Riceviamo e pubblichiamo l’ultimo appello per porre fine alla guerra civile in Siria. Non ne condividiamo punti importanti, ma esso è degno di nota perché è stato sottoscritto da numerosi organismi arabi per la difesa dei diritti umani.
Fermare lo spargimento di sangue nelle strade siriane
Fermare tutte le forme e le fonti della sanguinosa violenza armata
Fermare tutti gli omicidi, i rapimenti e le sparizioni forzate
Siamo organismi e organizzazioni che difendono i diritti umani e civili che guardano con profonda preoccupazione, condannano e denunciano i pericolosi e spaventosi sviluppi in Siria, i continui spargimenti di sangue, l’escalation della situazione, la pericolosa e distruttiva violenza che logora la struttura della società siriana e le sue componenti. L’assenza di soluzioni politiche, la difficoltà di un esito militare a favore di una delle parti in causa — che dipende dagli equilibri politici e militari, regionali e internazionali, e dal peso di questi ultimi nella gestione e nel controllo del conflitto —, ha generato uno stato di grave preoccupazione per il destino della società siriana, l’orrore per la distruzione e la frantumazione dell’unità del tessuto sociale, e il rischio che gli effetti di questa tragedia determinino una devastante guerra regionale.
Il sanguinoso conflitto in Siria ha provocato la distruzione massiccia di infrastrutture e beni pubblici e privati, la frammentazione delle comunità, la demolizione di case, negozi, scuole, ospedali ed edifici governativi, la distruzione della rete idrica, di qeulla elettrica e dei servizi igienico-sanitari, migliaia di morti e feriti, e ha portato all’esodo di più di sei milioni di siriani, di cui oltre un milione di profughi fuggiti nei paesi vicini, in aggiunta alle migliaia di detenuti e scomparsi.
Nonostante i tentativi locali, regionali e internazionali di controllare la crisi siriana, noi crediamo ancora che una soluzione politica sia l’unico modo per uscire dall’impasse. Noi riteniamo la Dichiarazione di Ginevra la base accettabile per una soluzione del genere, attraverso un consenso internazionale che permetta una risoluzione internazionale vincolante ai sensi del capitolo VI della Carta delle Nazioni Unite.
Questa decisione include un immediato cessate il fuoco in tutto il paese, l’implementazione di meccanismi di monitoraggio e di verifica, un embargo sulle armi, e l’avvio di un processo politico verso una Conferenza nazionale a cui partecipino tutti i rappresentanti dei movimenti, politici, giovanili e delle donne sotto gli auspici regionali e internazionali.
Questo deve portare all’elaborazione di una Carta nazionale sul futuro della Siria e ad una dichiarazione di principi costituzionali, ad accordi su disposizioni transitorie per procedere verso un sistema democratico basato su elezioni tenute in conformità con gli standard internazionali per libere ed eque elezioni.
Noi, organismi e organizzazioni in difesa dei diritti umani e della società civile nella regione araba, dichiariamo la nostra piena solidarietà alle famiglie delle vittime, esprimiamo le nostre calorose condoglianze verso i cittadini siriani, siano essi civili, appartenenti alla polizia o all’esercito, e auguriamo una pronta guarigione a tutti i feriti, condanniamo tutte le pratiche di violenza, gli omicidi, gli assassini e i sequestri, quali che siano i colpevoli e le loro giustificazioni.
Noi facciamo appello a tutte le parti interessate, regionali e internazionali, ad assumersi le proprie responsabilità verso il popolo della Siria e il futuro della regione nel suo complesso, e chiediamo loro di lavorare seriamente e rapidamente per raggiungere una soluzione politica pacifica della crisi siriana, per fermare lo spargimento di sangue e le distruzioni. Invitiamo tutte le parti, governative e non governative, a lavorare per:
1. Porre immediatamente fine alla spirale di violenza, di omicidi e spargimenti di sangue nelle strade siriane, da qualunque parte queste violenze vengano, quali che siano le loro forme e giustificazioni.
2. Il rilascio di tutte le persone arrestate a causa della loro partecipazione a riunioni pacifiche svoltesi in tante città siriane e di tutti i prigionieri politici, salvo quelli che siano accusati di evidenti crimini che vanno portati tempestivamente a processo ove siano vigenti gli standard del giusto processo.
