Presentiamo ai lettori uno straordinario reportage sulla situazione in Ucraina. E’ un’inchiesta lucida e dettagliata sull’origine, l’avanzata e la minaccia dei diversi gruppi neonazisti.

(a sinistra un manifesto dei neonazisti del battaglione Azov)

Ucraina, novembre 2013. Il presidente Janukovich ritarda la firma dell’Accordo di libero scambio con la UE e le relative richieste del FMI di  misure di austerità, ed ecco che il giorno successivo l’Ucraina si è trovata alle prese con proteste pro-UE le quali, dopo un’escalation graduale, hanno portato al colpo di stato e alla guerra civile.

Ma chi ha giocato il ruolo di primo piano in queste proteste? Chi è stato fatto entrare nel governo ucraino dopo il colpo di stato? E perché tanti cittadini ucraini hanno deciso di sostenere la ribellione armata contro il nuovo governo?

Nonostante tutti i tentativi di tacere sui gruppi neo-fascisti e di estrema destra ucraini, siccome questi ultimi non possono essere nascosti o camuffati, anche nei media mainstream si possono trovare resoconti circa la rivolta nazi-ultras, i battaglioni neo-fascisti e filo-governativi, le bande di estrema destra nella moderna Ucraina. Sono troppo noti e troppo ingombranti per poter chiudere un occhio sul loro ruolo di primo piano. La verità è che senza i virulenti gruppi neonazisti, né il colpo di stato di febbraio, né l’attuale guerra nell’Oriente Ucraino sarebbero potuti accadere.

Alcuni analisti considerano i neo-nazisti ucraini come meri strumenti degli oligarchi ucraini, mentre altri analisti sono più preoccupati e affermano che i neonazisti vogliono conquistare tutto il potere e realizzare i loro sogno di una “Europa bianca unita”, unendosi con i loro compari occidentali della  “internazionale bruna”.

Nel febbraio scorso un servizio della BBC ha messo in evidenza le idee essenziali dei militanti che agivano come truppe d’assalto di EuroMaidan. I portavoce del Settore destro (la coalizione dei partiti neonazisti e dei gruppi ultras di calcio di estrema destra sorti a Kiev durante EuroMaidan) hanno dichiarato apertamente la loro affinità con i principi nazisti, affermando che vogliono una società “simile a quella che c’era ai tempi di Hitler”. [1] Dopo alcuni mesi, abbiamo trovato le stesse persone a combattere nel sud-est dell’Ucraina contro i minatori e i ribelli del Donbass.

Il Telegraph riporta le opinioni di combattenti pro-Kiev inviati nel  Donbass: «L’uso di Kiev di paramilitari volontari per stroncare le “repubbliche popolari” di Donetsk e Luhansk sostenute dalla Russia e proclamate in Ucraina orientale nel mese di marzo, deve far correre un brivido lungo la schiena dell’Europa. I battaglioni formati di recente, come il Donbass, il Dnipro e l’Azov, composti da diverse migliaia di uomini, sono ufficialmente sotto il comando del ministero degli interni, ma il loro finanziamento è torbido, la loro formazione inadeguata e la loro ideologia allarmante. Gli uomini dell’Azov hanno il simbolo nazista del  Wolfsangel (Dente di lupo) sulla loro bandiera e i membri del battaglione sono apertamente dei suprematisti bianchi e anti-semiti. “Personalmente, io sono un nazista”, ha detto “Phantom”, un ex-avvocato di 23 anni in mimetica e armato di un kalashnikov in occasione di una parata. Phantom ha detto che era come un russo, ma che egli si oppone al sostegno di Mosca ai “terroristi” nella sua patria: “Mi sono offerto volontario e tutto quello che ho chiesto era una pistola e la possibilità di difendere il mio paese”. Alla domanda circa le sue simpatie naziste, ha detto: “Dopo la prima guerra mondiale, la Germania era un disastro totale e Hitler l’ha ricostruita: costruì case e strade, linee telefoniche, e ha creato posti di lavoro. Io approvo tutto questo”. [2]

In realtà queste persone combattono in difesa degli interessi degli oligarchi ucraini e di quelli delle multinazionali europee in Ucraina.

