Appello agli ambasciatori dell’Unione Europea e degli Stati Uniti nella Repubblica di Moldavia

L’attivista moldavo Paul Grigorchuk (foto), giornalista e leader del Forum Sociale della Moldavia, ha scritto questo potente comunicato in carcere, dove è stato trattenuto fin da prima delle elezioni parlamentari del 30 novembre nel paese più povero d’Europa: “Finora sono riusciti solo a liberarsi dei dissidenti”.

Chiedo ai media indipendenti di pubblicare questo appello, che scrivo nella cella di una prigione moldava.

Per cominciare (per chi ancora non lo sapesse), il mio procedimento penale è stato artatamente costruito e  tutte le accuse sono politicamente motivate.

Mi permetto di fare questo appello in forma di congratulazioni ai rappresentanti delle missioni diplomatiche occidentali. Oggi si possono celebrare i risultati delle recenti elezioni parlamentari in Moldavia.

Quindi voglio prima di tutto congratularmi con l’ambasciatore degli Stati Uniti e con il capo della delegazione dell’UE in Moldavia.

Illustri diplomatici, mentre fornivate ogni possibile sostegno morale e finanziario al governo corrotto di oligarchi e tangentisti (a parere della Corte Costituzionale della Repubblica di Moldavia) venivano carcerati i primi prigionieri politici. È possibile che questo sia un risultato della “democrazia” nel Paese più povero d’Europa che possa venire segnalato come “storia di successo” per lo sviluppo della nostra Repubblica?

Complimenti a voi, anche per il fatto che i cosiddetti “valori europei” e “principi della democrazia”, che sbandierate commentando la situazione in Moldavia, sono magnificamente sbocciati nei divieti contro l’opposizione e le persone che la pensano diversamente dagli alti funzionari della Repubblica. Da ora in poi “libertà di parola” e “pluralismo” in stile europeo significano la chiusura dei media indesiderati e la persecuzione di giornalisti dissidenti e attivisti da parte delle autorità. Perché ora pacifiche proteste politiche sono equiparate all’estremismo e l’antifascismo è considerato un reato.

Voglio mandare all’ambasciatore statunitense una referenza a favore dell’Ufficio del Procuratore Generale. Anche se andavano di fretta, hanno inventato contro di me un caso politico le cui contraddizioni e improbabilità possono resistere a qualsiasi prodotto di fantascienza classica. Secondo loro, io che non ho mai preso le armi  né ho mai praticato sport di combattimento potrei combattere ogni “Navy Seal”, e oggi sono in grado di organizzare la seconda Rivoluzione d’Ottobre del paese. Spero che dopo aver letto il mio caso, se siete interessati, potete parlare del Procuratore moldavo con alcuni produttori di Hollywood. Forse i migliori attori occidentali sarebbero interessati a recitare una parte nei fantastici scenari delle cause penali contro i dissidenti politici in Moldavia.

Sembra proprio che la Procura generale abbia anche capacità divinatorie. Come spiegare altrimenti il fatto che il procedimento penale contro di me, che presumibilmente mi stavo preparando a destabilizzare il paese in ottobre-novembre, fu aperto nel mese di agosto, molto prima, a parer loro, di aver commesso un reato? Penso che anche i paesi e i blocchi che rappresentate potrebbero imparare dai procuratori visionari della Moldavia.

Purtroppo queste abilità divinatorie, che i pubblici ministeri sono stati in grado di usare nel mio caso, che hanno permesso ad un partito di parlare eroicamente, durante la campagna elettorale, della necessità di “combattere l’estremismo”, non sono riuscite a prevenire l’assassinio di Sorin Pacu nella riserva di caccia “Padurea Domneasca”, né la divulgazione del crimine fra i vip della giustizia moldava. Per qualche ragione, i poteri coercitivi della legge nazionale non sono sufficienti per catturare l’ex deputato del Partito Democratico Valery Guma. Anche se privo di immunità parlamentare e ricercato dall’Interpol, ciò non è sufficiente per le forze dell’ordine per riportarlo dentro. Ma la cosa principale non è la lotta contro la corruzione, ma il fatto che “la democrazia” si sta sviluppando nel paese … giusto?

Non voglio farvi perdere troppo tempo. Oggi siete certamente impegnati con questioni molto più importanti del mio trattamento: la costituzione di un governo di coalizione nuovo-vecchio filooccidentale, formato da individui politicamente falliti impegnati nei “valori europei”, già screditati agli occhi di almeno un elettore su due.

Sappiate che l’8 dicembre, il primo anniversario della morte di mia madre, non posso andare alla sua tomba. Michael Amerberg [un altro attivista comunista incarcerato] non può nemmeno stare con la moglie incinta in questo momento critico.

… Nel frattempo, i partiti della maggioranza “democratica” parlano ancora di “principi e valori.” Di nuovo promettono di liberare il paese dai cattivi e dalla corruzione. Ma finora sono solo riusciti a sbarazzarsi dei dissidenti e dell’opposizione. Con un consenso tacito. Il vostro consenso, signori.
Non siete d’accordo?

P.S. Mi auguro che i media che pubblicano il mio messaggio di congratulazioni non siano equiparati alle organizzazioni terroriste ed estremiste.

Paul Grigorchuk, giornalista, attivista, prigioniero politico

Traduzione di Maria Grazia Ardizzone