Qual è l’attuale visione politica dell’Iran? Qual è il suo modo di porsi di fronte alle minacce americane e sioniste? Qual è la sua collocazione geopolitica? Per inquadrare al meglio queste questioni ci sembra utile la lettura del discorso dell’Ayatollah Seyyed Alì Khamenei, pronunciato in occasione dell’inaugurazione del 16esimo vertice dei paesi Non Allineati.

Il discorso di Alì Khamenei
(da Irib)

Teheran, Giovedì 30 Agosto 2012
Nel nome di Allah, il Clemente, il Misericordioso
Do il benvenuto a voi cari ospiti, capi di Stato e delegazioni dei paesi Non Allineati ed anche agli altri partecipanti di questa grande riunione internazionale.

Noi siamo qui riuniti per proseguire, con la guida e l’aiuto di Dio, il cammino che sei decenni fa venne iniziato con diligenza e coraggio da alcuni dei leaders politici responsabili che avevano realmente a cuore le sorti del mondo; non solo proseguire il loro cammino considerando le necessità e le condizioni del mondo di oggi, ma ridare vita ed impeto alla loro idea.

I nostri ospiti provengono da zone lontane e vicine sotto il profilo geografico, ed appartengono a nazionalità e razze differenti, ed hanno caratteristiche religiose, culturali, storiche e tratti somatici differenti; ma proprio come disse Ahmad Sukarno, uno dei fondatori di questo movimento nella famosa conferenza di Bandong nel 1955, la base della fondazione dei Non Allineati non è stata l’unità geografica o persino quella razziale o religiosa ma le necessità comuni. A quei tempi i paesi membri del movimento dei Non Allineati, avevano bisogno di un legame che li difenda dal dominio delle reti imperialiste, ambiziose ed insaziabili. Oggi, con il rafforzamento e la diffusione degli strumenti di dominio, la necessità che impone l’esistenza di questo legame è ancora più forte.

Io voglio citare un’altra realtà:
l’Islam ha insegnato a noi che gli uomini, nonostante tutte le differenze razziali, linguistiche e culturali, hanno un istinto comune che li trascina verso la purezza, la giustizia, il bene, la solidarietà e la cooperazione ed è proprio questo istinto universale che se salvato dalle propensioni devianti, può guidare l’uomo verso il monoteismo e la conoscenza dell’essenza trascendentale del Signore.

Questa realtà luminosa è così importante che può diventare la base della formazione delle comunità libere, dignitose e dotate di giustizia e progresso allo stesso tempo ed estendere i raggi della moralità su tutte le attività materiali degli umani portando a formare un ‘paradiso terrestre’, che anticipi il ‘paradiso celeste’ promesso dalle religioni divine. Ed è proprio questa realtà che ci accomuna che può gettare le basi per le cooperazioni fraterne dei popoli che non hanno nulla in comune sotto il profilo storico-geografico o sotto altri aspetti.

Se le cooperazioni internazionali verranno edificate su questa base comune, i governi regoleranno le relazioni tra di se non più basandosi sulla paura, la minaccia, le ambizioni o sugli interessi unilaterali e sulle mediazioni di traditori e mediatori venduti, ma sulla base di interessi comuni e puliti, ed ancora meglio, sulla base di interessi umani e sulla base della propria sveglia coscienza, in modo da cancellare ogni sorta di preoccupazione dalla mente dei propri popoli.

Questo ordine ideale si contrappone al sistema del dominio, che negli ultimi secoli è stato guidato dalle potenze occidentali, e che oggi è capeggiato, pubblicizzato e sponsorizzato dal governo aggressore e prepotente dell’America.

Cari Ospiti!
Oggi gli ideali principali del movimento dei Non Allineati, dopo ben sei decenni, sono ancora lì, vivi e vegeti! Ideali come la sconfitta del colonialismo, l’indipendenza politica, economica e culturale, il non allineamento ai poli del potere e l’incremento della solidarietà e della cooperazione tra i paesi membri. I fatti del mondo di oggi sono molto distanti da questi ideali; ma la volontà comune e l’impegno su tutti i fronti per superare i problemi e raggiungere gli ideali è fonte di speranza ed un qualcosa di molto utile, anche se costringe ad affrontare molte sfide.

