Rivoluzione civile: che delusione!
Questa mattina il Pubblico ministero palermitano ha ufficialmente presentato se stesso come capolista e candidato premier della lista degli arancioni, più precisamente nominata «Rivoluzione civile INGROIA».
Colpisce il suo nome scritto in grande, in perfetto stile berlusconian-seconda-repubblica. Il simbolo esprime, in perfetta coerenza, la disarmante insignificanza programmatica, del nomignolo della lista.
Colpisce ciò che ha detto in conferenza stampa. C’è tutto il succo del personaggio: un pubblico ministero, uno zelante civil servant (per dirla elegante come Monti dice di se stesso) di questo Stato, ossessionato dalla caccia ai mafiosi e ai malviventi. Risuonando le parole di D’Alema, lui vuole un “paese normale”.
Ma risuonano ancora di più le cose non dette. Nulla sulla devastante crisi economica e sociale (e come uscirne); nulla sulla drammatica situazione di milioni di cittadini; nulla sulla gabbia dell’Unione europea. Nulla in quanto a contenuti sociali insomma. Un profilo giustizialista che, dopo un anno di macelleria Monti, appare davvero lunare.
Torneremo sul tema. Non senza dire che ci vengono in mente i tanti compagni che in buona fede hanno sostenuto l’iniziativa e che adesso si trovano buggerati e nella condizione gregaria di fare i portaborracce di una lista che di antagonista e anticapitalista pare avere ben poco.
da SollevAzione