“Le osservazioni, che già hanno avuto ampia diffusione, del presidente dell’Autorità Palestinese Mahmoud Abbas sul diritto al ritorno dei palestinesi verso un gruppo di studenti israeliani, rappresentano una minaccia diretta al diritto al ritorno e ai diritti dei rifugiati palestinesi”, ha affermato il Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina.
Il FPLP ha condannato l’incontro con 270 studenti israeliani organizzato dai partiti politici dell’entità sionista e le ONG di normalizzazione e l’ha reputato inaccettabile, notando che incarna la politica subordinante di acquietamento e di trattative. Inoltre l’incontro mina gli sforzi palestinesi e internazionali per boicottare l’entità sionista e per rifiutare la normalizzazione in un momento in cui il boicottaggio economico, accademico e culturale dello stato di occupazione e delle sue istituzioni sono in aumento. “Questo incontro, ha dichiarato il Fronte, è il culmine logico del percorso totalmente fallimentare di Oslo e di tutte le sue successive trattative da venti anni a questa parte”.
Durante l’incontro Abbas ha dichiarato che “non cercherà di affondare Israele con milioni di rifugiati, cambiando la sua natura”, e che sta cercando una “soluzione creativa”, una dichiarazione pericolosa per il diritto fondamentale di 6 milioni di rifugiati palestinesi di tornare alle case e terre dalle quali sono stati espulsi. Il diritto al ritorno è il cuore della causa palestinese, i campi profughi sono la fonte del movimento di liberazione nazionale palestinese e da oltre 65 anni i rifugiati palestinesi stanno lottando per tornare a casa.
Queste affermazioni indicano una minaccia diretta e pericolosa per i diritti dei rifugiati palestinesi ed evidenziano la volontà di conformarsi alle richieste degli Stati Uniti e al piano di Kerry di liquidare la causa palestinese e di accettare il cosiddetto “stato ebraico” razzista in Palestina. Inoltre esse indicano la volontà della borghesia acquirente palestinese di promuovere i propri interessi a spese del popolo palestinese e della sua causa nazionale. Il Fronte ha sottolineato che il piano di Kerry deve essere fortemente contrastato e sconfitto da tutte le forze palestinesi e che si mobiliterà per difendere il popolo palestinese e la sua causa.
Il Fronte, insieme ad altre organizzazioni, ha partecipato a una manifestazione contro l’incontro, chiedendo la fine dei negoziati e della normalizzazione, il rifiuto del piano di Kerry, l’unità palestinese e la resistenza per sostenere e difendere i diritti dei palestinesi e in primo luogo il diritto al ritorno.
da Palestina Rossa
Fonte: PFLP