Noi nel passato vicino abbiamo assistito alla sconfitta delle politiche dell’era della Guerra Fredda ed abbiamo assistito pure alla sconfitta dell’unilateralismo che seguì a quel periodo. Il mondo, prendendo spunto da questa esperienza storica, è in via di transizione verso un nuovo sistema internazionale ed il movimento dei Non Allineati può e deve svolgere un ruolo innovativo. Questo sistema deve basarsi sulla cooperazione comune e l’uguaglianza tra i diritti dei popoli; e l’unità tra noi paesi membri di questo movimento, è una priorità del nostro tempo per la formazione di questo nuovo ordine.

Fortunatamente l’orizzonte degli sviluppi internazionali, promette la formazione di un nuovo ordine multilaterale nel quale i poli tradizionali del potere del mondo cedono il proprio posto ad un gruppo di nazioni, culture e civiltà variegate con diverse vocazioni politiche, sociali ed economiche. I cambiamenti profondi a cui abbiamo assistito negli ultimi tre decenni mostrano chiaramente che la nascita di nuove potenze è stata accompagnata dall’indebolimento delle vecchie potenze. Questo graduale spostamento di potere, da ai paesi non allineati la possibilità di assumere un ruolo dignitoso ed efficace sulla scena internazionale e gettare le basi per una direzione degli affari mondiali che sia realmente giusta e caratterizzata dalla partecipazione di tutti i paesi a livello mondiale. Noi paesi membri di questo movimento, in tanti anni, siamo riusciti a salvaguardare la nostra unione nonostante la differenza delle idee e delle propensioni credendo nei nostri ideali comuni; questo non è un qualcosa da poco. Questo legame può essere la materia prima per la costruzione di un ordine equo ed umano per il nostro mondo.

Le condizioni attuali del mondo sono una opportunità, forse irripetibile, per il movimento dei Non Allineati. Il nostro pensiero è semplice: noi diciamo che la camera di controllo del mondo non deve essere affidata, con dittatura, ad alcune nazioni occidentali. Bisogna saper costruire una partecipazione democratica al livello mondiale al processo di gestione e direzione degli affari che abbia le dovute garanzie. Questa è la necessità di tutti i paesi che hanno direttamente o indirettamente sofferto per i soprusi degli imperialisti o di quelli dei governanti di pochi paesi prepotenti.

Il Consiglio di Sicurezza dell’Onu ha una struttura ed una maniera di agire irragionevole, ingiusta e completamente non democratica; questa è una dittatura palese ed una condizione antiquata e superata. Approfittando di questo sistema errato, l’America ed i suoi complici sono riusciti ad imporre le loro prepotenze al mondo dando a queste prepotenze l’apparenza di concetti dignitosi.

Loro dicono “diritti umani” ed intendono “interessi dell’Occidente”; dicono “democrazia” ma intendono aggressioni militari ad altri paesi; dicono “lotta al terrorismo”, ma bombardano la gente di città e villaggi con le loro bombe e le loro armi. Dal loro punto di vista gli uomini sono suddivisi in cittadini di primo, secondo e terzo grado. La vita degli uomini in Asia, Africa ed America Latina è a buon prezzo ma in Europa ed America viene valutata ad un prezzo elevato. La sicurezza dell’America e dell’Europa è importante ma la sicurezza del resto dell’umanità non importa. La tortura ed il terrorismo, se vengono effettuati dalle mani americane, sioniste o dai loro vassalli, sono completamente legali ed accettabili. Le loro prigioni segrete nei diversi continenti sono teatro delle peggiori e delle più odiose azioni ai danni dei prigionieri indifesi e senza avvocato e senza processo; tutto ciò non crea problemi alla loro coscienza. Il bene ed il male sono completamente selettivi ed hanno una definizione unilaterale. I loro interessi vengono fatti passare come “leggi internazionali” e le loro parole ingiuste e dittatoriali vengono messe per bugia in bocca ad una presunta “comunità internazionale”. Con la loro rete mediatica monopolizzata e super-organizzata, propagano la loro bugia al posto della verità e la loro ingiustizia invece della giustizia; ed ogni parola giusta che mette in mostra il loro inganno viene bollata da loro come bugia ed ogni richiesta legale viene detta da loro ribellione.

