Le strane dimensioni delle piazze (politiche) d’Italia

In questi giorni molti hanno scoperto la falsità dei numeri che vengono sparati in occasione delle più diverse manifestazioni politiche. Sotto i riflettori i fantasiosi “milioni” che sarebbero stati in piazza per il “Family Day”. Numeri assolutamente infondati, come del resto quelli vantati sul lato opposto il sabato prima. La questione non è nuova, ma non è sempre possibile far finta di niente. Tra l’altro, nel caso in questione si discute della ipotetica capienza del Circo Massimo. Siccome di questo ci occupammo in tempi non sospetti (manifestazione del Pd del 25 ottobre 2008), riproponiamo qui sotto un tagliente articolo che pubblicammo in quell’occasione. Per riderci su, ma anche per riflettere un po’ sulle miserie del teatrino dell’attuale politica.

Ridiamoci su! (26 ottobre 2008)

I fantasiosi numeri della piazza del PD

Le autorità cinesi, solitamente precise fino alla pignoleria, calcolano che Piazza Tien An Men, con i suoi 490.000 metri quadrati, possa arrivare a contenere un milione di persone in base alla densità di due persone/mq.

Quelle italiane, sempre larghe e sopra le righe, avevano invece calcolato che i 73.000 metri quadrati del Circo Massimo potessero arrivare a contenere circa 300mila persone, con una densità di quattro persone/mq.

Già questa diversa proporzione è assai strana, dato che mediamente i cinesi sono un po’ più piccoli e sicuramente più disciplinati degli italiani.

Ma queste considerazioni sono niente rispetto alla cifra annunciata sabato scorso da Veltroni e soci al Circo Massimo: 2 milioni e mezzo di persone, come dire la più grande migrazione di massa avvenuta negli ultimi tempi senza neppure avere intasato il raccordo anulare! Che bravi!

Ma perché occuparsi dei numeri della manifestazione romana di sabato scorso? Forse ne discende il futuro del paese, quello del governo, magari quello di qualche modesto provvedimento parlamentare? Niente di tutto questo: al massimo servirà a restare in sella (ma per quanto?) all’ex sindaco di Roma. Niente di interessante, dunque.

Dietro all’assurdità dei numeri sparati c’è però un aspetto che merita di essere considerato: il disprezzo assoluto per l’intelligenza delle persone, a partire proprio da quelle che hanno manifestato.

Sia chiaro: così fan tutti, da destra a sinistra. Ma è un buon motivo per accettare questa furfanteria?

Noi pensiamo che anche questo disprezzo bipartisan (dai fantasiosi “2 milioni” dei berlusconiani nel 2006, all’immaginario “milione” degli arcobalenici nel 2007) ci parli del degrado profondo della vita politica del nostro paese.

Dato che queste manifestazioni hanno ben poco da dire, si sparano numeri sempre più assurdi. Dato che hanno sempre minore incidenza nella realtà, tutti hanno interesse a tenere in piedi questa farsa. Dalla quale, fra l’altro, risulterebbe un grande consenso alle maggiori forze politiche del paese, il che serve a dire che la cosiddetta “antipolitica” non è poi così forte ecc. ecc.

Le cose vanno avanti in questa maniera ormai da anni. Ma non è sempre stato così.

Negli anni ”70 una manifestazione di 100mila persone era considerata enorme.

Oggi è vero che la mobilità è aumentata, come i frequentatori di palestre e i praticanti lo jogging, ma la partecipazione politica è indubbiamente calata.

Com’è allora che si parte facilmente dal milione per arrivare a 2, a due e mezzo e chissà a che cifra ci fermeremo?

Evidentemente i politicanti di questo inizio secolo non solo non temono il ridicolo, ma neanche le quattro operazioni, e questo è davvero interessante sebbene in un’epoca di crisi della scuola.

Se i dati di Veltroni fossero attendibili, i 2 milioni e mezzo di manifestanti avrebbero raggiunto la densità di 34 persone/mq.!!!

Ora la cosa è tanto assurda che non possiamo che riderci su.

Facciamo allora degli altri esempi. Quante persone sfilano in un minuto di corteo?

Provate a posizionarvi in un punto del tragitto e scoprirete che non passano mai più di 200 persone al minuto. Ma siamo generosi ed al Pd gliene concediamo 500.

Fatto questo regalo prendiamo però in mano la calcolatrice: quanti minuti sono necessari per far passare 2 milioni e mezzo di persone? Sono necessari 5.000 minuti, pari a 3 giorni e mezzo.

Attenzione! I cortei erano due, uno partito da Piazza della Repubblica, l’altro da Piazzale dei Partigiani. Benissimo, questo significa che i “democratici”, sempre a passo da bersagliere, hanno sfilato per 1 giorno e 17 ore. Però!

Torniamo ora alle superfici. Avete presente lo stadio di San Siro? Una bella piazza, per giunta con sviluppo in verticale per decine di metri. Provate ad immaginarvi le gradinate riportate ad un unico piano: una piazza enorme!

Ora, questo stadio contiene circa 80mila persone. Dunque per arrivare ai due milioni e mezzo servirebbero 31 stadi di S. Siro ed avremmo ancora 20mila persone fuori a vedersi la partita sul maxischermo!

Del resto, due milioni e mezzo di persone sono giusto gli abitanti del comune di Roma, un comune che ha l’estensione di una provincia. Ora proviamo ad immaginarci se tutti, ma proprio tutti gli abitanti della capitale si riversassero verso il Circo Massimo….

E ancora, di grazia, come sarebbe arrivata a Roma questa massa di persone? Dato che possiamo permetterci un’incredibile generosità, facciamo finta che i romani (che pure hanno preferito Alemanno) siano stati 500mila. Restano pur sempre due milioni da trasportare.

Normalmente non si va alle manifestazioni a piedi, dunque numero di pullman x 50 passeggeri teorici + numero di treni x 1500 passeggeri teorici dà una buona base di partenza.

Non conosciamo – segreto di Stato? – il numero ufficiale dei pullman, ma soltanto quello dei treni speciali. Ne risultano 30, dunque 30×1500=45.000.

Ora, per trasportare il milione e 955mila restante sarebbero serviti 39.100 pullman, per una lunghezza totale (pullman= 12 mt.) di 469 chilometri. Come non sia andata in tilt la rete autostradale, Dio solo lo sa!

Se arriveranno tempi un po’ più seri anche questa pagliacciata dei numeri gonfiati finirà.

Nel frattempo ridiamoci su, e ricordiamoci che un corteo di 5mila persone è dignitoso, uno di 30mila è grande, uno di centomila è enorme.

Ristabilire un sano rapporto con la realtà aiuterà di certo a comprenderla meglio.