Alcuni settori di Podemos criticano Pablo Iglesias di verticismo e contestano le modalità decise dalla Direzione per svolgere le primarie per scegliere i candidati delle prossime elezioni

(Nella foto: Pablo Iglesias, Iñigo Errejón, Ángela Ballester y Luis Alegre durante la riunione di sabato 27 giugno della direzione centrale di Podemos)

La formazione guidata da Pablo Iglesias ha reso noto pubblicamente ieri il suo sistema di primarie per le prossime elezioni politiche generali.

In una conferenza stampa dopo la riunione del Consiglio di Coordinamento, il segretario politico Errejón Iñigo è stato incaricato di spiegare le linee generali. Il documento integrale di regolamento delle primarie è stato inviato poco dopo. Venerdì 3 luglio prenderà ufficialmente il via  il processo di raccolta delle garanzie e della candidature. La circoscrizione unica e la possibilità di formare listas de equipo [sostenute e condivise dalla direzione centrale di Podemos, Ndr], sono due degli aspetti generali considerati con sospetto da parte di alcuni settori e personalità del partito.

In realtà diversi Consigli di Cittadini hanno già preparato risoluzioni in disaccordo con i meccanismi proposti dal Consiglio di Coordinamento centrale. Secondo alcune fonti il Consejo Ciudadano Autonómico de Madrid, insieme a quello delle isole Baleari, hanno già opposto la loro posizione al Consiglio di coordinamento centrale. Dalla loro parte sembra ci siano anche i baschi, i quali affermano che il sistema di primarie proposto “è incompatibile sia con i principi democratici di Podemos, sia con il nostro progetto plurinazionale”. Anche l’amministrazione comunale della città di Toledo si è espressa  pubblicamente sulla stessa linea, così altre voci di settori critici come l’iniziativa Abriendo Podemos.

Le fonti da noi consultate non escludono che altri Consigli di Cittadini espongano le loro differenze. Per il momento non si sono ancora riuniti gli organismi comunità di Podemos di Andalusia, delle Asturie e di Aragona; lo faranno nei prossimi giorni. Si prevede che Podemos dell’Andalusia sarà contraria, in quanto la posizione di Teresa Rodriguez [la candidata alla presidenza del parlamento andaluso, Ndr] è vicina a settori dissidenti, come ha detto lei stessa proprio oggi in una conferenza stampa in cui ha confermato che ha votato contro del regolamento. Dal CC di Toledo hanno lanciato un manifesto in cui si sostiene che “non ci dovrebbe essere un’unica circoscrizione elettorale nelle primarie di Podemos, che invece i candidati alle elezioni siano scelti rispettando la zona geografica interessata, sia essa locale, provinciale, regionale o statale  [nazionale, Ndr]”.

Insomma, mentre la direzione centrale di Podemos ha proposto che tutti gli iscritti di Podemos possano votare in una circoscrizione unica, i critici affermano che si deve votare su base provinciale —seguendo il criterio delle elezioni politiche generali in cui i cittadini di una provincia votano per i deputati che si presentano in quella determinata provincia. Con il meccanismo approvato dalla direzione di Podemos, tutti potranno votare per gli stessi candidati, così che gli iscritti in ogni provincia non potranno stabilire chi sono i loro candidati territoriali. Dopo i risultati delle primarie i candidati si ripartiranno i posti in lista a seconda della provincia che preferiscono. Ciò può portare, denunciano i militanti critici, che qualcuno di Madrid diventi candidato per una provincia che non è la sua. Su questo punto, Errejón ha insistito ieri per una “correzione di territorialità”, soprattutto per quanto riguarda le regioni della Catalogna, della Galizia e di Valencia.

La questione delle listas de equipo è un altro degli aspetti controversi. Anche se le liste sono aperte e ogni elettore può cambiare l’ordine delle stesse, nella maggior parte dei casi è stata vittoriosa una lista completa, ovvero quella avallata dalla direzione di Iglesias.

In questo caso Errejón ha sottolineato che le liste che si presenteranno non necessariamente dovranno includere 350 deputati [quanti sono i deputati al parlamento, Ndr]. Saranno accettate liste con almeno 50 persone, ma Errejón non ha detto quanti saranno i candidati avallati dalla direzione. Miguel Urbán, parlamentare europeo e uno di quelli più critici del gruppo dirigente di Iglesias ha detto ieri che l’ideale sarebbe introdurre elementi di proporzionalità. “Sono d’accordo con quello che dice sempre Pablo Iglesias che abbiamo bisogno di una squadra dirigente per cambiare questo paese, ma questa squadra deve essere plurale”, ha detto.

Confluenza con altri attori politici

Per quanto riguarda l’inclusione di altri attori politici Errejón ha detto che lasceranno posti vuoti nelle liste per integrare i partecipanti da altre parti come in Catalogna, Valencia e Galizia. Non ha voluto fornire ulteriori dettagli in questo senso, perché  si sta discutendo.  Iglesias visita la Galizia questa settimana, ma non ha reso pubblico il calendario delle riunioni. In questa comunità storica ha lasciato aperta la possibilità che sulla scheda elettorale, appaia un simbolo in rappresentanza di alleati regionali di Podemos. Allo stesso modo Errejón ha sottolineato che gli iscritti in queste comunità particolari potranno decidere in un referendum questa modalità di confluenza. Non pare che questo sarà fatto nel resto della Spagna. D’altra parte, le primarie per scegliere la lista al Senato saranno fatte sulla base delle circoscrizioni regionali. In un processo separato si eleggerà il candidato premier.

Siccome c’è il rischio di elezioni anticipate, dal 3 all’8 luglio tutti coloro che desiderano partecipare possono raccogliere le necessarie garanzie. Da 6 al 10 le candidature verranno formalizzate e saranno pubblicate il 13 luglio. Le primarie si svolgeranno dal 17 al 22. I risultati saranno pubblicati il 24 luglio.

Il metodo è simile a quello utilizzato nelle primarie per eleggere i 62 membri della direzione nazionale. La direzione di Podemos ha quindi ricordato che il sistema della circoscrizione unica è stato utilizzato nelle primarie regionali.

In difesa della circoscrizione unica la direzione segnala che “mentre vanno garantite le diversità e la rappresentanza territoriale, agiamo in modo che la lista non sia una somma di equilibri tra i gruppi, ma uno strumento per vincere le elezioni generali di novembre. (…) La circoscrizione unica è infine la migliore garanzia dell’equilibrio di genere del gruppo parlamentare.

da sollevAzione

* Fonte: cuartopoder, 1 luglio 2015
** Traduzione a cura della redazione