3. Azione rapida per la liberazione di tutti i rapiti chiunque sia dietro i sequestri.
4. Fare luce immediatamente sulla sorte dei dispersi, denunciando il fenomeno delle sparizioni forzate, poiché la questione dei dispersi è diventata in Siria una questione prioritaria.
5. Formare una commissione giudiziaria d’inchiesta, indipendente, imparziale, equa e trasparente con la partecipazione di rappresentanti di organizzazioni che difendono i diritti umani in Siria, denunciare i colpevoli delle violenze e i responsabili delle vittime (morti e feriti), sia governativi che non governativi, per consegnarli alla giustizia.
6. Lavorare per formare un sistema giudiziario di transizione per assicurare giustizia e equità a tutte le vittime degli eventi in Siria. Lavorare per difendere il principio della responsabilità e di nessuna impunità, base, questa, per raggiungere la riconciliazione nazionale, l’unità, il pluralismo e la democrazia della futura Siria. Questo implica perseguire tutti i responsabili delle violazioni, sia governativi che non governativi, violazioni che possono raggiungere il livello di reati contro l’umanità, consegnando gli autori ai tribunali nazionali e internazionali.
7. Sostenere piani e progetti che mirino a gestire la fase di transizione in Siria assegnando le risorse necessarie per sostenere i progetti di ricostruzione e di sviluppo. Intensificare i workshop finalizzati alla formazione di leader politici siriani sui processi e le pratiche democratiche, aiutarli a comprendere i concetti e i principi della riconciliazione nazionale nella vita politica futura della Siria, sulla base dell’unità nazionale e della non discriminazione tra i siriani per cause religiose, settarie, di nazionalità, di sesso, di colore, o qualsiasi altro motivo, e quindi garantire pieni diritti a tutti i componenti la società, e l’abolizione di tutte le discriminazioni politiche affinché sia garantita la loro effettiva partecipazione politica.
8. Sostenere gli sforzi per trovare una soluzione democratica giusta per la questione curda in Siria in base al riconoscimento costituzionale dei legittimi diritti nazionali del popolo kurdo, abolendo tutte le politiche discriminatorie e i loro risultati e compensando coloro che hanno sofferto nel quadro dell’unità della Siria, e questo vale per tutte le altre componenti che hanno subito politiche discriminatorie.
9. Andare incontro alle esigenze umanitarie ed economiche delle città colpite e a quelle degli sfollati sia all’interno che all’esterno del paese e fornire tutte i beni necessari.
10. Le organizzazioni e gli organismi preposti debbono difendere i valori della cittadinanza, i diritti umani e la lotta pacifica, utilizzando modalità adeguate che contribuiscano diffondere i valori della cittadinanza e della tolleranza tra i Siriani di diverse appartenenze e convinzioni, affinché siano garanzia per il mantenimento dell’unità della società siriana e per garantire un futuro democratico sicuro per tutti i cittadini senza alcuna eccezione.
Damasco 8 maggio 2013
FIRMATARI
1.Network Iraqi human rights organizations (including 53 human rights
organizations) / Iraq
2.Palestinian Non-Governmental Organizations’ Network(including more
than 95organizations)/ Palestin
3.NationalCivil Forum (including more than 50organizations) / Sudan
4.Jordanian Networkfor civil society organizations (including 16
organizations) / Jordan.
