La diretta di Nena News – aggiornata alle ore 8.00 del 16 novembre
Gaza, 16 novembre 2012 – Continuano i bombardamenti israeliani contro la Striscia di Gaza: Almeno 19 le vittime palestinesi, tra cui numerosi bambini. Tre quelle israeliane e paura anche a Tel Aviv per lancio ieri sera razzi fajr 5 da Gaza.
ORE 8.00 Fonti palestinesi riferiscono che il premier egiziano Hisham Qandil atteso oggi a Gaza, è al valico di Rafah. La sua visita durerà tre ore.
ORE 7.55 Dalle 19.30 di ieri sera alle 07.20 di questa mattina gli israeliani hanno effettuato 99 raid aerei e sganciato 198 missili da nord a sud di Gaza. I palestinesi hanno lanciato 34 razzi Qassam e 42 Grad (katiusha).
ORE 7.40 I bombardamenti aerei israeliani sono andati avanti per tutta la notte. Stamani all’alba, una nuova scarica di raid, molto intesa. Esplosioni continue, ovunque. Un po’ come ieri sera quando in appena un’ora ci sono stati 70 attacchi aerei, subito dopo la notizia che due missili Fajr 5 erano stati sparati dal Jihad islami verso la periferia di Tel Aviv (dove sono caduti senza fare danni). Ieri 11 morti palestinesi, tra i quali due bimbi, un insegnante di una scuola dell’Onu, tre ragazzi adolescenti. La gente di Gaza oggi piu’ che il premier egiziano Hisham Qandil in visita di sostegno al governo di Hamas, attende la temuta invasione di terra dei soldati israeliani. I reparti di elite della Brigata Golan sarebbero pronti ad entrare.
IERI
ORE 22.45: Altri tre morti nel villaggio di Beit Hanoun, a Nord della Striscia, dopo una serie di bombardamenti aerei; sei i feriti. Sale a 19 il numero dei morti palestinesi causati dall’offensiva Israeliana. Le vittime: Tareq Jamal Naser, 16 anni, suo fratello ‘Adii Jamal Naser, 14, e Fares El Bisuni, 9.
ORE 22.42: Gli Stati Uniti hanno chiesto ai Paesi che hanno contatti con Hamas di fare pressioni sul partito islamico perché fermi il lancio di razzi. “Abbiamo chiesto alla Turchia, all’Egitto e ad alcuni partner europei di usare la loro influenza – ha detto Ben Rhodes, vice consigliere per la sicurezza nazionale – Se le forze di terra israeliane entreranno a Gaza? Dipende dal governo israeliano”.
ORE 22.10: Il leader di Hezbollah, Nasrallah, chiede agli Stati arabi di tagliare le forniture di petrolio a Israele come forma di pressione politica per porre fine all’attacco verso Gaza.
ORE 21.54: L’aviazione israeliana ha centrato un generatore di elettricità collegato alla casa del leader di Hamas, Haniyeh. Non è dato sapere se Haniyeh fosse a casa durante l’attacco.
L’aviazione ha anche bombardato una stazione di polizia nel centro di Gaza.
ORE 21.50: L’inviato speciale del Quartetto per il Medio Oriente, Tony Blair, in un’intervista alla BBC avverte: “Se la battaglia dei razzi esce da Gaza verso le città israeliane, la tensione aumenterà. Se la violenza continuerà, ci sarà poco da fare. Capisco la pressione sui leader di Hamas, ma la risposta non più essere il lancio di razzi”. Blair ha infine ricordato l’importante ruolo dell’Egitto per riportare la situazione alla calma.
ORE 21.30: Prevista per mercoledì la visita del segretario generale delle Nazioni Unite Ban Ki-moon a Ramallah.
Intanto i leader di Hamas in Cisgiordania fanno appello alla popolazione perché domani manifesti e marci fuori dalle moschee dopo la preghiera per un “venerdì di fedeltà a Gaza”.
ORE 21.25: In una serie di attacchi denominati “OpIsrael”, il gruppo Anonymous sta colpendo molti siti governativi e non, impedendone la visualizzazione. Tra i siti colpiti quello dell’Israel Security Academy e quello di un blog di gruppo descritto come appartenente alle Forze di Difesa israeliane. “Noi Anonymous non staremo seduti a guardare il vile Stato sionista demolire la vita di persone innocenti”, si legge in un messaggio inviato ad uno dei siti attaccati.