Per molti anni i vari tipi di gruppi di estrema destra sono sorti, creati e finanziati come strumenti funzionali a raggiungere alcuni obiettivi politici o economici. Essi sono stati utilizzati per sopprimere le proteste, l’opposizione o addirittura contro concorrenti commerciali. Questo i leader dei neo-nazisti lo hanno capito molto bene e hanno approfittato delle rivalità tra gli oligarchi per crescere di numero, per addestrare e promuovere i loro gruppi e partiti.

Circa venti anni fa, quando il conflitto ucraino diventava di portata internazionale, le comunità ucraine negli USA e in Canada, quelle provenienti dalla tradizione degli ex-collaboratori nazisti durante la seconda guerra mondiale, si precipitarono in Ucraina iniziando ad organizzare (con fondi e aiuti occidentali) la propria rete, indottrinando i bambini con idee nazionaliste e fasciste.

L’organizzazione ucraina marxista “Borotba” lo previde già  qualche anno fa: “Allora nel 2012, quando la prima frazione del partito di estrema destra Svoboda entrò in Parlamento sostenuto da un certo numero di gruppi oligarchici, tra cui alcuni vicino allo stesso presidente Yanukovich, Borotba era la prima e l’unica forza politica che affermò che, con lo sviluppo della crisi socio-economica, l’oligarchia avrebbe messo le ideologie e le organizzazioni di estrema destra al suo servizio. Fu in quel momento che pubblicammo il report, “L’oligarchia ucraina sta preparando uno strisciante golpe fascista.”

Il golpe si è rivelato essere non “strisciante”, ma “saltante”, al grido di “chi non salta è con Mosca”. Abbiamo previsto con precisione le mosse dei politicanti oligarchici e che i nazionalisti radicali avrebbero agito come una forza d’urto. Va notato che, mentre i nostri avvisi sono stati ignorati, molti irresponsabilmente negavano del tutto la possibilità di una svolta nazionalista nella scena politica ucraina.” [3]

Ora i risultati sono sotto i nostri occhi: giovani uomini mascherati armati di bastoni, manganelli e striscioni dei vecchi collaboratori ucraino-nazisti, la folla inferocita che in strada canta: “L’Ucraina prima di tutto” (riecheggiando in tal modo il vecchio slogan  Deutschland uber alles). Manifestanti che indicano come nemici i ‘comunisti’, i ‘pro-russi’, gli ‘agenti traditori’, così che nessuno è sicuro, poiché chiunque potrebbe essere etichettato come “sospetto nemico”.

Chi potrebbe fermare questa folla linciante? Sicuramente non la polizia perché gli è stato ordinato di non intervenire, inoltre, molti poliziotti sono essi stessi ex partecipanti ai gruppi neo-nazisti, visto che di recente sono stati incorporati nelle forze di polizia come «??patrioti puri e affidabili”.

I nazionalisti ucraini estremisti, i neonazisti, l’estrema, appena un anno fa, erano tutte forze relativamente marginali. Non appena la questione di un accordo di libero scambio con relative misure di austerità sono diventati dirimenti, queste forze sono diventate d’un tratto i padroni delle strade, superando anche i limiti posti dai loro sponsor. E’ così accaduto che il 17 agosto 2014 il Settore Destro ha lanciato l’ultimatum al presidente ucraino, minacciando una marcia armata su Kiev [4] se la loro richiesta di ‘ripulire’, non una parte, ma tutte le forze di polizia non fosse stata soddisfatta.

Questa volta i neo-fascisti del Settore destro [5]  vogliono tutto il potere, più posti di lavoro nella polizia e la totale impunità. Lo si può capire seguendo quanto dicono sui loro social network del Settore VKontakte, che ha quasi mezzo milione di seguaci, [6] e tenendo conto che i battaglioni del Settore destro sono armati ed equipaggiati (contro i ribelli del Donbass).

