Non sappiamo se il governo israeliano scatenerà un devastante attacco di terra contro Gaza. Di sicuro Benjamin Netanyahu vuole vincere le imminenti elezioni e per farlo vuole offrire al suo elettorato, in sacrificio, il più grande mucchio di cadaveri palestinesi.

“Colonne di nubi”, così le autorità sioniste hanno denominato il loro assalto sanguinario che, mentre scriviamo, ha già fatto 25 vittime e 255 feriti, in gran parte vecchi, donne e bambini.

“Colonne di nubi”. Come in altre occasioni l’esercito israeliano si richiama al Vecchio Testamento per legittimare le sue operazioni genocide: «Di giorno il Signore li precedeva in una colonna di nubi, per guidarli sulla strada, e di notte in una colonna di fuoco per far loro luce». [Esodo 13:21-22].

I sionisti si servono della Bibbia per giustificare sia l’ebraicità del loro stato razzista che il permanente stato di guerra che serve loro per militarizzare Israele e respingere ogni ipotesi di pace con i palestinesi.

«Bisogna distruggerli completamente. Non fare alleanza con loro e non mostrare pietà».
[Deuteronomio 7:1-2]

Non è Dio, tuttavia, che guida la mano assassina, ma il delirio di onnipotenza di un criminale di guerra democraticamente eletto.

Occorre fermarlo, prima che sia troppo tardi, prima che tutto il Medio oriente venga precipitato in un catastrofico caos, a cui probabilmente il regime sionista segretamente cospira, nella speranza che ciò possa spingere gli Stati Uniti a dargli il semaforo verde per l’annunciato attacco apocalittico all’Iran.

Occorre la mobilitazione più ampia affinché Israele cessi immediatamente i bombardamenti su Gaza, come precondizione per un cessate il fuoco e per ribadire la nostra solidarietà alla causa della liberazione della Palestina.

Vogliamo infine esprimere il nostro sdegno per la posizione servile assunta dal governo italiano il quale, per bocca del Ministro degli Esteri Giulio Terzi, ha voluto esprimere al suo omologo israeliano, il famigerato razzista Avigdor Lieberman, la vicinanza italiana alle autorità sioniste e la condanna, non dei massicci bombardamenti israeliani, ma solo dei razzi lanciati dalla Resistenza palestinese.

da Sollevazione