Attraverso la sua pagina twitter Anonymos ha fornito anche un link che spiega come restare connessi ad Internet nel caso in cui Israele dovesse tagliare la connessione nella Striscia di Gaza durante la sua azione militare.
ORE 21.04: Israele ha chiuso Gerusalemme ai palestinesi residenti Cisgiordania che domani vorranno andare alla Moschea Al Aqsa per la preghiera del venerdì: nessun palestinese potrà attraversare i checkpoint, neppure se in possesso di regolare permesso.
ORE 20.55: L’aeronautica israeliana ha bombardato la zona di Rafah, a Sud della Striscia al confine con l’Egitto, dove sono numerosi i tunnel sotterranei per permettere l’ingresso di beni di prima necessità a Gaza.
ORE 20.40: Al Jazeera riporta che navi da guerra israeliane stanno attaccando la casa del leader di Hamas, Ismail Haniyeh, a Gaza. Sarebbe stata colpita anche la jeep di Haniyeh.
ORE 20.14: Il ministro della Difesa israeliano, Ehud Barak, ha detto che il lancio di razzi da Gaza sono un’escalation che i militanti palestinesi pagheranno cara. Ha inoltre ordinato la chiamata nell’esercito dei soldati riservisti, “per essere pronti in qualsiasi momento”. Il capo dell’IDF ha riferito di aver ricevuto il via libera per richiamare 30mila militari, pronti per il prosieguo dell’operazione contro la Striscia.
Secondo Al Jazeera, infatti, il premier Netanyahu ha approvato l’allargamento dell’operazione militare a partire da stanotte.
ORE 20.10: Secondo l’emittente tv israeliana Channel 10, dopo il lancio di razzi verso Tel Aviv il primo ministro Benjamin Netanyahu si è rifugiato in un bunker sotterraneo nel quartier generale dell’IDF.
ORE 20.03: Nel tardo pomeriggio scontri tra manifestanti palestinesi e forze di sicurezza israeliane nel villaggio di Al Khader e nel campo profughi di Aida, a Betlemme.
ORE 19.58: Le Brigate Al Qassam riferiscono di aver abbattuto con un missile un aereo da ricognizione israeliano ad Est di Gaza. La notizia è stata riportata da Ma’an News e non è stata ancora confermata da altre fonti.
ORE 19.54: Esplosioni violente a Nord di Gaza. I lampi si vedono nitidamente anche a Gaza city. Qualcuno sostiene che sia un fuoco di sbarramento per aprire la strada all’offensiva di terra israeliana.
ORE 18.07: Secondo quanto riportato da un inviato di France Press, un missile partito dalla Striscia di Gaza è caduto in mare a Sud di Jaffa a pochi chilometri da Tel Aviv. Risuonano le sirene nella capitale israeliana: non succedeva dalla prima guerra del Golfo.
ORE 17.38: “Il leader di Hamas Jaabari ucciso mentre negoziava la tregua con Israele”. A renderlo noto è Gershon Baskin, attivista israeliano e fondatore dell’Israel Palestine Center for Research and Information, impegnato in prima linea nel negoziato tra Israele e Hamas per la liberazione del soldatodell’IDF Gilat Shalit.
Secondo Baskin, l’errore commesso da Israele sarà pagato con il sangue di innocenti da entrambe le parti. Poco prima che Jaabari fosse ucciso, aveva ricevuto una bozza di accordo per una tregua permanente con Israele.
ORE 17.28: L’aviazione israeliana bombarda abitazioni civili a Tel al-Zaatar, Nord della Striscia.
ORE 17.22: (Fonte Al-Quds) Beirut: Hezbollah ha definito l’offensiva israeliana un atto criminale. Il gruppo ha dichiarato che “la Lega Araba, gli Stati arabi e le organizzazioni di carità islamiche devono assumersi le proprie responsabilità per fermare il genocidio a Gaza”. Il presidente libanese Michel Suleiman descrive la guerra su Gaza una “barbara aggressione”.
ORE 17.05: Il gruppo per i diritti umani “Indipendent Jewish Voices” condanna l’attacco israeliano contro Gaza definendolo “Pillar of war crimes”: “Abbiamo l’obbligo morale di opporci” dice Dylan Penner, membro dell’associazione ebraica canadese, che chiede ai suoi sostenitori di unirsi alle proteste di queste ore contro l’operazione militare israeliana.
ORE 16.59: Il portavoce dell’esercito israeliano, il brigadiere generale Yoav Mordechai, ha detto alla stampa che l’IDF si sta spostando a Sud della Striscia di Gaza, dopo una decisione dei vertici politici israeliani.