Un report di La politica estera afferma ad esempio sul Battaglione Azov formato da questi militanti neonazisti che lottano ‘per la scelta europea’:
«Bandiere giallo-blu ucraine sono state issate sull’edificio amministrativo della città di Mariupol incendiato, ed ai posti di blocco militari intorno alla città. Ma in una scuola sportiva vicino ad un enorme impianto metallurgico, un altro simbolo spicca: il simbolo nazista del Wolfsangel che è stato ampiamente utilizzato nel Terzo Reich ed è stato adottato da gruppi neonazisti.

E Oleh Odnorozhenko, vice comandante del Battaglione Azov definisce la guerra ucraina come il conflitto di “persone con una identità europea in lotta con soviettisti.” Ma la “identità europea” alla quale aspira Odnorozhenko è ben lontana dal liberalismo europeo e americano. Il battaglione Azov, il cui emblema comprende anche il simbolo occulto “Black Sun” utilizzato dalle SS naziste, è stato fondato da Andriy Biletsky, capo dei gruppi neonazisti dell’Assemblea nazional-sociale e quello dei Patrioti dell’Ucraina.

Secondo Odnorozhenko, la piattaforma politica del battaglione sostiene il natsiokratiya, un sistema di governo messo a punto dai nazionalisti ucraini degli anni 1930 e 1940, quelli che hanno combattuto le forze sovietiche, e si resero colpevoli di atrocità come l’assassinio di migliaia di ebrei e polacchi». [7]

La TV tedesca ha mostrato i nazisti ucraini che lottano nel Donbass contro gli operai dell’industria ed i ribelli: «Il filmato andato in onda sulla  stazione televisiva ZDF ha mostrato soldati volontari con svastiche e le rune usate dal corpo d’elite delle SS di Adolph Hitler. Questo lo hanno riportato la scorsa settimana anche NBC News ed un videogiornalista di un’emittente norvegese.

L’International Business Times scriveva “I soldati ucraini si considerano membri del battaglione Azov, una forza militare di volontari con tendenze nazionaliste. Essi, però, negano di seguire un ideologia fascista”. [8]

Gli stessi media mainstream occidentali, appena un anno fa, segnalavano la minaccia dell’estrema destra in Ucraina (e in tutta l’Europa orientale), tuttavia, questa volta, hanno volontariamente chiuso un occhio sulle bande neonaziste e l’ingresso, nell’apparato statale, dopo la vittoria di Maidan, di uomini politici d’estrema destra e xenofobi: parliamo dei ministri dell’Istruzione, dell’Agricoltura, dell’Ecologia, dei Segretari della Difesa Nazionale e del Comitato per la sicurezza, infine del Procuratore generale — tutti membri del partito di estrema destra Svoboda [9] (per non parlare delle amministrazioni regionali).

Ricordiamo che l’appena nominato Governatore della regione di Kherson (Ucraina del sud) Yuriy Odarchenko, membro del “moderato” partito Batkyvschina (Patria), ha glorificato pubblicamente A.Hitler come un “liberatore”. [10]

Non è per la prima volta che forze di estrema destra vengono utilizzate nei giochi politici. Si può ricordare certi “movimenti pro-democrazia” come i talebani, i vari gruppi jihadisti o i paramilitari di destra latinoamericani. Solo un colpo di bacchetta magica può trasfomare questi fanatici di estrema destra in “combattenti per la democrazia”.

Tuttavia, le forze di estrema destra sanno bene (almeno i loro capi) che è impossibile salire al potere senza grandi somme di denaro, senza l’aiuto dei media e ‘l’avvocato del diavolo’ incaricato di calmare l’opinione pubblica occidentale.

A tale scopo sono stati mobilitati e finanziati vari “esperti” e diverse ONG, in modo da rendere potabili i neo-nazisti e gli  estremisti religiosi/nazionalisti.

Ovviamente, il pubblico occidentale, per non cadere preda dell’ansia, preferisce guardare attraverso occhiali colorati di rosa. E quando qualche critica viene espressa, si discredita chi critica e osa resistere e gli si da dell’ “agente di Putin”. Ogni critica è infatti bollata come “propaganda di Putin”.

