Dichiarazione della Corrente Rivoluzionaria Bolívar e Zamora-CRBZ

Il processo rivoluzionario sta attraversando momenti epocali che non sono passati inosservati nell’opinione pubblica; per questo motivo la Corrente Rivoluzionaria Bolívar e Zamora-CRBZ precisa la propria posizione riguardante i recenti eventi.

Prima di tutto, la corrente rivoluzionaria Bolívar e Zamora –CRBZ  esprime un caloroso, fraterno e rivoluzionario abbraccio di benvenuto  al compagno, eroe antiterrorista cubano René González; esempio di dignità, lotta e resistenza contro l’impero americano, dimostrando ancora una volta i legami che ci legano e l’incondizionata solidarietà con la causa dei “5”.

Analogamente, la CRBZ esprime una forte condanna riguardo gli omicidi del compagno Eliezer Otaiza, attivista rivoluzionario ed ex Presidente del consiglio comunale di Caracas, che era fedele al comandante eterno, di Marco Antonio Cortez guardia del corpo del Presidente e di Fernando José consigliere comunale del comune di Santos Michelena dello Stato di Aragua. Allo stesso modo si condanna anche l’attacco contro Llafrancis Colina moderatrice del programma (ZK) della TV venezuelana e l’incendio all’Università Fermin  nello Stato di Lara, così come l’incendio dei veicoli della Guardia Nazionale Bolivariana e della sede del gas comunale nello stato di Tachira.

Oscar Contreras, portavoce della corrente rivoluzionaria Bolívar e Zamora, ha dichiarato che ci sono fondati motivi per non dubitare che queste azioni siano parte di una seconda fase del piano di colpo di stato.

Contreras ha anche manifestato sostegno al dialogo tra il governo e l’opposizione venezuelana, evidenziando il ruolo di mediazione dell’UNASUR, che ha permesso di posizionare il conflitto su un piano internazionale, evidenziando l’opera di ingerenza degli Stati Uniti e dei loro alleati; il tentativo di dialogo rappresenta la possibilità di aprire un sentiero, ma si deve rimanere all’erta in quanto questa può essere una contro-manovra dell’opposizione per guadagnare tempo e lanciare di nuovo una controffensiva antipopolare.

A questo proposito Contreras ha detto che non esistono due opposizioni, una democratica e una violenta, ma che è la stessa controrivoluzione che si presenta con due facce, distinte ma complementari progettate ed eterodirette dall’impero americano.

Si propone inoltre di includere nel processo di dialogo anche i movimenti, i partiti del Polo Patriottico e i lavoratori; questo non perchè il Movimento Popolare non si senta rappresentato dal Governo o non ne abbia fiducia, ma perchè queste forze hanno molto da dire, se non altro perchè sono state le principali vittime della violenza fascista.

Allo stesso tempo la CRBZ è contraria ad una legge che proponga l’amnistia per i politici arrestati, in quanto non hanno dimostrato la volontà di partecipare alla costruzione del processo di pace; al contrario continuano a fomentare la violenza. Il dialogo deve essere accompagnato dalla giustizia, non dall’impunità: una giustizia socialista e non la giustizia dell’oppressione e della disuguaglianza.

Bisogna fare attenzione alla possibilità che i colloqui di pace si trasformino in dichiarazioni di impunità nei confronti della controrivoluzione: i controrivoluzionari potrebbero vedere questi colloqui come l’occasione per ottenere ciò che non è riuscito loro nelle urne, nelle manifestazioni di piazza, e tanto meno tramite la violenza.

Fino ad oggi ad ogni trama cospiratoria è seguito il perdono e ad ogni perdono una nuova cospirazione: questo non può continuare.

E’ proprio per questo che la CRBZ propone di coinvolgere il popolo nei compiti di difesa integrale della Patria, formando unità miste civili-militari e il coinvolgimento popolare nella leadership politica militare della rivoluzione per l’attivazione della Milizia Bolivariana.

In materia economica, la CRBZ manifesta il suo appoggio al piano di abbattimento dei prezzi: una lotta che deve includere tutte le istituzioni dello Stato, dalle Forze Armate  ai settori popolari, contro la speculazione e l’accaparramento. Analogamente siamo per dare impulso ad una riforma del fisco, affinchè sia maggiormente progressiva, gravando di più sui grandi capitali.

Sempre per quanto riguarda le misure economiche, la CRBZ ritiene necessario che il governo pubblichi gli accordi stipulati con il settore privato, non perchè ci sia il sospetto che qualcosa sia stato fatto alle spalle del popolo, ma perchè è bene che tutti conoscano gli aspetti dell’accordo in modo da poter spingere il governo verso l’attuazione di detti accordi.

Allo stesso modo, deve essere pubblicato una volta per tutte l’elenco delle società “valigetta”, che hanno portato al cosiddetto “cadivismo” denunciato dallo stesso Presidente, saccheggiando valuta del Paese e colpendo duramente i risparmi delle famiglie venezuelane.

Per finire la CRBZ condanna gli atti terroristici che l’illegittimo governo di Maidán e le sue bande naziste stanno attuando contro il popolo ucraino, specialmente l’incendio di Odessa, dove sono bruciate vive molte persone: atti che sono stati silenziati dai grandi media internazionali e contro i quali si deve sollevare il mondo intero.

Oscar Contreras, portavoce nazionale della CRBZ, ribadisce una volta di più che per ottenere la vittoria finale è necessaria l’unità dei patrioti e dei rivoluzionari.

 

Traduzione di Vittorio Paiotta