Amici! Queste condizioni imperfette e dannose, non possono rimanere invariate. Tutti sono stanchi di questa geometria internazionale errata. Il movimento del 99% del popolo americano ribellatosi ai nuclei di potere e di ricchezza e le manifestazioni diffuse nei paesi europei contro le politiche economiche dei governi dimostrano che una goccia ha fatto ormai traboccare il vaso della parsimonia e della pazienza delle nazioni. Bisogna curare questa malattia.

Il legame forte, logico e multilaterale dei paesi membri del movimento dei Non Allineati può avere una profonda influenza sulla cura di questa malattia del nostro tempo.

Cari presenti!
La pace e la sicurezza internazionali sono questioni importantissime del nostro mondo ed il disarmo e la distruzione delle armi di distruzione di massa è una necessità immediata e richiesta da tutti. Nel mondo di oggi, la sicurezza, è un concetto comune nel quale non è possibile fare discriminazioni. Coloro che accumulano armi anti-umane nei loro arsenali, non hanno il diritto di definirsi portabandiera della sicurezza mondiale. Indubbiamente, le loro armi non porteranno sicurezza nemmeno a loro stessi. Oggi, con grande dispiacere, osserviamo che i paesi che possiedono il maggior numero di armi nucleari, non hanno una volontà seria e reale per cancellare questi strumenti di morte dalla propria dottrina militare  e continuano ad usare quelle armi come strumento di forza e parametro importante per valorizzare la propria posizione politica ed internazionale. Questo modo di pensare è totalmente errato ed antiquato.

Le armi nucleari non portano sicurezza e non rafforzano nemmeno la forza politica di una nazione; sono invece una minaccia per entrambi. I fatti degli anni ’90 del 20esimo secolo hanno mostrato che queste armi non possono salvare dalla distruzione nemmeno un regime come quello sovietico. Oggi conosciamo il nome di nazioni che pur avendo l’arma nucleare sono minacciate da ondate di insicurezza paurose.

La Repubblica Islamica dell’Iran reputa l’uso di armi nucleari, chimiche e simili un peccato grande ed imperdonabile. Noi sosteniamo lo slogan di “Medioriente senza armi nucleari” e lo rispettiamo. Ciò non significa ignorare il diritto che abbiamo per l’uso pacifico della tecnologia nucleare e la produzione di combustibile nucleare. Le leggi internazionali riconoscono a tutte le nazioni il diritto di usare la tecnologia nucleare a scopi pacifici. Tutti devono poter usare questa energia pulita per la propria nazione ed il proprio popolo e non devono dipendere certo dagli altri per usufruire di questo diritto. Qualche nazione occidentale che tra l’altro possiede armi nucleari e che quindi viola le leggi, pretende pure il monopolio dell’uso di questa tecnologia a scopi civili. È in corso una iniziativa dubbia e strisciante per monopolizzare in alcuni centri apparentemente internazionali ma in realtà occidentali, la produzione e la vendita di combustibile nucleare.

La satira amara della nostra era è che il governo americano, che possiede il maggior numero di armi nucleari, e per giunta le più micidiali di queste, ed anche altre armi di distruzione di massa, ed è anche storicamente peccatore per averle addirittura usate, pretende di essere il portabandiera della non-proliferazione nucleare! Loro ed i compari occidentali hanno armato il regime sionista con bombe nucleari creando una minaccia perenne in una zona sensibile; ma proprio questa cricca di professionisti dell’inganno, non tollera l’uso pacifico dell’energia nucleare negli altri paesi ed anzi si oppone ferocemente all’uso della tecnologia nucleare per la produzione di farmaci da usare per la cura del cancro. La loro scusa colma di menzogna è la preoccupazione per la produzione di armi nucleari.

