Il più lungo assedio economico della storia

La visita della stella USA della musica Beyonce e suo marito Jay-Z a L’Avana ha rinnovato la polemica sulla prosecuzione delle sanzioni contro Cuba che hanno più di mezzo secolo.

Qui ci sono alcuni dati circa l’assedio economico più lungo della storia.

1. L’amministrazione repubblicana di Dwight D. Eisenhower impose le prime sanzioni economiche contro Cuba nel 1960, ufficialmente a causa del processo di nazionalizzazione intrapreso dal governo rivoluzionario di Fidel Castro.

2. Nel 1962 l’amministrazione democratica di John F. Kennedy applicò sanzioni economiche totali contro l’isola.

3. L’impatto è stato terribile. Gli USA sempre hanno costituito il mercato naturale per Cuba. Nel 1959, il 73% delle esportazioni erano fatte con il vicino del Nord ed il 70% delle importazioni proveniva da quel territorio.

4. Ora, Cuba non può esportare o importare nulla dagli Stati Uniti. Dal 2000, a seguito delle pressioni della lobby agricola degli Stati Uniti in cerca di nuovi mercati per le sue eccedenze, L’Avana è autorizzata ad importare alcune materie prime alimentari, con condizioni draconiane.

5. La retorica diplomatica per giustificare l’indurimento dell’assedio economico é evoluta nel corso degli anni. Tra il 1960 e il 1990, gli USA hanno evocato in primo luogo il caso delle espropriazioni delle loro società per giustificare la loro politica ostile verso L’Avana. Poi, Washington ha evocato l’alleanza con l’Unione Sovietica, il sostegno alle guerriglie latinoamericane che combattono le dittature militari e l’intervento cubano in Africa per aiutare le ex colonie portoghesi a raggiungere l’indipendenza e a difenderla.

6. Nel 1991, dopo il crollo del blocco sovietico, gli Stati Uniti, invece di normalizzare i rapporti con Cuba, al contrario hanno deciso di inasprire le sanzioni invocando la necessità di ripristinare la democrazia e il rispetto dei diritti umani.

7. Nel 1992, sotto l’amministrazione Bush padre, il Congresso degli Stati Uniti ha approvato la legge Torricelli che incrementa le sanzioni contro il popolo cubano e dà loro un carattere extraterritoriale, contraria al diritto internazionale.

8. Il diritto internazionale vieta a qualsiasi normativa nazionale di essere extraterritoriale, cioè applicarsi oltre i confini del paese. Pertanto, il diritto francese non può essere applicato in Germania. La legge brasiliana non si applica in Argentina. Tuttavia, la Legge Torricelli si applica in tutti i paesi del mondo.

9. Dal 1992, tutte le navi straniere – qualunque sia loro provenienza – che entrano in un porto cubano si vedono proibita l’entrata negli Stati Uniti per sei mesi.

10. Le compagnie di navigazione che operano nella regione privilegiano il commercio con gli Stati Uniti, il più grande mercato del mondo. Cuba, che dipende essenzialmente dal trasporto marittimo per la sua insularità, deve pagare un prezzo molto superiore a quello di mercato per convincere i trasportatori internazionali per consegnare le merci per l’isola.

11. La legge Torricelli prevede anche sanzioni ai paesi che forniscono assistenza a Cuba. Quindi, se la Francia o il Brasile concedono un aiuto di $ 100 milioni all’isola, gli Stati Uniti riducono il suo aiuto, a questi paesi, per il medesimo importo.

12. Nel 1996, l’amministrazione Clinton ha adottato la legge Helms-Burton, che è sia extraterritoriale che retroattiva, cioè, che si applica a fatti che si sono verificati prima dell’adozione della legislazione, ciò che è contrario al diritto internazionale.

13. Il diritto internazionale vieta a tutta la legislazione di avere un carattere retroattivo. Ad esempio, in Francia, dal 1 gennaio 2008 è vietato fumare nei ristoranti. Tuttavia, un fumatore che avesse consumato una sigaretta in data 31 dicembre 2007 durante una cena non può essere punito per questo, perché la legge non può essere retroattiva.

