Il Dott. G.N. Saibaba, lettore di Inglese presso il Ramlal Anand College della Delhi University, segretario del Fronte Democratico Rivoluzionario, una delle voci più autorevoli e riconosciute dei movimenti dell’India contro il dominio capitalista globale e i suoi rappresentanti indiani, è stato rilasciato su cauzione per tre mesi, per motivi di salute, dopo 14 mesi di detenzione preventiva, in condizioni paurose, nel carcere centrale di Nagpur.

Il Dott. Saibaba è costretto su una sedia a rotelle da quando aveva 5 anni a causa della poliomielite. Ha una disabilità del 90%, e in carcere, barbaramente, non sempre gli venivano somministrati i farmaci necessari per la sua stessa sopravvivenza. E’ stato tenuto anche in isolamento, privato della sedia a rotelle, perché rottasi durante l’arresto-sequestro. Il professore non riusciva a mangiare né a servirsi della toilet. In questi lunghi mesi, il suo midollo spinale è degenerato, la colonna vertebrale gli preme ora sui polmoni e il braccio sinistro ha smesso di funzionare.

Finalmente, come apprendiamo da un articolo del The Hindu, al professore è stata concessa la libertà su cauzione per tre mesi. Ma perché il Dott. Saibaba è stato incarcerato? Perché fa tanta paura un uomo su una sedia a rotelle?

Non è l’uomo in sé il pericolo, ma il suo pensiero, i suoi libri, le sue idee.
Le accuse a suo carico riguardano l’articolo 13 dell’UAPA (Unlawful Activities Prevention Act), incitamento, partecipazione, fiancheggiamento di attività illegali, l’art. 18, cospirazione o tentato atto terroristico, il 20, partecipazione a banda terroristica, il 38, associazione a banda armata al fine di fomentarne le attività e il 39, supporto a banda terroristica a mezzo propaganda.

La sua incriminazione si è basata interamente sull’accusa di aver passato ad uno studente dell’Università di Delhi JNU, una chiavetta da recapitare alla guerrigliera Narmada, del CPI (Maoist), fuori legge.

Saibaba è colpevole di simpatizzare con i maoisti, di avere un ruolo di primo piano nel Fronte Democratico Rivoluzionario, che lo ricordiamo, nato nel 2005, è una federazione panindiana di organizzazioni rivoluzionarie e culturali in lotta contro il giogo dell’imperialismo e la trasformazione in senso democratico della società indiana.

E’ colpevole soprattutto di aver difeso gli ultimi della società indiana, gli adivasi, i dalit, le donne e le minoranze musulmane.

E’ colpevole di essersi schierato contro le milizie del Salwa Judum (milizie fasciste paramilitari, create nel 2005 e pilotate dal nazionalista Bharatiya Janata Party) e contro l’Operation Green Hunt, spacciata dallo stato indiano come lotta al terrorismo maoista, di fatto necessaria per confiscare ettari di terre fertili, distruggere i fiumi e far fuggire migliaia di persone dai luoghi in cui vivono da sempre, con qualsiasi mezzo, lecito e soprattutto illecito, pur di permettere alle Multinazionali di fare i loro affari e mettere le mani nei ricchi sottosuoli in cui vivono centinaia di tribù adivasi.

La nostra più sentita solidarietà al Dott. Saibaba, alla sua famiglia che ha finalmente potuto riabbracciarlo, e profondo sostegno alla sua lotta.