Domani (Via Veneto – ore 16) manifestazione all’ambasciata americana

Il Campo Antimperialista aderisce ed invita a partecipare alla manifestazione prevista per domani a Roma, in occasione della visita di Barack Obama. Il presidente americano arriva nella capitale dopo aver minacciato pesantemente la Russia con l’affermazione che “la Nato è pronta a tutto”.

La crisi ucraina sta mostrando il solito volto, aggressivo ed imperialista, della potenza nord-americana. Se in Iraq ed Afghanistan si sono usate le truppe d’occupazione, se in Libia si sono massicciamente utilizzati missili e bombardieri, in Ucraina lo strumento sono i soldi, il sostegno a forze che definire reazionarie è dir poco, la minaccia di un intervento della Nato.

Obama, incredibilmente insignito del premio Nobel per la pace, è un presidente imperialista come chi l’ha preceduto. Cambiati sono solo (e soltanto fino ad un certo punto) i mezzi, non certo la sostanza della politica di dominio globale che la Casa Bianca non ha mai smesso di perseguire.

Come sappiamo, in questa strategia planetaria l’Italia ha un ruolo di primo piano. Alle oltre 100 basi già presenti sul nostro territorio, di cui un giorno dovremo pure liberarci, si sta ora aggiungendo l’installazione del MUOS di Niscemi, contro la quale stanno lottando le popolazioni siciliane.

Di certo Obama viene a Roma anche per chiedere che l’Italia continui a sostenere, con le cosiddette “missioni”, tutte le principali operazioni militari volute da Washington. E certamente vi saranno pressioni sul governo Renzi, affinché il nostro paese si schieri su posizioni più oltranziste rispetto alla crisi ucraina.

Ci auguriamo che la manifestazione di domani, pur nelle sue dimensioni cittadine, sappia denunciare tutto ciò. Il Nobel per la pace è in realtà – e non potrebbe essere diversamente visto il suo ruolo – un presidente con l’elmetto a capo di truppe di occupazione, basi militari sparse in tutto il mondo, al vertice di un’alleanza militare aggressiva, sempre pronto a fare e a minacciare la guerra. Accogliamolo come si merita.