Il mio Votare per chi?, dove spiegavo le ragioni di un voto alle liste di M5S, ha suscitato un vespaio di polemiche ed è stato subissato di critiche, alcune molto dure.

Esse sono di segno anche molto diverso fra loro, e sarebbe sbagliato fare di tutt’erba un fascio. C’è chi propone di non votare per nessuno, chi dice tapparsi il naso e votare per Tsipras e chi, tappandosi naso e bocca, addirittura per la Lega e Fratelli d’Italia.

Sembra, da sondaggio riservato commissionato dal Pd
contrariamente a quanto indicato da quelli ufficiali, che il Pd stesso sarebbe ben al di sotto del 30% dei consensi. Oscillerebbe al momento fra il 26 e il 27%, mentre il Movimento 5 stelle avrebbe superato in queste settimane il 27%. Si profilerebbe insomma un inatteso testa a testa Grillo-Renzi alle europee.  

Coloro che fanno le pulci al M5S riescono ad immaginare quale terremoto politico conseguirebbe dall’eventuale sorpasso elettorale del Movimento 5 Stelle sul Pd renziano?
Glielo dico io: Bingo! Renzi andrebbe a casa e con lui il suo governo. E col suo governo la sua legge elettorale fascista che pretende di portarci in una “terza repubblica” simil-fascista. Ergo: elezioni anticipate che potrebbero dare al regime la mazzata definitiva.

Sarebbe o non sarebbe questo un risultato politico straordinario? Certo che sì! Prenderemmo infatti, mi ripeto, due piccioni con una fava: non soltanto affonderemmo l’operazione più pericolosa messa in piedi dal regime dei Quisling dopo l’emarginazione di Berlusconi, ma daremo una mazzata ai suoi padroni europei ed alla loro pretesa di tenerci sottomessi al loro protettorato.

Impedire una vittoria del Pd renziano, questa è la posta in palio, qui in Italia, delle prossime elezioni europee.
Come la si può ottenere? Non certo votando per la lista Tsipras, ruota di scorta del Pd, né tantomeno per Lega o Fratelli d’Italia, a loro volta ruote di scorta del berlusconismo e che passerebbero la soglia di sbarramento per il rotto della cuffia. La si può ottenere in un modo soltanto: votando massicciamente per il Movimento 5 Stelle.

Ma è l’euro la vera questione, mi diranno i “sovranisti duri e puri”. Chiedo: un flop del Pd renziano contestuale ad una forte affermazione di M5S, punendo i partiti euristi, avrebbe o non avrebbe, OGGETTIVAMENTE, un un impatto devastante sul futuro della moneta unica? Certo che lo avrebbe!

L’ultima ridotta nella quale si rifugiano certi anti-euro, è il ragionamento seguente: meglio che M5S non ottenga un forte successo, anzi meglio se arretra, poiché i pentastellati, sarebbero un “tappo”, un ostacolo alla crescita delle forze davvero sovraniste.

Ragionamento fallace, capzioso e francamente presuntuoso. Sono forse le attuali deboli forze sovraniste la pietra angolare per compiere una scelta? Evidentemente no. Il discorso avrebbe un minimo di senso politico se vi fosse una lista pienamente sovranista. In realtà le forze anti-euro democratiche e rivoluzionarie avrebbero TUTTO da guadagnare dallo scombussolamento del quadro politico e istituzionale. Una vittoria di Renzi e del blocco sostenuto dalle euro-oligarchie non azzopperebbe solo M5S, ma si riverbererebbe in maniera pesantissima sul nascente schieramento sovranista. Nell’immaginario collettivo acquisterebbe spazio l’idea che il nemico è fortissimo, prevarrebbe tra i cittadini il senso di frustrazione e d’impotenza, sentimenti che sono il principale ostacolo sulla via di una mobilitazione popolare, la sola che davvero potrà evitare la definitiva catastrofe sociale e politica.

Ammesso e non concesso che M5S diventi domani un avversario
e non, come io spero, un prezioso alleato di una rivoluzione democratica, solo una follia settaria può augurarsi che esso sia battuto dal nemico principale che oggi è al potere. Non è al nemico che occorre demandare di togliere eventualmente di mezzo M5S. Ammesso infine, e non concesso, che i pentastellati siano da considerare un nemico secondario, consegnare a quello principale il mandato di sconfiggerli, equivale ad offrire un sostegno, per quanto indiretto, proprio al nemico principale. Il massimo del disfattismo masochistico.

da sollevAzione