Ciò non accade per la prima volta: tutte le atrocità compiute da Hitler prima del 1939, erano a quel tempo liquidate come  “propaganda sovietica”, così come le atrocità fatte da Franco, Pinochet, dai jihadisti afgani nel periodo 1980-1990… La lista è troppo lunga. Non potevamo nemmeno immaginare che all’inizio del XXI secolo i vecchi, classici neonazisti, sarebbero tornati artificialmente in vita, sostenuti e imbellettati dai media nella moderna Ucraina.

Dopo la dissoluzione dell’URSS e la restaurazione capitalista in Europa dell’Est tutti questi paesi hanno visto la promozione artificiale di organizzazioni nazionaliste che lentamente hanno dissodato il terreno (nei media, nelle scuole e nelle istituzioni ufficiali) per la rinascita dei movimenti filo-nazisti del passato.

Così, abbiamo visto il risorgere del revanscismo, i tentativi di riscrivere la storia della seconda guerra mondiale e di sbianchettare tutte le atrocità fatte dai movimenti nazisti e collaborazionisti. Il ruolo principale è stato giocato da fondazioni e ONG sponsorizzate dagli USA, che hanno devoluto grandi somme di denaro in programmi di sostegno ai nazionalisti e persino ai filo-nazisti.

Come ha recentemente riconosciuto il segretario di Stato Victoria Nuland, gli Stati Uniti hanno versato, solo in Ucraina, circa 5 miliardi di dollari [11] per la “promozione della democrazia” o come ha detto in un’intervista George Soros: “Beh, ho creato una fondazione in Ucraina prima ancora che l’Ucraina diventasse indipendente dalla Russia. E la fondazione è in funzione da allora e ha giocato un ruolo importante negli eventi in corso”. [12]

Negli ultimi anni abbiamo visto una serie di programmi di insegnamento nelle scuole e nei campi estivi dove i bambini sono stati lentamente ma inesorabilmente indottrinati con idee nazionaliste estreme, inculcando loro di essere privilegiati in base alla appartenenza etnica; aizzandoli contro i rappresentanti di altre nazioni o gruppi etnici e, soprattutto, contro le sinistre, i comunisti, gli antifascisti che sono stati definitivamente presentati come “nemici”, “traditori”, “bastardi non con sangue puro”, “parassiti”, ecc. I simboli della vittoria della seconda guerra mondiale sono stati costantemente presi di mira e screditati dai media.

Nel frattempo, i gruppi di estrema destra sono stati addestrati, organizzati ed equipaggiati. In primo luogo, sono stati utilizzati per il business e per raid intimidatori contro i concorrenti. Poi sono diventati il nucleo della protesta contro l’ex-governo di Yanukovich — protesta che è stata innescata da certe ONG, quando l’ex governo ha ritardato la firma dell’accordo di libero scambio con l’UE e rifiutato di adottare le misure di austerità chieste dal FMI. E così i gruppi di estrema destra hanno facilmente potuto imporre l’agenda del nazionalismo estremo.

L’Ucraina è oggigiorno un paese multietnico, con un gran numero di minoranze etniche. Le incursioni dei gruppi paramilitari di estrema destra in varie città hanno scatenato proteste di massa nella periferia del paese, dove i vari gruppi ed i partiti d’opposizione sono stati presto estromessi. L’opposizione al governo, però, non è unanime: c’è chi utilizza il nazionalismo delle minoranze come una sorta di difesa contro il nazionalismo della nazione dominante; ci sono le forze di sinistra che debbono difendersi dagli attacchi di estrema destra; ci sono i funzionari e gli ufficiali dell’esercito dell’ex-governo; ci sono lavoratori industriali la cui resistenza è animata dal rischio della chiusura delle loro imprese e dalla retorica anti-operaia della piccola borghesia nazionalista.

Una fonte fondamentale di resistenza è una sorta di “patriottismo regionale”. Cittadini di varie regioni (Donbass in Oriente, Transkarpathia in Occidente, Odessa nel Sud) vogliono ora separarsi dal momento che il governo centrale non adotta una politica multiculturale e cerca di imporre il concetto monoetnico e di centralizzare il governo in modo che il paese possa essere più facilmente saccheggiato dalle multinazionali e dalle aziende  occidentali.