14. La legge Helms-Burton punisce tutte le imprese straniere che si sono insediate nelle proprietà nazionalizzate che appartenevano a persone che, al momento della nazionalizzazione, erano in possesso della nazionalità cubana, violando il diritto internazionale.

15. La legge Helms-Burton viola anche la legge statunitense che afferma che le cause in tribunale sono possibili solo se la persona interessata da un processo di nazionalizzazione era un cittadino degli Stati Uniti quando è avvenuta l’espropriazione e che questa abbia violato il diritto internazionale pubblico. Ora, nessuno di questi requisiti è soddisfatto.

16. La legge Helms-Burton ha come effetto il dissuadere molti investitori a stabilirsi a Cuba per timore di rappresaglie da parte dei tribunali degli Stati Uniti ed è molto efficace.

17. Nel 2004, l’amministrazione Bush figlio ha creato la Commissione per l’Assistenza a una Cuba Libera, che ha imposto nuove sanzioni contro Cuba.

18. Questo Commissione ha limitato molto i viaggi. Tutti i residenti negli Stati Uniti possono viaggiare al loro paese d’origine quante volte vogliono, tranne i cubani. Infatti, tra il 2004 e il 2009, i cubani negli USA hanno potuto andare nell’isola solo 14 giorni ogni tre anni, nella migliore delle ipotesi, a condizione di conseguire una autorizzazione del Dipartimento del Tesoro.

19. Per poter viaggiare bisognava dimostrare che almeno un membro della famiglia viveva a Cuba. Tuttavia, l’amministrazione Bush ha ridefinito il concetto di famiglia, che si applicava solo ai cubani. Quindi, cugini, nipoti, zii e altri parenti stretti non facevano più parte della famiglia. Solo i nonni, genitori, fratelli, figli e coniugi erano parte della famiglia, secondo la nuova definizione. Ad esempio, un cubano residente negli Stati Uniti non poteva visitare sua zia a Cuba, o inviare un aiuto economico a suo cugino.

20. I cubani che hanno soddisfatto tutti i requisiti per viaggiare nel loro paese d’origine, oltre a limitare il loro soggiorno a due settimane, non possono spendere più di $ 50 al giorno.

21. I cittadini o residenti statunitensi potevano inviare un sostegno finanziario alla loro famiglia, senza limiti d’importo, meno i cubani che non potevano inviare più di $ 100 al mese, tra il 2004 e il 2009.

22. Tuttavia, se un cubano della Florida voleva inviare denaro a sua madre – membro diretto della famiglia secondo la nuova definizione – che viveva a L’Avana, era impossibile se la madre militava nel Partito Comunista.

23. Nel 2006, la Commissione per l’Assistenza per una Cuba Libera ha adottato un altro rapporto che ha intensificato le restrizioni contro Cuba.

24. Al fine di limitare la cooperazione medica cubana con il resto del mondo, gli Stati Uniti vietano tutte le esportazioni di apparecchiature mediche in paesi terzi “destinate ad essere utilizzate in programmi su larga scala [con] pazienti stranieri”, mentre la maggior parte della tecnologia medica mondiale è di origine statunitense.

25. Con l’applicazione extraterritoriale delle sanzioni economiche, un produttore di automobili giapponese, tedesco, coreano o altro, che desideri commercializzare i suoi prodotti nel mercato statunitense, deve dimostrare al Dipartimento del Tesoro che le sue auto non contengono nemmeno un grammo di nichel cubano.

26. Allo stesso modo un pasticcere francese che desideri entrare nel primo mercato al mondo deve dimostrare alla stessa entità che la sua produzione non contiene un solo grammo di zucchero cubano.

27. Così, la natura extraterritoriale delle sanzioni limita fortemente il commercio internazionale di Cuba con il resto del mondo.