ORE 16.55: Secondo quanto riportato da Ma’an News, il primo ministro egiziano ha annunciato la sua visita ufficiale a Gaza domani.
ORE 16.42: Otto donne palestinesi sono state arrestate dalle forze israeliane vicino Ramallah per aver tentato di entrare nella colonia di Beit El. A Gaza ucciso nei bombardamenti israeliani un insegnante dell’UNRWA, l’agenzia Onu per i rifugiati palestinesi. “Poco dopo le 13 – riporta in un comunicato l’UNRWA – un nostro insegnante è stato ucciso da un bombardamento israeliano a Nord di Gaza: Marwan Abu El Qumsan, 50enne insegnante di arano nella scuola per ragazzi del campo profughi di Jabaliya. Si trovava in macchina quando è stato colpito dall’esplosione. Il fratello, in auto insieme a lui, è rimasto gravemente ferito”.
ORE 16.37: L’emittente tv israeliana Channel 2 riporta di missili lanciati da Gaza e caduti nel quartiere di Rishon Letzion, a 16 km a Sud di Tel Aviv. Nessun ferito.
Il presidente russo Vladimir Putin ha parlato con il premier israeliano Netanyahu chiedendo ad entrambe le parti di evitare un’escalation delle violenze. Il presidente Usa Obama sta lavorando perché la situazione non degeneri: il governo degli Stati Uniti sta intensificando gli sforzi per evitare un deterioramento delle relazioni diplomatiche tra Israele e Egitto a seguito dell’operazione “Pillar of Defense” nella Striscia di Gaza. Il Presidente Barack Obama ha parlato ieri sera con il presidente egiziano Mohamed Morsi, e gli ha chiesto di non intraprendere azioni che potrebbero aggravare la tensione con Israele.
ORE 16.25: RETTIFICA – L’attivista italiana Rosa Schiano fa sapere di non essere a conoscenza della decisione di Israele di imporre il coprifuoco dalle 19 in poi e dell’ingresso dei tank israeliani a Nord della Striscia.
ORE 16.17: Abu Marzuk, vice capo dell’ufficio politico di Hamas, ha dichiarato che l’Autorità Palestinese e la sua leadership devono assumere delle posizioni politiche più forti nei confronti dell’aggressione israeliana alla Striscia di Gaza, di non ripetere il comportamento del 2008.
Marzuk ha chiesto all’ANP di non fermare il movimento delle masse ma d’incoraggiare i giovani a scendere nelle strade e scontrarsi contro l’occupante, sottolineando l’importanza di un’unita’ nazionale e l’interruzione del coordinamento di sicurezza che umilia la popolazione palestinese.
ORE 15.45: L’attivista italiana Rosa Schiano, a Gaza, riporta che Israele ha annunciato il coprifuoco dalle 19 in poi e l’ingresso dei tank israeliani a Nord della Striscia.
ORE 15.40: L’esercito israeliano ha annunciato che Israele colpirà e bloccherà l’elettricità e le reti telefoniche e internet a Gaza, per rendere impossibili le comunicazioni. Fonti palestinesi riportano già di un black out elettrico nella Striscia.
Hamas annuncia la morte di un’altra bambina di due anni.
ORE 15.32: Da Khartoum (Sudan), Khaled Meshaal, capo dell’ufficio politico di Hamas, nel corso dell’ottava conferenza del Movimento Islamico, ha detto che la Palestina non si libererà se non con il martirio e che Israele era debole prima della primavera Araba e ora lo è più che mai. Secondo Meshaal è necessaria la presenza forte della nuova dirigenza egiziana.
ORE 15.30: Anonymous torna a occuparsi di Israele. Pubblicato oggi un comunicato stampa in cui il gruppo accusa Israele di trattamento barbaro e brutale del popolo palestinese. “Come molti altri nel mondo, ci sentiamo impotenti di fronte a questo demonio implacabile. E il disumano attacco di oggi e la minacciata invasione di Gaza è più del solito. Ma quando il governo di Israele pubblicamente ha minacciato di chiudere tutte le comunicazioni e la rete internet dentro e fuori Gaza, ha passato il limite. Noi siamo Anonymous e nessuno chiuder internet sotto i nostri occhi. All’IDF e al governo israeliano diamo un solo avvertimento. Al popolo di Gaza e dei ‘Territori Occupati’ diciamo: siamo al vostro fianco nella lotta”.