A tal fine un gran numero di persone sono state indottrinate dai media e dalle istituzioni e dalle ONG con idee di estrema destra. Dobbiamo capire che queste idee di privilegi basati sull’appartenenza etnica può facilmente far presa su molti giovani provenienti dalle regioni depresse poiché ciò accresce la loro auto-stima (certo, a scapito di altri).

La propaganda nazionalista ha contribuito al processo di de-umanizzazione dei lavoratori, che sono stati spesso raffigurati come una sorta di «schiavi» o «servi» che meritano il loro miserabile destino. E il ruolo di primo piano nel processo è stato svolto dalla classe media: un certo numero di giornalisti, insegnanti e artisti, hanno per molti anni ostracizzato i lavoratori e la loro attività; hanno creato nella coscienza pubblica l’immagine dell’operaio come un analfabeta, bruto, sporco alcolista; una persona che non si preoccupa delle “radici sacre della nazione”, ecc. Allo stesso tempo vediamo la glorificazione dei collaboratori dei nazisti, che sono costantemente presentati come” salvatori della nazione “.

Così, le dimensioni etniche del nazionalismo e quelle di classe si intersecano di nuovo.

Come scrive Peter Lee: «Il leader, almeno per i molti ucraini di idee fasciste, era Stepan Bandera. L’organizzazione, la sua frazione OUN-B. Questo stato di cose persiste nel successore di oggi della OUN-B, Pravý Sektor [Settore Destro], nei suoi orpelli fascisti, nel suo culto del leader, e nel suo braccio paramilitare. Il secondo più forte gruppo fascista, Svoboda, sembra più un riconfezionamento strategico, allo scopo di ottenere un maggiore successo elettorale nasconde i suoi antecedenti fascisti. Così, sfortunatamente per gli apologeti del regime attuale di Kiev, la corretta descrizione di questi due gruppi non è “nazionalista” o “ultranazionalista”; è “fascista”… Fatalmente, il governo ucraino ha usato il nazionalismo fascista e i suoi eroi, al fine di creare l’identità dell’Ucraina post-sovietica». [13]

In tempi di profonda crisi economica, quando la ‘classe media’ o piccola borghesia si trova di fronte alla prospettiva di una reale o potenziale perdita del suo status relativamente elevato e vuole quindi proteggere le proprie posizioni, si volge spesso verso il totalitarismo che è (a volte inconsapevolmente) considerato garanzia di stabilità del proprio status. V’è quindi una tendenza, comune ad alcuni strati di ‘classe media’ di preferire una specie di stabile sistema ‘castale’. Uno stato totalitario che si basa su un’ideologia rigorosa richiede istituti di indottrinamento — esso fornisce posti di lavoro, una certa sensazione di stabilità e aiuta a sbarazzarsi di potenziali concorrenti. Il sistema di esclusione è di solito basato sul nazionalismo razzista in quanto riduce efficacemente il numero di potenziali rivali e applica privilegi.

Come riconoscono anche i sociologi ucraini, i nazionalisti di estrema destra in EuroMaidan erano circa il 25%. [14]
Il resto erano nazionalisti prevalentemente che non solo hanno tollerato i neo-nazisti ma gli hanno permesso (in quanto combattenti più determinati) d’imporre idee di estrema destra e quindi accettato di buon grado il loro ruolo di primo piano.

«L’analisi della natura del Maidan deve prendere in considerazione non solo la dimensione relativa di queste forze, ma anche il rapporto tra loro e il mainstream del movimento. Quello che forse è più scioccante non è la presenza di ultra-destri o addirittura il loro numero, ma il fatto che (con poche eccezioni) essi sono largamente accettati come una parte legittima del Maidan. Le opinioni divergono per quanto riguarda il valore del loro contributo, ma la grande maggioranza di Maidanisti non traccia una linea di demarcazione netta tra se stessi e gli ultra-destri … ».

