Allo scopo di salvare il Regno Unito, si è mobilitata un’armata davvero impressionante. Il mondo della grande finanza speculativa della City londinese, la grande industria, i grandi media, tutti i principali partiti sistemici british.
A livello internazionale si è schierato tutto l’esercito dei potenti, a partire dalla casa Bianca, i vertici NATO, quindi l’oligarchia eurista, con appresso la sua corte dei miracoli di satrapi locali e Quisling.
Facile spiegare la loro chiamata alle armi: in gioco non c’era solo un simbolo (l’odioso Regno Unito, che incarna nello stesso momento il passato monarchico feudale, il capostipite del capitalismo, il colonialismo ed infine la metastasi della iperfinanziarizzazione), c’erano i loro interessi. L’indipendenza della Scozia avrebbe fatto barcollare l’Unione europea e la NATO con possibile effetto domino.
I potenti che erano stati presi dal panico, oggi esultano. Noi no.
Hanno vinto questa battaglia, ma questa difficilmente invertirà il corso delle cose. Il loro sistema resta in affanno. Non solo sul piano economico e geopolitico. Subiscono una nuova ferita la narrazione che la storia sia finita, che la globalizzazione sia destinata a fagocitare le nazioni, i popoli così come ogni istanza comunitaria.
I potenti tirano un sospiro di sollievo. Han dimostrato che sono ancora più forti. Essi per primi sanno che non finisce qui.
da sollevAzione