ORE 15.11: Ma’an News riporta del ferimento di un ragazzo palestinese nel villaggio di Al Khader, a Ovest di Betlemme durante degli scontri con l’esercito israeliano.
Intanto Israele e Hamas si dichiarano reciprocamente guerra: il partito islamico parla di “vero conflitto” contro Israele, mentre il premier Netanyahu ripete che il suo Paese è pronto a prendere tutte le misure necessarie a difendersi. Ma dal Sud di Israele giunge una voce fuori dal coro. Una madre israeliana fa appello al suo governo: “Non difendetemi, non così”.
ORE 14.50: Il presidente dell’Autorità Palestinese Mahmoud Abbas ha chiesto ad Hamas di fermare il lancio di razzi verso Israele, al fine di interrompere l’escalation di violenze nella Striscia.
ORE 14.45: Secondo il sito di informazione Ynet News, ieri notte l’esercito egiziano ha inviato truppe nella penisola del Sinai, al confine con Israele. Anche militari israeliani sono stati schierati al confine.
ORE 14.41: Fonti israeliane hanno riferito che il consiglio militare israeliano ha emesso l’ordinanza numero 9, che ordina il reclutamento immediato delle riserve militari in seguito escalation al confine con la Striscia di Gaza.
ORE 14.00: Il presidente dell’ANP, Mahmoud Abbas, ha dato istruzioni al suo governo perché invii a Gaza venti camion di medicine e materiale ospedaliero.
ORE 13.54: Secondo quanto riportato da Ma’an News, due giovani palestinesi sono stati arrestati dalle forze israeliane al checkpoint di Huwwara in Cisgiordania durante una manifestazione contro l’attacco a Gaza.
ORE 13.48: Il segretario agli Esteri britannico, William Hague, accusa Hamas di essere la sola responsabile dell’escalation di violenza contro la Striscia di Gaza. Hague condanna il lancio di missili da Gaza verso Israele e chiede a Tel Aviv di fare il possibile per far calare la tensione: “Hamas è il principale responsabile dell’attuale crisi. Crea un’intollerabile situazione per i civili israeliani, che hanno il diritto di vivere senza la paura di essere attaccati”.
ORE 13.40: Fonti sul campo affermano che l’UNRWA ha chiuso tutte le sue istituzioni nella Striscia di Gaza a causa dell’escalation militare israeliana.
ORE 13.15: Nella tarda serata di ieri, nella città di Ramallah, centinaia di palestinesi hanno indetto una manifestazione di protesta contro l’operazione israeliana a Gaza. Dopo poche ore, le forze di sicurezza palestinesi sono intervenute per disperdere i manifestanti che si stavano avvicinando ai posti di blocco israeliani. Fonti sul campo hanno riferito che alcuni manifestanti sono stati feriti negli scontri con la polizia palestinese. La folla si era riunita a Piazza Manara di Ramallah: i partecipanti hanno scandito slogan pieni di rabbia chiedendo vendetta e rappresaglia e la fine della cooperazione tra la sicurezza palestinese e l’occupante.
ORE 13.06: La bambina di 9 mesi, Hanin Tafish, rimasta gravemente ferita nel bombarda del campo profughi di Jabaliya, è morta. Deceduto anche un altro bambino, Walid Al Abadle, a Nord di Khan Younis. Intanto il ministro degli Esteri israeliano Lieberman ha detto che il 30% dei bambini israeliani residenti a Sud del Paese soffrono di stress e attacchi di panico per il lancio di missili da Gaza.
Colpita un’ambulanza palestinese a Nord della Striscia. La prigione di Gaza è stata evacuata, i prigionieri sono stati spostati in altri edifici o rimandati a casa.
ORE 12.37: dal nostro inviato – Appena arrivati all’ospedale di Shifa a Gaza City due feriti gravi, un uomo e una bambina di 9 mesi, colpiti nell’attacco contro il campo profughi di Jabaliya, nel quale sono morti due militanti delle Brigate Al Qassam. Le loro condizioni sono gravissime.
Continui sbalzi di elettricità e black out: impossibile collegarsi ad internet dalla Striscia, problemi negli ospedali che stanno accogliendo i feriti.
ORE 12.29: In un comunicato le Brigate Ali Abu Mustafa, ala militare del PFLP, rivendicano 12 operazioni di lancio di missili contro il territorio israeliano in risposta all’offensiva militare israeliana iniziata ieri sera.
