La Lega di Salvini di nuovo con Berlusconi

Non sta fermo un attimo, il Matteo Salvini.
Dopo il flop di Palermo è volato alla corte di Arcore, per incontrare Silvio Berlusconi. Si è discusso anche delle alleanze in vista delle prossime elezioni regionali. Si voterà (pare a maggio) in Veneto, Campania, Toscana, Liguria, Marche, Umbria e Puglia.

Saltato il “Patto del Nazzareno”, pare che l’accordo tra Forza Italia e Lega Nord per andare appaiati sia cosa fatta.

Noi avevamo pochi dubbi che, gira che ti rigira, il vecchio e marcio connubio sarebbe risorto. Avevamo messo in guardia certi “sovranisti” che, presisi la cotta per Salvini in virtù del suo “Basta Euro”, si sono messi al suo servizio. Alcuni ci hanno già lasciato le penne, gli altri seguiranno lo stesso destino.

Le ragioni di questo riavvicinamento sono diverse, e di certo non sono nobili.
Berlusconi ha bisogno di Salvini per non essere spazzato via da Renzi, ma Salvini non ha meno bisogno dell’ex-Cavaliere.

Forse non tutti sanno che quando fallì Credieuronord, la banca della Lega, fu Berlusconi che tappò i buchi facendo da intermediario con Gianpiero Fiorani, che intervenne attraverso la sua banca, la Popolare di Lodi, che stava diventando una delle più grandi in Italia attraverso traffici… “discutibili”, e sponde con l’allora governatore della Banca d’Italia Fazio. Vicenda poi venuta a galla con lo scandalo dei furbetti dei quartierino.

I legaioli accettarono per non finire tutti al gabbio, ed era chiaro già dal 2000 che sarebbe andata a finire così se nessuno avesse iniettato capitali nella loro banca che permettessero di chiuderla rapidamente senza che finissero tutti al banco degli imputati per bancarotta fraudolenta. Ma intanto che ci metteva i soldi per tappare i buchi della banca della lega in bancarotta, il cavaliere si comprava anche la fedeltà politica della lega rilevando la proprietà del logo.

Salvini aspirerà a comandare nel centrodestra, ma ha due problemi:

1) dopo il precedente scandalo finanziario, quello degli smeraldi nascosti in Tanzania e di Belsito che ha saccheggiato le casse del partito, della lega come struttura politica non è rimasto NIENTE.
La Lega era un partito vero, oggi è solo Salvini ed il suo personale entourage, più il residuale entourage di Maroni e quello di Tosi e della Liga Veneta  — Tosi gioca un’altra partita, già nota nel 2013. Notare che erano già segnalati anche gli agganci con Passera, anche se quest’ultimo ha “fatto il partito” solo 2 settimane fa.

2) se non cambia nome e logo al partito difficilmente potrà diventare un movimento nazionale, ma soprattutto non ha le mani politicamente libere.
Perché la destra ha bisogno di seppellire la carogna del politicamente morto Berlusconi.
Ma è Berlusconi a decidere il posizionamento politico della Lega Nord: in fondo è direttamente lui il proprietario del logo.

da sollevAzione