Il ruolo dirigente dei gruppi di estrema destra ha causato l’adozione della loro agenda anche da parte della destra moderata e dei politici tradizionali.
«La classe dirigente si è spostata bruscamente a destra. Non è solo che essa ha utilizzato gli elementi di estrema destra come truppe d’assalto. Slogan che in precedenza erano limitati all’estrema destra Banderista sono ora utilizzati nella stampa e dei media, anche da politici come Poroshenko. I cortei del primo maggio, i convegni sindacali e altri eventi vengono attaccati da elementi di estrema destra, compresi quelli che fanno parte dell’apparato statale. Leader oligarchici come la Tymoshenko hanno  ringraziato pubblicamente gli autori del massacro di Odessa. Al contempo, i media ignorano il fatto che il Settore destro ha ammesso di avere  bruciato l’edificio» [15]

L’aver adottato di fatto l’agenda e gli slogan dell’estrema destra da parte degli uomini politici tradizionali si esprime non solo nel ripetere da parte di P.Poroshenko gli slogan del movimento Banderista, ma anche dal fatto che il Primo ministro, si è riferito agli avversari come “subumani”, [16] o dalla dichiarazione razzista di Ivan Stoiko, parlamentare di Batkivshina (Patria): “la nostra guerra è contro la razza mongoloide”. [17]

Ecco perché le argomentazioni circa il poco sostegno di cui godrebbe l’estrema destra in Ucraina sembrano essere, come minimo, irrealistiche: a) si basano principalmente sui recenti risultati delle elezioni presidenziali e non considerano la differenza tra le elezioni presidenziali e quelle parlamentari; b) esse ignorano il fatto dell’adozione dell’agenda di estrema destra da parte dei politici tradizionali; c) tali argomenti prendono in considerazione, come metro di misura, solo Svoboda e Settore destro ignorando il risultato di Lyashko (oltre l’8%), capo del Partito radicale che combatte nel sud-est dell’Ucraina nel Battaglione Azov formato per lo più da membri del Settore Destro — in particolare dell’Assemblea nazional-sociale e Patrioti dell’Ucraina; [18] d) ignorano i recenti sondaggi sulle  future  elezioni parlamentari che mostrano come il Partito Radicale di Lyashko può vincere col 20-23% dei voti; [19] e) ignorano il fatto che anche se piccoli, ma armati ed equipaggiati, siccome è concessa loro impunità per le loro azioni criminali, i gruppi di neo-nazisti possono imporre il loro dominio con la forza.

Come ha riconosciuto anche Amnesty International:
«Nel più ampio contesto di una situazione di deterioramento della sicurezza nella parte orientale, Amnesty International ha recentemente presentato le sue preoccupazioni alle autorità ucraine circa un particolare  ed errante parlamentare che incarcera — in effetti rapisce— e maltratta persone in tutta la regione. Si chiama Oleg Lyashko, egli è il leader del Partito Radicale, membro del Parlamento ucraino ed ex candidato presidenziale. Viaggia in compagnia di giovani uomini in divisa militare, armati e muscolosi, con la telecamera onnipresente per registrare le sue imprese. Il suo sito web ostenta il suo aspetto macabro — Oleg Lyashko è mostrato entrare nei locali pubblici e privati??, sempre accompagnato da uomini armati, e, successivamente, sequestra individui o costringendoli ad eseguire i suoi ordini.

Oleg Lyashko dovrebbe essere un legislatore, ma ha preso la legge nelle proprie mani. “Gloria all’Ucraina, morte agli occupanti” è il suo grido di battaglia [slogan dei vecchi Banderisti] …. Amnesty International considera le azioni di Oleg Lyashko e dei suoi associati armati come una flagrante violazione delle norme giuridiche internazionali che affermano chiaramente che solo le autorità competenti possono arrestare o detenere persone. Nonostante ciò, ad oggi, Oleg Lyashko sta godendo di totale impunità». [20]