La prima operazione è stata sferrata ieri sera alle ore 20.24 con il lancio di 2 missili Grad verso Be’er Sheva. Nel corso della notte fino a poche ore fa sono stati lanciati altri 25 missili Grad e missili 107 in diverse zone israeliane, tra cui Ashkelon, Sderot e Askalan.
ORE 12.21: Il presidente egiziano Morsi terrà insieme al ministro della Difesa una riunione d’emergenza con il governo per discutere dell’attacco israeliano. L’Egitto ha richiamato il suo ambasciatore in Israele.
Intanto il presidente israeliano Shimon Peres aggiorna costantemente Obama dell’operazione in corso e lancia un blitz diplomatico per “spiegare” l’offensiva contro Gaza, confermando l’intenzione di Tel Avivi di procedere nei prossimi giorni con attacchi mirati a militanti di Hamas e della Jihad islamica.
ORE 12.15: Nel quartiere palestinese di Issawiya, Gerusalemme Est, sciopero in solidarietà con l’aggressione israeliana contro la Striscia di Gaza e la costante repressione in Cisgiordania.
ORE 12.06: Sale il bilancio delle vittime: ucciso un palestinese nel campo profughi di Jabaliya.
Intanto navi da guerra israeliane si stanno posizionando vicino la costa Nord di Gaza. A terra, pronti al confine veicoli militari israeliani. Secondo l’IDF, da ieri pomeriggio militanti palestinesi hanno lanciato verso Israele 198 missili. Il sistema di intercettamento Iron Dome ne ha fermati 48.
ORE 12.03: I Fratelli Musulmani organizzano quattro manifestazioni di protesta nel pomeriggio contro l’aggressione militare israeliana a Gaza.
Hanan Ashrawi, membro dell’OLP, condanna l’azione israeliana e chiede al Quartetto e alla UE di intervenire con misure severe al fine di fermare l’uccisione di innocenti e gli omicidi mirati israeliani.
ORE 11.51: dal nostro inviato – Tra il valico di Erez e Gaza City non si vede anima nelle strade. C’è un po’ di gente in giro solo nei quartieri di Gaza City, vicini al mare. Folle di palestinesi invece sostano davanti agli ospedali dove sono ricoverati i feriti (alcuni dei quali in condizioni gravissime). Molti altri stanno partecipando ai funerali delle vittime di ieri e di questa mattina.
Tutti gli uffici pubblici sono chiusi così come le sedi dei servizi di sicurezza di Hamas, perché obiettivo dei raid aerei. Regna un clima di paura. Questa notte si teme l’inizio di una offensiva di terra.
ORE 11.49: Le Brigate Al Qassam, braccio armato di Hamas, hanno annunciato il lancio dell’operazione “Shale Stones”, in risposta all’azione militare israeliana “Pillar of Clouds”. In mattinata lanciati verso la Linea Verde 12 mortai, 48 missili Grad e 67 razzi. La risposta dell’IDF: 31 attacchi aerei in tutta la Striscia.
Il ministro della Difesa israeliano Ehud Barak ha affermato che l’IDF continuerà ad intervenire per disarmare Hamas e le altre fazioni con il fine di ripristinare la calma. Barak ha riferito che i sistemi di lanci di razzi appartenenti al gruppo Fajr-3 sono stati disattivati.
ORE 11.40: Su richiesta dell’Egitto, il meeting d’urgenza del Consiglio di Sicurezza Onu sull’attacco contro Gaza è appena cominciato. Ieri un precedente incontro non aveva portato ad alcuna decisione in merito.
In una telefonata con il Segretario di Stato, Hillary Clinton, il ministro degli Esteri egiziano, Mohammed Kamel Amr, che chiede agli Stati Uniti di “intervenire subito per fermare l’aggressione israeliana contro Gaza”.
ORE 11.31: Manifestanti palestinesi alla moschea principale di Gaza City per il funerale del leader di Hamas, Ahmed Jaabari, ucciso ieri dall’aviazione israeliana. Intanto proseguono i bombardamenti: centrata Al-Shuja’ia, cinque feriti di cui quattro bambini.
ORE 11.26: Proteste in tutto il mondo contro l’aggressione israeliana a Gaza. Sono state indette azioni a livello globale in risposta all’attacco israeliano contro la Striscia. La lista delle azioni.