Sul conto della Repubblica Islamica dell’Iran sanno bene di mentire; ma il loro modo di fare politica, che non ha traccia di moralità, ritiene lecito pure l’inganno e la bugia. Coloro che nel 21esimo secolo minacciano di attacchi nucleari gli altri e non si vergognano, si vergogneranno forse per aver detto bugie?

Io ribadisco che la Repubblica Islamica non avrà mai armi nucleari e che non rinuncerà mai allo stesso modo al diritto del suo popolo di usufruire della tecnologia nucleare. Il nostro motto è “Energia Nucleare per tutti, armi nucleari per nessuno”. Noi insisteremo su questo concetto e sappiamo che rompere il monopolio della produzione dell’energia nucleare creato da alcuni paesi occidentali sarà nell’interesse di tutti i paesi indipendenti ed anche quelli Non Allineati.

L’esperienza di tre decenni di resistenza di successo dinanzi alle prepotenze ed alle pressioni dell’America e dei suoi alleati su tutti i versanti, ha fatto comprendere alla Repubblica Islamica che la resistenza di un popolo unito e deciso è in grado di sconfiggere tutte le inimicizie e le azioni ostili ed aprire la strada della gloria che porta verso alte vette. I progressi del nostro paese in tutti i settori sono sotto gli occhi di tutti e gli enti ufficiali internazionali lo hanno dichiarato tantissime volte; e tutto ciò mentre eravamo colpiti da sanzioni, pressioni e dall’aggressione della propaganda americana e sionista. Le sanzioni che i bugiardi chiamano paralizzanti ma che non solo non ci hanno paralizzati e non lo faranno, ma rendono più decisi i nostri passi e ci rendono più sicuri della correttezza delle nostre posizioni e rendono più fermo e deciso il nostro popolo sulla via del progresso. Noi abbiamo osservato l’aiuto divino in queste difficoltà, molte volte.

Cari ospiti!
Ritengo necessario parlarvi di una questione molto importante che riguarda la nostra regione ma che ha dimensioni che vanno al di là della nostra regione e coinvolgono le politiche mondiali degli ultimo decenni. Mi riferisco alla questione dolorosa della Palestina. Il riassunto della vicenda è che una nazione indipendente con una identità storicamente chiara e con il nome di “Palestina”, è stato vittima di un complotto pauroso dell’Occidente guidato negli anni ’40 dall’Inghilterra; con la forza, le armi e l’inganno, questa nazione è stata tolta alla sua gente ed è stata affidata a gente che proveniva prevalentemente dai paesi europei. Questo grande furto che all’inizio è stato caratterizzato da stragi di gente indifesa nelle città e nei villaggi e dalla costrizione della gente a lasciare la propria terra e a migrare nei paesi vicini prosegue fino ad oggi dopo ben sei decenni.

Questo è uno degli argomenti più importanti della comunità umana. I capi politici e militari del regime occupatore dei sionisti non hanno rinunciato a nessun tipo di crimine; uccidere la gente, distruggere le loro case ed i loro campi, arrestare e torturare uomini, donne e persino bambini, offendere e umiliare la dignità dei palestinesi, cercare di divorare l’identità del popolo palestinese, l’attacco ai loro campi profughi nella stessa Palestina e persino nei paesi limitrofi dove vivono milioni di profughi. I nomi di Sabra, Chatila, Qana, Deir Yassin, sono incisi col sangue nella memoria storica della nostra regione. Ed anche oggi, dopo 65 anni, questi crimini dei lupi selvaggi sionisti proseguono ai danni dei superstiti del popolo palestinese. Loro danno vita a nuovi crimini, e creano sempre nuove crisi nella regione. Sono rari i giorni in cui non si riceve notizia dell’assassinio, del ferimento, del rapimento di quei giovani palestinesi che difendono il loro paese e la loro terra e protestano contro la distruzione delle loro terre e dei loro campi agricoli. Il regime sionista che con guerre catastrofiche, stragi disumane, una occupazione assurda ed il terrorismo di Stato, ha portato avanti decenni di guerra, distruzione e terrore, definisce “terrorista” quel popolo palestinese che lotta per la sua libertà. La rete mediatica appartenente al sionismo e tantissime reti occidentali da loro dipendenti ripetono questa bugia calpestando i principi dell’etica e della professionalità. I leaders politici che dicono di essere difensori dei diritti umani chiudono gli occhi su tutti questi crimini e senza vergogna, sostengono questo regime criminale e appaiono suoi difensori.

