«Ci auguriamo una vittoria elettorale di Syriza. Ma ci auguriamo ancor di più che la lista dei nostri compagni di ANTARSYA-M.A.R.S. superi lo sbarramento elettorale del 3% portando così una sua pattuglia in Parlamento».

Alle recenti elezioni europee c’erano in Grecia almeno tre liste no-euro di sinistra: Piano B, ANTARSYA ed EPAM.

In occasione delle imminenti e decisive elezioni anticipate del 25 gennaio, mentre EPAM non presenterà una sua lista, le altre organizzazioni della sinistra no-euro hanno invece deciso di presentare una lista elettorale in comune (vedi logo accanto) Si chiama: ANTARSYA-M.A.R.S.

ANTARSYA (Antikapitalistiki Aristeri Synergasia gia tin Anatropi) è una coalizione che esiste dal 2009 e che raggruppa almeno quattro organizzazioni, di cui la più importante è la NAR-Nuova Corrente di Sinistra.

M.AR.S. (acronimo di METOPIKI ARISTERI SYMPOREUSI, che possiamo tradurre come Fronte di Sinistra Cammino Comune) si è formata quest’anno e comprende a sua volta diversi gruppi, tra cui Paremvasis e Piano B, il cui noto leader è l’economista Alekos Alavanos.

Vale la pena segnalare che non si tratta di piccoli gruppi marginali. Spicca in particolare la figura di Alavanos, che è stato non solo fondatore e segretario di Syriza, ma proprio colui che ha lasciato nel 2008 il testimone a Tsipras. Alavanos lasciò Syriza nel 2011, sostenendo la necessità per la Grecia di uscire dall’euro e dall’Unione europea. Fondò quindi Piano B.

In quell’occasione Alavanos affermò:
«In Europa tutte le grandi potenze, i partiti, le banche, le grandi imprese, hanno un piano B per far fronte alla prospettiva di uscita della Grecia dalla zona euro. Solo la Grecia non ha in mano un piano B. Sia il governo e i partiti opposizione ha trascurato la necessità di lavorare su un piano B. Se, tuttavia, la Grecia sarà presa alla sprovvista quando sarà costretto ad uscire dalla zona euro, con la gente in preda al panico, questo sarà un disastro».

Parole profetiche.
I greci vanno infatti al voto dopo quattro anni di sacrifici durissimi imposti dalla troika. Essi hanno sì evitato il tracollo della moneta unica e salvato i portafogli di chi aveva il suo bel gruzzolo in banca, ma hanno fatto collassare il Paese e gettato gran parte del popolo lavoratore nella più cupa miseria.

In questa situazione si spiega come sia possibile che SYRIZA possa vincere le elezioni: i greci che chiedono di farla finita con le politiche crudeli di austerità, che vogliono mandare a casa Samaras e la sua casta asservita alla Ue, sono molti di più di due anni fa.

Il grande problema è che, come ammoniva Alavanos, Syriza non ha un “piano B”. Tsipras continua a dire che “Syriza non vuole il crollo, ma la salvezza dell’euro”. Tsipras sta dicendo ai greci che sarà possibile piegare l’euro-germania, che la Merkel accetterà di fare sostanziali concessioni al suo eventuale governo — eventuale perché anche se SYRIZA vincerà le elezioni non è detto che avrà i numeri per formare un governo, ciò che potrebbe causare nuove elezioni a breve. Abbiamo detto in tutte le salse che questa di Tsipras è un’illusione che potrebbe essere pagata a carissimo prezzo.

Per questo i compagni della sinistra no-euro hanno deciso di presentare una lista indipendente. Essi hanno presentato un programma elettorale molto articolato, [1] che si basa appunto sull’uscita dall’euro, quindi dall’Unione.

Al Punto 3 del programma elettorale di ANTARSYA-M.A.R.S. si chiede la cancellazione del debito.

Al Punto 4 si chiede:
«L’uscita dall’euro, la rottura e l’uscita dall’Ue. Il rifiuto di qualsiasi tipo di tutela dei meccanismi internazionali e degli organismi multinazionali (UE, OCSE, OMC, ecc); rifiuto di ogni ingerenza dell’oligarchia finanziaria globale, nella prospettiva di una cooperazione internazionalista dei popoli».

Al Punto 5 si chiede:
«La Nazionalizzazione senza indennizzo di tutte le banche e delle grandi imprese strategiche ed il loro controllo dei lavoratori».

Al Punto 6 leggiamo:
«Lotta per garantire il lavoro, la pianificazione sociale dell’economia, la difesa degli interessi e delle esigenze dei contadini e delle piccole e medie imprese».

Abbiamo detto e confermiamo che ci auguriamo una vittoria elettorale di Syriza. Ma ci auguriamo ancor di più che la lista dei nostri compagni di ANTARSYA-M.A.R.S. superi lo sbarramento elettorale del 3% portando così una sua pattuglia in Parlamento.

Ascolteremo le ragioni dei compagni greci il 24 ed il 25 gennaio a Roma, in occasione dell’incontro internazionale Oltre l’euro, contro le politiche neoliberiste, che si svolgerà presso il Centro Congressi di Via Cavour.

NOTE

[1] Ecco alcuni punti del programma elettorale di ANTARSYA-M.A.R.S:

Punto 1
Redistribuzione radicale del reddito e della ricchezza a favore del lavoro e a spese del capitale, lotta per obiettivi fondamentali al fine di migliorare la posizione dei lavoratori, come ad esempio: riduzione dell’età pensionabile e dell’orario di lavoro senza perdita di retribuzione, creazione immediata di centinaia di migliaia di nuovi posti di lavoro. Aumento di salari e pensioni. Eliminazione di tutte le forme di flessibilità – lavoro flessibile. Istruzione pubblica gratuita, salute, sicurezza sociale. Drastica riduzione delle imposte dirette dei lavoratori e delle fasce piccole e medie, e aumento coraggioso delle imposte dirette del capitale. Riduzione – abolizione delle imposte indirette. Ridurre fino alla cancellazione il debito di lavoro delle famiglie per l’acquisto di una prima casa.

Punto 7
Difendere ed espandere i diritti democratici e le libertà del popolo contro la riforma reazionaria della repressione di stato e dell’oppressione diversificata, con misure quali l’abolizione del piano Kallikratis, le forze di repressione contro il popolo, (MAT, DELTA), la legislazione anti-terrorismo, promuovere istituzioni lotta e autogestione popolare in tutta la società.

Punto 8
Lotta per schiacciare le bande fasciste e il razzismo. Rivelazione e punizione degli individui e degli istigatori di tutte le azioni omicide e dei crimini razzisti di ALBA DORATA, partner dei meccanismi di repressione e dei suoi finanziatori.

Punto 9

Asilo ai rifugiati e la regolarizzazione di tutti gli immigrati.

Punto 10
Difesa della pace, nessuna partecipazione del nostro paese in guerre imperialiste, chiusura delle basi straniere, uscita dalla NATO, promozione della cooperazione internazionalista dei popoli nella nostra regione e in tutto il mondo.

da sollevAzione