere per il manifesto e fu promosso vicedirettore del Corriere della Sera, la più autorevole voce del sionismo in Italia, o quando vinse il premio di un bel mucchio di dollari dalla fondazione Dan David, o quando fu posto a sparare cazzate sullo scranno di Bruxelles dal partito di Casini.

Infine vogliamo esprimere il nostro apprezzamento per la meritoria attività del circolo JU-TER, che dopo l’esorCiccio, ci concede questa altra chicca di grande spessore teologico, non sappiamo con quali costi e finanziamenti.