28. A volte, l’applicazione di tali sanzioni prende una piega meno razionale. Così, qualsiasi turista USA che consuma un sigaro cubano o un bicchiere di rum Havana Club durante un viaggio all’estero, in Francia, Brasile e Giappone, rischia una multa di un milione di dollari e dieci anni di carcere.

29. Allo stesso modo, un cubano che vive in Francia teoricamente non può prendere un hamburger da McDonald.

30. Il Dipartimento del Tesoro è schietto a questo proposito: “Molti spesso si chiedono se i cittadini USA possono legalmente acquistare prodotti cubani, tra cui tabacco o bevande alcoliche, in un paese terzo per consumo personale fuori degli Stati Uniti. La risposta è no”.

31. Le sanzioni economiche hanno anche un impatto drammatico nel campo della salute. Infatti, circa l’ 80% dei brevetti depositati nel settore medico sono di multinazionali farmaceutiche USA e loro controllate e Cuba non può accedervi. L’Alto Commissariato per i Diritti Umani delle Nazioni Unite afferma che “le restrizioni imposte dall’embargo hanno contribuito a privare Cuba di un accesso vitale ai farmaci, alle nuove tecnologie mediche e scientifiche”.

32. Il 3 febbraio 2006, una delegazione di sedici funzionari cubani, riunita con un gruppo di uomini d’affari americani, é stata espulsa dall’Hotel Sheraton Maria Isabel di Città del Messico, in violazione della legge azteca che vieta tutti i tipi di discriminazione per razza o origine.

33. Nel 2006, l’azienda giapponese Nikon ha rifiutato di consegnare il primo premio – una fotocamera – a Raysel Sosa Rojas, giovane cubana di 13 anni che soffre una emofilia ereditaria incurabile, che ha vinto il XV Concorso Internazionale di Disegno Infantile del Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente (PNMA). La multinazionale giapponese ha spiegato che la macchina fotografica digitale non poteva essere data al giovane cubano perché conteneva componenti statunitensi.

34. Nell’aprile 2007, la Bawag Bank, venduta al fondo finanziario USA, ha chiuso i conti un centinaio di clienti di origine cubana residenti nella repubblica alpina, applicando così in modo extraterritoriale la legislazione degli Stati Uniti in un paese terzo.

35. Nel 2007, Barclays Bank ha ordinato alle sue filiali di Londra che chiudessero i conti di due società cubane: L’Avana International Bank e Cubanacan, dopo che l’Ufficio di Controllo dei Beni Stranieri (Office of Foreign Assets Control, OFAC) del Dipartimento del Tesoro aveva esercitato pressioni.

36. Nel luglio 2007, la compagnia aerea spagnola Hola Airlines, che aveva un contratto con il governo cubano per il trasporto di pazienti che soffrivano di malattie degli occhi, come parte dell’Operazione Miracolo, ha dovuto interrompere le sue relazioni con Cuba. Infatti, una volta chiesto al costruttore USA, Boeing, d’intraprendere riparazioni su un aereo, questi ha chiesto come previa condizione di rompere il suo contratto con l’isola caraibica e ha precisato che l’ordine era venuto dal governo degli Stati Uniti.

37. Il 16 dicembre 2009, la banca Credit Suisse ha ricevuto una multa di 536000000 dollari del Dipartimento del Tesoro per le transazioni finanziarie con Cuba.

38. Nel giugno 2012, la banca olandese ING ha ricevuto la più elevata sanzione mai emessa dall’inizio dello stato di assedio economico contro Cuba nel 1960. L’Ufficio di Controllo degli Attivi Stranieri (OFAC) del Dipartimento del Tesoro ha sanzionato l’istituzione finanziaria con una multa di 619 milioni di dollari per aver effettuato, tra l’altro, transazioni in dollari con Cuba, attraverso il sistema finanziario USA.

39. I turisti USA possono viaggiare in Cina, principale rivale economico e politico degli Stati Uniti, in Vietnam, un paese contro cui Washington é stato più di quindici anni in guerra, o in Corea del Nord, che ha l’arma nucleare e minaccia di usarla, ma non a Cuba che, nella sua storia, non ha mai aggredito gli Stati Uniti.