5.Election Network in the Arab Region(including 23 organizations)
6.Maat for Peace, Development, and Human Rights / Egypt
7.Algerian League for the Defense of Human Rights / Algeria
8.YemenOrganization for Defending Rights and Democratic Freedoms/ Yemen
9.Committees for the Defenseof Democratic Liberties and Human Rights in Syria
10.Al-KhiamRehabilitation Center for Victims of Torture/Lebanon
11.AmmanCenter for Human Rights Studies [ACHRS] / Jordan
12.Venus Organization for Iraqi women/ Iraq
13.Aman Network forRehabilitation and Defending Human Rights/ Lebanon
14.Human Rights and Democracy Media Centers SHAMS/ Palestine
15.BahrainTransparency Society / Bahrain
16.National Organizationfor Combat of Human Trafficking / Yemen
17.Kurdish Committeefor Human Rights in Syria (observer)/ Syria
18.National Organization for HumanRights in Syria
19.Human Rights Organizationin Syria–MAF / Syria
20.The Arab Organization forHuman Rights in Syria
21.Kurdish Organization for theDefense of Human Rights and Public Freedoms in Syria (DAD)
22.AmmanForumSocietyfor Human Rights / Jordan
23.The Arab Organization forHuman Rights in Jordan
24.Sudanese Development Call Organization (NIDAA) / Sudan
25.Syrianplatformfor NGOs(SPNGO )/ Syria
26.Syrian KurdishCentreforDocumentation / Syria
27.Syrian Coalition Against the Death Penalty (SCODP) / Syria
28.National Coordinationfor the Defense of missing in Syria
29.SyrianJurists Association for transitional justice and the rule of law/ Syria
30.SyrianCenterfor Transitional Justice and enabled democracy / Syria
31.SyrianCenterfor Rehabilitation of Victims of Violence and Torture / Syria
32.SyrianNationalCenter for Democracy and Human Development / Syria
33.NationalCenterfor the Study of Tolerance and Anti-Violence in Syria
34.Defendfor prisoners of conscience in Syria – Rwankh
35.SyrianCenterfor Human Rights
36.Ebla Centerfor the Study of transitional justice and democracy in Syria
37.SyrianCenterfor Civil Society and Human Rights Studies
38.National Rally for women’s and children’s rights/Syria
39.A Kscane organization for environmental protection/Syria
40.Syrian Association for the freedom and fairness
41.SyrianCenterfor Human Rights Education
42.Arab Women Organization/ Jordan
43.BahrainWomen Society
44.Federation of the Democratic League for Women’s Rights/Morocco
45.Center for Environmental and Social/Yemen
46.Yemeni Coalition Against the Death Penalty
47.Middle EastFoundation for Development/Yemen
48.Adaleh Organizationfor human rights and freedoms/Yemen
49.Yamani Foundation and proud of Rights and Freedoms
50.Almasar Foundation/ Yemen
51.Moroccan Organization for Human Rights
52.Karama foundation /Egypt
53.Center for Civil Rights and Democracy/Yemen
54.Human Rights Organization in Iraq (London 1982)/Iraq
55.AlkelmehCenterfor Human Rights/Egypt
56.DamascusCenter for Theoretical and Civil Rights / Sweden
57.Arab Commission for Human Rights / Paris
58.Horan Forum for Citizenship/Syria
59.Scandinavian Institute for Human Rights
60.Protection of human rights defenders in the Arab world
61.The Association of rehabilitation of prisoners in Tunisia
62.Palestinians Journalists Syndicate
63.Change makersWorld/Yemen
64.BahrainSociety for Human Rights
65.Allo’loa Centerfor Human Rights/Bahrain
66.National Observatory for Human voter / Morocco
67.Moroccan League for the Defense of Human Rights / Morocco
68.BahrainForum for Human Rights
69.JerusalemCenterfor legal aid and Human Rights/Palestine
70.PalestinianCenterfor Peace and Democracy issues/Palestine
71.Arab Coalition Against the Death Penalty
72.Arab Network for Human Rights Trainers
73.Egyptian Coalition Against the Death Penalty
74.Hammurabi Organization for Monitoring Human Rights and Democracy / Iraq
75.AL-RafidainCenter for Ensuring Human Rights / Iraq
76.The Palestinian Society forHuman Rights (Monitor) / Lebanon
77.Iraqi AllianceAgainst the Death Penalty/ Iraq
78.Arab Network for Human Rights Trainers
79.Aljthour Society forCitizens’ Rights/ Jordan
80.Mauritanian Associationfor the Promotion Rights / Mauritania
81.Arab-EuropeanCenter for Human Rights and International Law/ Norway
82.Syrian Coalition for ICC/Norway
83.ProtectionCenterto support Human Rights Defenders/Egypt
84.ImpulseCenterto support Democracy and against corruption/Egypt
85.BahrainCenterfor Human Rights Studies
86.URUK INDEPENDENT ORGANIZATION FOR MEDIA/Iraq
87.AdalehCenter for Human Rights/Saudi Arabia
88.InternationalCenter to support the rights and freedoms / Egypt
* Traduzione a cura della Redazione