Pubblichiamo qui sotto un documento molto importante, l’ultima dichiarazione della “Corrente rivoluzionaria di sinistra in Siria“.
Essa concerne i tentativi di trovare una soluzione negoziata in Siria per porre fine alla guerra fratricida. La Corrente rivoluzionaria di sinistra è parte integrante del movimento insurrezionale per rovesciare il regime di Assad. I compagni ritengono che il rovesciamento del regime sia possibile solo con la vittoria della resistenza armata, per questo respingono i tentativi di dialogo col regime di Assad promossi dal Comitato di Coordinamento Nazionale per il Cambiamento Democratico (CCNCD) di Haytham Manna e, da alcune settimane, anche dalla “Coalizione nazionale” di al-Khatib nata a Doha nei mesi scorsi.

La posizione della Sinistra Rivoluzionaria Siriana riguardo al dialogo con il regime dittatoriale

Abbiamo assistito, dall’inizio di quest’anno, a due eventi importanti che riguardano le attività dell’opposizione siriana. In primo luogo, il meeting del Comitato di Coordinamento Nazionale per il Cambiamento Democratico (NCCDC) a Ginevra, in cui quest’ultimo ha ribadito la propria volontà di raggiungere un accordo, sulla base di determinate condizioni, per un dialogo con il regime. Il secondo evento è dato dall’iniziativa dello sceicco Moaz al-Khatib, capo della Coalizione Nazionale, che ha anche suggerito un dialogo condizionato con il regime.
 
Nessuna persona sana di mente può rifiutare con leggerezza tutto ciò che può fermare o alleviare le sofferenze del nostro popolo e dei suoi grandi sacrifici, ma questo non significa che dobbiamo accettare e sostenere ogni iniziativa che dichiari questi scopi. Il giudizio su tali iniziative è soggetto, dal nostro punto di vista, ai criteri che soddisfano le condizioni seguenti: fornire alle masse la possibilità di ristabilire la loro lotta e combattere per rovesciare il regime dittatoriale, ciò non deve tuttavia consentire al regime la possibilità di prolungare la sua agonia, in particolare, e aprire lo spazio per un cambiamento radicale dal basso a favore delle classi popolari che serva i loro interessi generali.
 
Le iniziative del NCCDC, guidato da Haytham Manna e dello sceicco Moaz al-Khatib convergono entrambe nel chiedere un “cambiamento dall’alto”, con la differenza che l’iniziativa dello sceicco al-Khatib, qualunque sia il suo destino ultimo, riflette chiaramente la volontà della borghesia tradizionale e in particolare di quella di Damasco, di trovare una soluzione che preservi il suo dominio di classe, che per decenni il regime del Baath ha difeso, ma che è stato completamente minacciato dalla rivoluzione popolare. Questa classe borghese si auspica un cambiamento parziale del regime dittatoriale, parziale e dall’alto, un cambio limitato alle forme politiche, e non a quelle sociali. Questo è ed era originariamente ed essenzialmente quello che volevano e vogliono gli alleati del regime e anche i paesi che pretendono di essere amici del popolo siriano. Entrambe le parti non vogliono o desiderano la vittoria della rivoluzione popolare.
 
In questo contesto, esprimiamo il nostro rifiuto di tali iniziative che non soddisfano i requisiti principali politici e sociali della rivoluzione popolare, e non contribuiscono al rafforzamento del movimento popolare, sulla strada verso la vittoria.
 
Tutto il potere al popolo

 
Corrente Rivoluzionaria di sinistra in Siria
Damasco 10 febbraio 2013

Traduzione a cura della Redazione