ORE 11.10: RaiNews24 rende noti i nomi delle vittime palestinesi di queste ore. Tra loro una bimba di 4 anni, Rinat Arafat, e un neonato di 11 mesi, Ahmed Mashrawi. Uccisa anche una 19enne incinta, Hiba al-Mashrawi. Identificati i corpi di altri tre civili: Hani al-Kasih (19 anni), Mahmud Sawawein (65) e Habes Mesmeh (30). Tre miliziani uccisi: Issam Abul-Mizah, Wael al-Ghalban e Hisham al-Ghalban.
ORE 10.55: Il sito israeliano Ynet News riferisce che la Siria ha aperto il fuoco nei pressi di una postazione israeliana sulle Alture del Golan. Sembra si sia trattato di un errore accidentale. Nessun ferito.
ORE 10.45: Il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, ha chiamato ieri notte il premier israeliano Netanyahu e il presidente egiziano Morsi perché fermino le violenze nella Striscia.
Parlando con Morsi, Obama ha reiterato il diritto israeliano di difendersi dagli attacchi e ha condannato il lancio di missili da Gaza. Nella dichiarazione ufficiale della Casa Bianca si legge: “Il Presidente ha ricordato al premier Netanyahu il sostegno degli Stati Uniti e il diritto di autodifesa dello Stato di Israele. Il Presidente ha chiesto al primo ministro Netanyahu di compiere ogni sforzo possibile per evitare vittime civili. I due si sono trovati concordi nel dire che Hamas deve interrompere gli attacchi contro Israele per permettere il calo delle violenze”.
ORE 10.20: Funzionari palestinesi annunciano che il presidente dell’ANP, Mahmoud Abbas, ha cancellato la visita in Europa per seguire gli sviluppi : dell’attacco israeliano contro Gaza. Saeb Erekat, capo negoziatore palestinese, ha fatto sapere che Abbas ha cancellato i meeting previsti per oggi in Svizzera ed è rientrato a Ramallah.
ORE 9.45: Israele questa mattina ha impedito ai giornalisti internazionali di entrare nella Striscia, ma ha ora aperto il valico.
Il nostro inviato racconta di strade deserte, pochissimi i palestinesi per la strada. Le forze di sicurezza di Hamas sono scomparse, il posto di blocco all’ingresso della Striscia è stato rimosso e spostato all’interno di un edificio.
ORE 9: L’esercito israeliano ha fatto sapere di aver colpito 100 siti durante la notte: “Abbiamo seriamente danneggiato i siti di lancio missili e i magazzini di armi di Hamas e di altre organizzazioni terroristiche”, si legge nel comunicato.
Le esplosioni sono risuonate sopra il cielo di Gaza per tutta la notte: fonti mediche parlano di almeno undici morti, tra cui tre bambini e tre militanti palestinesi. Ieri lo Stato di Israele ha annunciato il lancio di una nuova Operazione, Pillar of Clouds, ricevendo il plauso e l’appoggio degli Stati Uniti.
Il Consiglio di Sicurezza Onu si è riunito in un meeting d’emergenza ieri notte per discutere dei nuovi raid israeliani contro la Striscia, ma nessuna decisione è stata presa. Sabato incontro della Lega Araba al Cairo.
Come riporta il nostro inviato a Erez, pare ci siano anche tre vittime israeliane: una casa a Sud di Israele sarebbe stata centrata da un missile. A riferirlo la tv israeliana: decine i razzi lanciati da Hamas verso il Sud di Israele; uno avrebbe centrato una casa nella città di Kiryat Malachi, a 25 chilometri dal confine con Gaza.
Il Palestinian Telegraph Newspaper riporta di volantini lanciati su Gaza dall’aviazione israeliana nel quale l’esercito avverte la popolazione: “Per la vostra sicurezza, evitate di essere presenti nelle vicinanze delle strutture e i membri di Hamas e altre organizzazioni terroristiche che comportano un rischio per la vostra sicurezza. Hamas è di nuovo il responsabile di violenza e bagni di sangue nella regione L’IDF è determinato a difendere i cittadini dello Stato di Israele”.
Ieri notte, intanto, un centinaio di attivisti israeliani si sono ritrovati di fronte alla casa del ministro della Difesa israeliano, Ehud Barak, a Tel Aviv, per protestare contro il nuovo attacco contro la Striscia di Gaza. I manifestanti, membri delle associazioni Meretz, Hadash e Pirates Party, hanno intonato slogan: “Israele, Palestina, due Stati per due popoli”, “Soldi per l’welfare e non per la guerra”, “Ministro, quanti bambini hai ucciso oggi?”.
Altre manifestazioni sono previste per oggi a Gerusalemme, Haifa e Tel Aviv. Nena News