40. Ogni cittadino statunitense che violi tale divieto rischia una sanzione che può raggiungere i 10 anni di carcere e 1 milione di dollari di multa.

41. A seguito di richieste di Max Baucus, senatore del Montana, il Dipartimento del Tesoro ha ammesso di aver realizzato, dal 1990, solo 93 indagini in materia di terrorismo internazionale. Nello stesso periodo ne ha effettuate ulteriori 10683 “per impedire che gli statunitensi esercitassero il loro diritto di viaggiare a Cuba”.

42. In un rapporto, l’Ufficio di Responsabilità Governativa USA (United States Government Accountability Office – GAO) nota che i servizi doganali (Customs and Border Protection – CBP) di Miami hanno realizzato ispezioni “secondarie” sul 20% dei passeggeri provenienti da Cuba, nel 2007, al fine di verificare che non importavano tabacco, alcol o farmaci dall’isola. In contrasto, la media d’ispezioni é stata solo del 3% per tutti gli altri viaggiatori. Secondo il GAO, questa attenzione per Cuba “riduce la capacità dei servizi doganali di svolgere la loro missione che è quella di impedire che i terroristi, criminali ed altri stranieri indesiderabili entrino nel paese”.

43. Gli ex presidenti Jimmy Carter e Bill Clinton hanno ripetutamente espresso la loro opposizione alla politica di Washington. “Non ho smesso di chiedere pubblicamente e privatamente l’eliminazione del nostro blocco economico contro il popolo cubano, l’eliminazione di tutte le restrizioni finanziarie, commerciali e di viaggio”, ha dichiarato Carter dopo la sua seconda visita a Cuba nel marzo 2011. Per Clinton la politica di sanzioni “assurda” è stata un “fallimento totale”.

44. La Camera di Commercio degli Stati Uniti, che rappresenta il mondo degli affari e le più importanti multinazionali del paese, hanno anche espresso la loro opposizione al mantenimento delle sanzioni economiche.

45. Il New York Times ha condannato “un anacronismo della Guerra Fredda.”

46. Il Washington Post, un quotidiano conservatore, appare come il più virulento rispetto alla politica cubana di Washington: “La politica degli Stati Uniti nei confronti di Cuba è un fallimento […]. Nulla è cambiato, tranne che il nostro embargo che ci rende più ridicoli ed impotenti che mai”.

47. La maggior parte dell’opinione pubblica degli Stati Uniti è anche a favore di una normalizzazione delle relazioni tra Washington e L’Avana. Secondo un sondaggio condotto da CNN il 10 aprile 2009, il 64% dei nordamericani si oppongono alle sanzioni economiche contro Cuba.

48. Secondo la società Orbitz Worldwide, una delle due più importanti agenzie di viaggio online, il 67% dei residenti negli Stati Uniti desiderano andare in vacanza a Cuba e il 72% pensa che “il turismo a Cuba avrebbe un impatto positivo sulla vita quotidiana del popolo cubano”.

49. Oltre il 70% dei cubani sono nati sotto assedio economico.

50. Nel 2012, durante l’Assemblea Generale annuale delle Nazioni Unite, 188 paesi di 192 hanno condannato per la 21esima volta consecutiva le sanzioni economiche contro Cuba.

* Dottore in Studi Iberici e Latinoamericani presso l’Università Paris Sorbonne-Paris IV, Salim Lamrani è professore presso l’Università di Reunion e giornalista, specializzato nelle relazioni tra Cuba e gli Stati Uniti. Il suo ultimo libro è intitolato ‘La guerra economica contro Cuba. Una prospettiva storica e giuridica sul blocco degli Stati Uniti’, New York, Monthly Review Press, 2013, con prologo di Wayne S. Smith e una prefazione di Paul Estrade.
Contatto: lamranisalim@yahoo.fr; Salim.Lamrani @ univ-reunion.fr
Facebook Page: https://www.facebook.com/SalimLamraniOfficiel

da www.cubainforma.it