Lo scorso 3 ottobre, al termine del 29° ciclo dei dialoghi in corso all’Avana, la Delegazione di Pace delle FARC-EP ha espresso, attraverso un comunicato, tutta la propria solidarietà alle vittime del conflitto invitando a concentrarsi sul processo in corso.

Come denunciato nel comunicato, la realtà, attraverso anche le testimonianze della terza delegazione delle vittime del conflitto, è quella di “strazianti storie di chi ha patito le sevizie dei massacri, gli assassinii selettivi, le torture, gli squartamenti, la violenza sessuale, gli infidi attentati e tutte le atrocità del terrorismo di Stato”.

Nel comunicato le FARC-EP  dichiarano: “Ogni volta che ascoltiamo le vittime del conflitto colombiano reclamare la pace nello scenario dell’Avana solidale, e pensando a coloro che non credono nella pace o la guardano come una cosa impossibile, ricordiamo Bolívar […] quando disse ‘dell’impossibile ci occupiamo noi, perché del possibile si occupano gli altri tutti i giorni.’

Della pace ci occupiamo noi, tutti i colombiani, spinti dalla previsione che alla fine di questa decisiva battaglia politica dovrà udirsi nel nord del Sudamerica il grido collettivo della vittoria della pace.  In questo senso valorizziamo la determinazione delle tre delegazioni di vittime del conflitto che, in diversi modi, hanno espresso senza vacillare il proprio appoggio al processo di pace”.

Facendo riferimento alle dichiarazioni di Santos, il quale ha recentemente vaneggiato una pace dietro l’angolo, l’insorgenza ha precisato che “Prendendo le distanze dalle false aspettative circa una pace ‘express’, ma con tutta la decisione di accorciare la distanza verso l’accordo finale, reiteriamo l’impegno di riconciliazione, ribadendo la nostra proposta, che si ispira altresì al sentimento nazionale di concordia, di definire da subito i termini di un armistizio”.

La guerriglia bolivariana, coerentemente con quanto manifestato sin dall’inizio dei dialoghi dell’Avana oltre due anni fa, riafferma: “Crediamo, al di là delle insensatezze dei guerrafondai, che sia giunta l’ora di evitare ancora vittime con la firma di questo armistizio, che è divenuto necessario e doveroso”.

da Associazione nazionale Nuova Colombia