Dovremmo anche prestare attenzione al fatto che i neo-nazisti (che sognano la “Europa bianca unita”) si sono presentati alle elezioni nella lista elettorale dei partiti politici tradizionali come Batkivshina (Patria) —il partito del primo ministro e del presidente del il Parlamento. Nella lista troviamo i leader dei battaglioni di estrema destra e gli attivisti delle organizzazioni nazionaliste estremistiche. Molto probabilmente il prossimo parlamento ucraino sarà quasi totalmente di estrema destra e pro-UE. Esso sarà una marionetta delle imprese dell’Unione europea e degli USA, mentre i nazisti-paramilitari saranno incaricati di reprimere ogni protesta dei cittadini contro i tagli sociali e gli aumenti dei prezzi, come del resto hanno fatto fino ad ora ora. [21]

Tenuto conto del fatto che i funzionari dell’Unione europea, delle aziende nord-americane e dei gruppi paramilitari neonazisti, sono uniti contro i popoli d’Europa e di altri paesi, la resistenza contro di loro deve essere anch’essa unita. Il caso dell’Ucraina dovrebbe servire da avvertimento per gli altri paesi: quando i capitalisti avranno bisogno di imporre contro di voi misure di austerità e tagli, richiameranno in servizio i neonazisti per schiacciare la vostra resistenza.

*Kolesnik Dmitriy,
Editore del giornale web Liva (liva.com.ua)
Ucraina, 21 settembre 2014

** Traduzione a cura del Campo Antimperialista

NOTE

[1]https://www.youtube.com/watch?v=5SBo0akeDMY#t=98

[2]http://www.telegraph.co.uk/news/worldnews/europe/ukraine/11025137/Ukraine-crisis-the-neo-Nazi-brigade-fighting-pro-Russian-separatists.html

[3] http://liva.com.ua/borotba-prediction.html

[4] http://112.ua/politika/pravyy-sektor-grozit-poyti-marshem-na-kiev-esli-poroshenko-ne-provedet-chistku-v-ryadah-mvd-102771.html

[5] http://en.wikipedia.org/wiki/Right_Sector

[6] http://vk.com/public62043361

[7]http://www.foreignpolicy.com/articles/2014/08/30/preparing_for_war_with_ukraine_s_fascist_defenders_of_freedom

[8] http://www.dailykos.com/story/2014/09/20/1331169/-The-return-of-Nazism

[9]http://borotba.org/the_new_neoliberal_fascist_government_in_ukraine.html

[10] http://en.wikipedia.org/wiki/Yuriy_Odarchenko

[11] http://nsnbc.me/2014/05/09/house-grilled-nuland-us-cooperation-neo-nazis-ukraine/

[12] http://beforeitsnews.com/tea-party/2014/06/george-soros-laments-eus-demise-projects-his-fascism-onto-sovereigntists-2529242.html

[13] http://www.americandailyherald.com/pundits/donald-hank/item/soros-mourns-the-passing-of-the-eu-part-iii

[14] http://www.unian.ua/multimedia/video-1/955-pokazatel-uchastiya-na-maydane-kraynih-pravyih-sil-sostavil-25-protsentov.html

[15] http://www.marxist.com/these-on-ukraine-2014-draft.htm

[16] http://edition.cnn.com/2014/06/15/world/europe/ukraine-crisis/

[17] http://politobzor.net/show-26959-deputat-rady-my-imeem-voynu-s-mongoloidnoy-rasoy-fashistskoy-rossiey.html

[18] http://observers.france24.com/content/20140710-video-shows-ultra-nationalist-militants-fighting-alongside-ukraine%E2%80%99-army-restive-ea

[19] http://novosti.kh.ua/%D0%BD%D0%B0-%D0%B2%D0%BD%D0%B5%D0%BE%D1%87%D0%B5%D1%80%D0%B5%D0%B4%D0%BD%D1%8B%D1%85-%D0%BF%D0%B0%D1%80%D0%BB%D0%B0%D0%BC%D0%B5%D0%BD%D1%82%D1%81%D0%BA%D0%B8%D1%85-%D0%B2%D1%8B%D0%B1%D0%BE%D1%80/

[20] http://www.amnesty.org/en/news/Impunity-reigns-for-abductions-ill-treatment-eastern-Ukraine-06-08-2014

[21] http://ukraineantifascistsolidarity.wordpress.com/2014/09/19/kharkov-fascist-thugs-disperse-communist-party-rally-against-price-increases