Nella sua cella nel carcere Miguel Castro Castro, Jaime Ramírez Pedraza puo’ alzarsi solo se aiutato da un compagno. Vuole sapere quanto pesa. A fatica trascina i piedi fino alla bilancia e sale lentamente. Il compagno che lo sostiene lo lascia e sembra che cada, però ce la fa barcollando con le braccia pendule come senza vita. Il collo non riesce a sostenere la testa e con difficoltà riesce a leggere: 57 kg. Prima di ammalarsi pesava 76 kg.

Jaime Ramirez Pedraza, condannato a 25 anni per aver preso parte come membro dei Tupacamaros, alla organizzazione dell’occupazione del Congresso, soffre della Sindrome Laterale Amiotrofica (SLA), una malattia degenerativa che provoca una progressiva paralisi muscolare. Non c’è cura possibile. Per questo chiede l’indulto umanitario.

Tornato sulla sedia di plastica dove passa tutta la giornata, Jaime Pedraza racconta che i primi sintomi si sono manifestati con la perdita della forza negli arti superiori. “Mi tremavano le mani quando cercavo di sollevare le forme nel laboratorio di ceramica del carcere e quando facevo ginnastica”, dice balbettando. Deve pronunciare ogni parola lentamente perché è difficile capirlo.

Ora ha perso totalmente l’uso delle mani, cammina solo se sostenuto, ha difficoltà a respirare e sta perdendo il riflesso della tosse, cosa che potrebbe portare a morte per asfissia. L’unica cura possibile raccomandata dal medico dell’Instituto Nacional de Ciencias Neurológicas è “accudimento in famiglia 24 ore al giorno”. Cosa impossibile nel suo caso poiché i parenti possono vederlo solo 2 giorni alla settimana.

La giornalista di “La Republica” Flor Huilca termina l’articolo precisando che Jaime durante la visita era pulito e pettinato grazie all’aiuto dei compagni che lo nutrono, lo lavano e lo aiutano nelle necessita’ piu’ elementari. “E’ come un bebe’ grande” dice Moises, suo compagno di cella.

Jaime Ramirez Pedraza è un prigioniero politico peruviano condannato per aver fatto parte dell’organizzazione guevarista dei Tupac Amaros (MRTA).
Ha subito numerose torture e ha già scontato 17 anni di prigionia.
Da qualche anno è ammalato di SLA, una patologia gravemente invalidante che ha ormai raggiunto la fase terminale. Jaime ha ormai perso l’uso degli arti, non e’ più autosufficiente e non riesce più a parlare.
In carcere non ha mai potuto contare su una terapia minimamente appropriata.
Chiediamo per Jaime la possibilità di tornare a casa con un indulto umanitario, così che possa passare gli ultimi tempi con il conforto almeno della moglie e dei figli di 24 e 7 anni.
http://www.facebook.com/Jaimeramirezpedraza

All’appello in sostegno alla richiesta di INDULTO che permetterebbe a Jaime Ramirez di vivere la fase terminale della malattia a casa con la sua famiglia, anziché nel letto di cemento della cella, hanno aderito:

i vari sacerdoti e suore che visitano regolarmente il Penal de Castro Castro a Lima,
la Comision Episcopal Social CEAS di Lima
la Croce Rossa Internazionale,
Medecins sans Frontieres
vari membri del Congresso peruviano come Javier Diez Canseco, Yehude Simon, Alberto Adrianzen Merino, Miguel Urtecho Medina, Alberto Beingolea Delgado.
In Europa hanno aderito all’appello:
la Fondazione Neno Zanchetta,
il sito www.latinoamerica-online.it che ha pubblicato l’appello,
l’Asociacion Mapuche,
la Comision Etica de DDHH y Pueblos Originarios – Sec Europeo H. Edelstam con sede en Suecia,
la redazione del programma “Bucaneros” sull’America Latina di Radio Popolare Roma che domenica 26 febbraio ha dedicato uno spazio al caso di Jaime Ramirez. Il podcast e’ su www.radiopopolareroma.it/bucanero
“il manifesto” che il 3 marzo 2012 ha pubblicato un articolo sul caso di Jaime Ramirez
+ una serie di adesioni individuali:
Nilla Clerici – Milano . Insegnante
Elena Della Penna – Milano – Insegnante
Eugenio Alessi – Broni (PV) -Operaio
Silvia Colombo – Milano – Biologa
Carolina Triulzi – Milano – Psicomotricista
Mirella De Gregorio – Milano – Casalinga
Marta Colombo – Genova – Shiatsuka
Claudio Magri – Milano – Impiegato
Amalia Navoni – Coordinamento Nord Sud del Mondo “sosteniamo l’appello per la concessione dell’indulto a Jaime Ramirez Pedraza ,gravemente ammalato
Maria Giulia Agnoletto – Milano – Psichiatra “aderisco all’appello per la concessione dell’indulto a Jaime Ramirez Pedraza ,gravemente ammalato
Haidi Gaggio Giuliani – Genova – Pensionata, ex Parlamentare
Monica Baracchini – Genova – insegnante e volontaria “aderisco nella convinzione del pieno diritto ad un trattamento umanitario riservato a qualunque prigioniero
Cinzia Bottene – Vicenza – Consigliera Comunale
don Angelo Casati – Milano – Sacerdote
Giuseppe Tadolini – Ravenna – Medico ospedaliero
Don Giorgio Borroni – Sacerdote
Ornella Bonetti – Milano – Vice-preside Scuola delle Suore Orsoline
Padre Claudio Zendron – Quito – Ecuador, Sacerdote missionario comboniano “Soy padre Claudio Zendrón, misionero comboniano, sacerdote que vive en Quito – Ecuador. Participo con gusto a la presión mediatica para la liberación de este prigionero politico, Pedraza Ramirez Jaime. Saludos
Massimo Carlotto – Padova – Scrittore
Mariella Moresco Fornasier – Milano – Giornalista
Caterina Perata – Savona – Fisioterapista
Giulio Cavalli – Milano – Consigliere Regione Lombardia, autore e attore
Geraldina Colotti – Roma – Giornalista
Nicoletta Manuzzato – Milano – Giornalista
Maria Cristina Bartolomei – Milano – Docente Universitaria
Nadia Angelucci – Roma – Giornalista
Giovanni Florio – Napoli – Docente Universitario
Marisa Masucci – Villa S.G.,Reggio Calabria – Docente Universitario
Emanuela Jossa – Napoli – Ricercatrice Universitaria
Andrea De Lotto – Barcellona – Insegnante
Luigi Argenti – Milano – Ricercatore in Fisica
Giso Colombo – Milano – Ingegnere
Luciano Muhlbauer – Milano – ex Consigliere Regione Lombardia
Nicoletta Negri – Milano – Insegnante
Walter Peruzzi – Milano – Giornalista e Direttore di “Guerre & Pace”
Giuliana Cioccoli – Macerata – Pensionata
Claudio Paolantoni – Roma – Impiegato
Federico Zanda – Milano – Insegnante
Silvia Melloni – Genova – Educatrice
Matteo Cavalleri – Palermo – Dottorando
Maria Luisa Venturin – Portogruaro (Ve) – Insegnante
Adriano Candioli – Roma – Pensionato
Francesco Biagi – Pisa – studente universitario
Luciano Plotegher “sostengo l’appello per la concessione dell’indulto a Jaime Ramirez Pedraza ,gravemente ammalato
Ricardo Hernandez Lopez – Mexico D.F. – Empleado
Alberto Stefanelli – Cinisello B. (Milano) – Artigiano

Per aderire mandare il proprio nome e cognome, città e professione all’indirizzo niuba7@libero.it – grazie