Il governo di Bolivia si aspetta l’uscita rapida dell’U.S. Agency for International Development (USAID), espulsa dal paese la scorsa settimana, dopo le accuse d’interferenza.
“Più presto se ne andranno, meglio sarà per noi”, ha detto oggi il vice presidente in una conferenza stampa presso la sede del governo.
Garcia Linera, da parte del governo, in assenza del presidente Evo Morales per partecipare al vertice del Gruppo dei 77 nelle Isole Fiji, ha considerato che il processo d’uscita deve avvenire in un paio di settimane, ma ha espresso la sua speranza che questo accada nel più breve tempo possibile.
Il Vice Presidente ha confermato che il governo ha le risorse necessarie per sostituire l’aiuto dell’USAID in alcuni programmi sociali in determinate zone della Bolivia.
Morales ha invitato l’organizzazione del nord a ritirarsi dal paese mercoledì scorso, dopo essere stata accusata di cospirare contro il suo governo, che ha sollevato l’indignazione di Washington e della sua ambasciata qui.
Il presidente ha accusato l’USAID di cospirazione e d’interferenza politica nei sindacati contadini ed altre organizzazioni sociali per destabilizzare il paese.
Morales aveva già valutato come possibile l’espulsione dell’Agenzia il 18 aprile, quando ha criticato un discorso del capo della diplomazia statunitense, John Kerry, in cui ha qualificato l’America Latina come un patio posteriore del suo paese.
“Condanniamo le dichiarazioni per considerarle irriverenti, perché ignorano la realtà dei popoli dell’America Latina”, ha dichiarato il presidente.
Il Presidente ha ricordato che la sua nazione non era più un patio posteriore grazie all’apertura economica, alla nazionalizzazione degli idrocarburi ed alla lotta dei movimenti sociali.
Questa è la terza espulsione di un’istituzione degli Stati Uniti che fa il presidente, da quando è salito al potere nel gennaio 2006.
Nel 2008, Morales ha espulso l’ambasciatore Philip Goldberg, accusato di aver cospirato con l’opposizione, e nel novembre dello stesso anno, ha chiesto il ritiro dell’agenzia anti-droga del paese nordico (DEA) per presunto spionaggio.
da Prensa Latina
6 maggio 2013