Qui la notizia Paese basco: una muraglia umana contro la repressione

Di seguito il comunicato di solidarietà con il militante arrestato, picchiato e poi rilasciato dalla polizia autonoma basca:

“Mauritziu Faedda è un militante storico della sinistra indipendentista sarda che da alcuni anni vive nel Paese Basco. Si cambia vita ma non ideale politico e il nostro compagno ha partecipato alla mobilitazione della sinistra indipendentista basca per impedire l’arresto di giovani indipendentisti baschi: Oier Lorente, Mikel Arretxe, Aitor Olaizola, Nahikari Otaegi, Egoi Alberdi, Ekaitz Ezkerra, Adur Fernández e Imanol Vicente.

La loro colpa? Aver militato nella più grande organizzazione giovanile basca nonostante essa, Segi, fosse stata messa fuorilegge. Si perché in Spagna grazie a leggi speciali (la legge sui partiti) il Governo può mettere fuori legge chi desidera e l’organizzazione Segi era accusata di essere il braccio giovanile di Batasuna che a sua volta era accusato di essere contiguo politicamente all’organizzazione armata ETA.

Ma la sinistra indipendentista basca non è stata a guardare e centinaia di giovani stipati dentro un tendone al centro di Donostia hanno protetto con il loro corpo i loro compagni dalla violenza dell’Ertzaintza (la polizia autonoma basca).

Mauritziu era tra questi ed è stato portato via, picchiato e temporaneamente arrestato. 
La sinistra indipendentista sarda stringe in un abbraccio fraterno di solidarietà Mauritziu e tutti gli altri giovani che insieme a lui hanno cercato di impedire l’arresto degli ex militanti di Segi e naturalmente porta la sua solidarietà internazionalista anche a loro, che ora sono stati appunto tratti in arresto.

La violenza del colonialismo spagnolo non fermerà la lotta del popolo basco per il socialismo e l’indipendenza”.

A Manca pro s’Indipendentzia

(Nei secondi successivi al minuto 5 è chiaramente visibile il momento in cui Mauritziu viene arrestato:
http://www.youtube.com/watch?v=S-LZZfPCVTA)

da Contropiano