Noi diciamo che la Palestina appartiene a tutti i palestinesi ed il prolungamento dell’occupazione di questa terra è una ingiustizia grande, insopportabile e pericolosa per la pace e la sicurezza mondiale. Tutte le soluzioni che gli occidentali hanno proposto per “risolvere la questione palestinese” sono risultate errate e inutili e lo saranno pure in futuro. Noi abbiamo proposto una soluzione giusta e completamente democratica per questo problema. Tutti i palestinesi, sia quelli presenti che quelli migrati, musulmani, cristiani o ebrei partecipino ad un referendum e scelgano la struttura del loro paese e tutti i profughi che hanno sofferto possano tornare e poi venga fatta la Costituzione e si voti, per poter stabilire la pace per sempre.

Qui voglio dare un consiglio benefico ai leaders americani che finora si sono rivelati difensori e sostenitori del regime sionista; questo regime finora vi ha creato tanti problemi ed ha fatto sì che i popoli della regione vi odino perché complici dei crimini sionisti. I costi morali e materiali che il popolo ed il governo americano ha dovuto pagare per questo motivo sono inestimabili e probabilmente, proseguendo questo andamento, questi costi cresceranno ulteriormente. Riflettete sulla proposta della Repubblica Islamica dell’Iran sul referendum e con una decisione coraggiosa, aprite questo nodo. Indubbiamente i popoli della regione e del mondo accoglieranno una simile mossa da parte vostra.

Cari ospiti!
Ora torno alle mie parole iniziali. Le condizioni del mondo attuale sono sensibili e siamo soprattutto in una fase di transizione. È prevedibile la nascita di un nuovo ordine. I Non Allineati comprendono i due terzi della comunità internazionale e possono avere un ruolo rilevante nella costruzione del futuro. Il fatto che sia Teheran ad ospitare questo summit è un fatto colmo di significato che non deve essere ignorato. Noi membri di questo movimento con la sinergia e l’uso delle nostre capacità possiamo salvare il mondo dall’insicurezza, dalla guerra e dalla prepotenza e possiamo avere un ruolo storico in questo senso.

Questo traguardo possiamo raggiungerlo solo con la cooperazione. Tra noi vi sono paesi potenti che hanno una buona influenza internazionale. Risolvere i problemi con le cooperazioni economiche, mediatiche e lo scambio delle esperienze è completamente possibile. Dobbiamo essere decisi e rimanere fedeli ai nostri obbiettivi; non dobbiamo temere gli sguardi pieni di rabbia delle potenze e non dobbiamo illuderci con il loro sorriso; dobbiamo ricordarci che Dio ci aiuta; dobbiamo ricordarci perennemente la sconfitta del fronte comunista, due decenni fa, e la successiva sconfitta della democrazia liberale che ci viene annunciata oggi dalle manifestazioni di protesta nelle piazze dei paesi occidentali; ed anche il crollo dei dittatori dipendenti dagli Usa e dal Regime Sionista nel Nord Africa; ed il risveglio islamico in molti paesi dobbiamo ritenerlo un segnale propizio. Noi possiamo pensare all’incremento dell’efficienza politica del movimento dei Non Allineati nella gestione del mondo; possiamo rivoluzionare la gestione del mondo con documenti storici e prevedere tutto ciò che serve per mettere in atto i nostri accordi. Possiamo ideare e disegnare un tragitto per raggiungere un ottimo livello di cooperazione culturale ed economica. Indubbiamente, la formazione di una segreteria attiva per il movimento, ci aiuterà a raggiungere questi grandi ed influenti obbiettivi.
Grazie